Capitolo 3. "Soluzione"

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Plin plin plin.

Quel rumore.

Plin plin plin.

Aprii gli occhi.

-Buongiorno, Sofia.-

Davanti a me c'era Void, il ragazzo che mi faceva visita ogni tre giorni. Uno stronzo completo, in poche parole.

-A quanto pare i tuoi amici si sono accorti che hai un Nogitsune in testa, perciò tu dovrai far credere a loro che non è così.-

Sorrise. Odiavo a morte quel sorriso.

-Cosa succede là fuori?-

Chiesi, sedendomi nel divano. Lui si alzò dal pavimento e girò intorno alla stanza, un po' nervoso. Mi resi conto che questa volta c'era uno schermo enorme, simile a un computer. Mi guardò per qualche minuto e io non tolsi gli occhi dai suoi.

-E' complicato, c'è un Benefattore che paga persone, chiedendo di uccidere le creature soprannaturali. Ha una lista, la chiamano "La lista della morte". I tuoi amici sono tutti inclusi, tranne alcuni. Ah, e Kate Argent è viva, è un giaguaro mannaro.-

Non riuscii a rielaborare tutte le informazioni, erano troppe e tutte brutte notizie.

Chiusi gli occhi per un attimo, mi sembrava di impazzire. Non poteva essere vero. Kate Argent era morta. Ne ero sicura.

-Sofia?-

Mi alzai dal divano, cercando di svegliare i miei neuroni.

-Cosa devo fare?-

Il Nogitsune indietreggiò, sorpreso.

-Void, farò esattamente tutto quello che volete. Lo prometto. Ma vi supplico, lasciatemi aiutare i miei amici. Solo questo. Farò credere di stare bene, di non avere demoni nel mio corpo. Ucciderò, se è necessario.-

Lui si avvicinò, ma non mi spaventava più, ormai. Adagiò le mani nelle mie spalle e mi spinse delicatamente a sedermi, cosa che feci. Mi stupì questo comportamento, non era da lui. Solitamente mi faceva stupidi indovinelli e mi gridava in faccia (molto simpatico da parte sua).

-Devi capire che stiamo morendo. Dentro di te, io e Lily stiamo morendo lentamente. Abbiamo bisogno di cibarci e non riusciamo mai a trovare dolore o caos nelle persone con il tuo corpo bloccato all'Eichen House. Perciò, dobbiamo trovare una soluzione a questo.-

Lo guardai, ascoltandolo attentamente, mentre si sedette accanto a me. Almeno avevo un'idea di dove poteva essere il mio corpo e sinceramente, poco mi fregava se morivano. Ma la sua preoccupazione mi era così strana, che forse qualcosa di buono in lui...

Sofia, sei una perfetta scema se pensi davvero che questi due abbiano un briciolo di bontà. Dovrà cadere il mondo prima che loro capiscano cos'è essere buoni.

-Io sono una creatura oscura, sono il male. Capisci? Ho un'anima orrenda e mi ci sono abituato a tutto questo. E ho bisogno del dolore. Stessa cosa vale per Lilith.-

Sospirai, pensando che in fondo se loro morivano, io stessa morivo. Lo stavano dirigendo loro il mio cervello, tranne i miei pensieri. Era palese che ci doveva essere una collaborazione fra noi, ma detta da lui non me la sarei mai aspettata.

-Tu fai del male perché pensi di essere cattivo. Ma se hai bisogno del dolore, non significa che devi provocarlo. Non c'è bisogno di fare del male per avere il dolore, Void. Hai idea di quante persone soffrono in giro per il mondo? E a te basta una toccata per farle stare bene.-

Mi guardò.

-Io sono nato per creare distruzione.-

Questa volta lo guardai anche io.

-No, sei nato per assorbire il dolore.-

Rimanemmo in silenzio per svariati minuti, poi sentii nuovamente la stanchezza crescere in me e chiusi gli occhi, appoggiando la testa nel lato del divano, per poi sentirlo nuovamente parlare.

-Domani torni al dominio del tuo corpo. Ti aiuteremo a uscire dalla tua stanza di ricovero e la prima cosa che farai sarà ferire uno dei custodi dell'Eichen, per poi assorbirne il dolore. Sentirai una forza enorme e li entrerò in gioco io, ti controllerò fino ad arrivare a scuola, dove sicuramente uccideranno qualcuno. Ti aiuteremo a farli fuori. Poi torneremo qui. E ricomincerà tutto da capo, intesi?-

Ed eccolo che ricominciava.

Aprii gli occhi.

-No. Se torno qui, i segretari del manicomio sicuramente mi chiuderanno con forza e sarà impossibile trovare ancora dolore per voi due. E per me sarà impossibile salvarli definitivamente. Se mi lasci tornare a scuola e a fare una vita normale, io potrò uccidere più assassini in cerca di creature soprannaturali. Sei un Nogitsune, Void, lo sai che qualunque passo falso io faccia tu mi torturerai. Quando tutto sarà finito, troveremo insieme una soluzione per tenervi in vita.-

Lui esitò, cercando di controbattere, ma alla fine annuì, tirandosi i capelli indietro.

-Nessun passo falso, Sofia.-

-Nessuno.-

The Angels of Beacon Hills || 1. Ritorno al passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora