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Sto salendo su un'altra collina, vedo degli alberi, hanno dei frutti, mi sembrano mele. Corro, sono quasi vicina, ne afferro una e la mordo. È buonissima, dolce, non avevo mai mangiato un frutto più buono. Improvvisamente sento una voce:"sei proprio affamata eh?" disse.
H: scusa io non volevo rubare, ma mi sono persa, non so dove sono.
Mi ha risposto tranquillamente che non mi dovevo preoccupare e si è anche presentato. Si chiama Hayes. I suoi occhi sono quasi trasparenti, ha i capelli castani, un po' scompigliati per via del vento.
Hayes: tu come ti chiami?
Holland: Holland
Hayes: da dove vieni?
Holland: io non lo so, mi sono risvegliata sotto una quercia, non mi ricordo nulla a parte il mio nome.
Hayes: allora se ti va seguimi, ti porto al mio villaggio, così puoi mangiare qualcosa.
Camminiamo per un po', sono molto stanca, non sono abituata a camminare e non mi piace.

Il villaggio è molto piccolo, ma bello, le persone sono tutte gentili tra di loro, si salutano e si scambiano sguardi affettuosi. Entriamo in una casa, è tutta fatta di mattoni e alle finestre ci sono dei vasi con dei fiori viola e gialli.
Holland: è casa tua?
Hayes: si, vivo qui con mio fratello maggiore, i miei genitori e la mia sorellina.
Mangio e subito dopo mi porta a fare un giro per il villaggio. Incontriamo una ragazza amica di Hayes, lei si chiama Joanna, è molto simpatica. Hayes ha raccontato la mia storia ai suoi genitori, domani mi porteranno dal saggio, per questa notte posso stare da loro, hanno una stanza in più.

Bussano alla porta.
Holland: avanti
Hayes: Hey ero venuto a darti la buona notte con mia sorella.
La piccola mi si avvicina mi dà un tenero bacio sulla fronte, mi guarda e ride, poi scappa via correndo. È veramente tenera.
Hayes: beh allora buona notte, ci vediamo domani, per qualsiasi cosa io sono nella stanza accanto.
Holland: grazie di tutto, notte

Guardo l'ora della sveglia che c'è sul comodino, sono le otto del mattino. Esco dalla stanza e vedo arrivarmi in contro la piccola sorellina di Hayes, Skylynn. Mi saluta con la manina e poi corre via. Vedo Hayes che arriva sorridendo.
Hayes: scusa se ti abbiamo svegliato, non volevamo.
Holland: no no mi sono svegliata da sola
Hayes: dormito bene?
Holland: si si, grazie

Hayes si è offerto di accompagnarmi dal saggio, ha appena salutato la sua famiglia, ora ci mettiamo in cammino. Mi ha detto che il saggio vive nel bosco e che ci vorranno almeno 2 ore di cammino per arrivarci. Durante il tragitto Hayes mi spiega come funziona la vita al villaggio, sembra tutto così magnifico, un sogno. Joanna è la sua migliore amica, si conoscono da quando sono piccoli e sono sempre stati insieme. Vedo in lontananza una piccola casetta in legno, per la maggior parte ricoperta di edera, c'è un buon profumo di bosco. Hayes bussa, ma nessuno risponde. Apre lo stesso la porta.
Holland: non dovremmo entrare, magari non c'è, basta aspettarlo qua fuori. 
Hayes: va bene
C'è un altalena fatta con corde intrecciate e attaccata a un maestoso albero. Mi ci siedo e mi dondolo un po'.
Holland: che c'è? Perché ridi?
Hayes: mi ricordi mia sorella, anche a lei piace dondolarsi sulle altalene. Ridiamo entrambi, ma sentiamo un rumore e ci fermiamo subito.

#spazioautrice
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Trapped in myself||Hayes GrierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora