Passò un mese da quel giorno: non smisi mai di allenarmi, a quel punto ero consapevole di dove potevo arrivare, l'unica cosa che forse barcollava era il controllo e come usare questi nuovi poteri. Nuovi? No, in realtà mi erano molto familiari. Prima di essere stata colpita dal Nogitsune e andare in un manicomio ero quasi allo stesso livello. E' stato anche grazie a loro due che riuscii ad aggiustare le tecniche e allo stesso tempo a proteggere i miei compagni in caso di bisogno, tra cui Stiles. Ero innamorata di lui, forse perché lo avevo rivisto in sogno o forse perché amavo semplicemente il suo carattere, il problema balenava sul fatto che era fidanzato con Malia, una delle ragazze che si presentò il giorno dopo che sono uscita dalla clinica. Un altro problema che si infiltrava in quel periodo era la scuola: mi ero messa quasi pari agli altri, ma mancavano ancora diverse verifiche da recuperare e mi impedirono di giocare a Lacrosse. Ricordo che Lisa era sempre li ad aspettarmi con ansia sperando che venissi a qualche allenamento, ma le feci buco per tre settimane. La cosa che mi infastidiva di più è che rimanevo allontanata dal gruppo che formavamo all'inizio, continuavo ad essere distante. Si, ridevamo spesso a mensa o fuori scuola ma non riuscivo a sentirmi parte di esso. Questo solo finché non entravo nella mia stanza e riprendevo gli allenamenti nella mia testa con il Nogitsune e lo spirito della vampira, penso che quello era l'unico momento dove riuscivo a essere me stessa. Sembrava che gli unici amici che mi ero fatta erano i cattivi della storia, che ormai cattivi non lo erano più, o quasi.
-A cosa stai pensando?-
Mi chiese Lily, mentre girovagava nella mia stanza con il suo solito fare da vanitosa.
-Stavo facendo una specie di...riassunto di questi mesi.-
-E di quanto sei migliorata?-
Puntualizzò Void, abbassando il giornale che stava leggendo. Questa volta aveva preferito scorrazzare nella camera con la sua immagine naturale, nonché inquietante.
Comunque ultimamente non faceva altro che evidenziare queste piccolezze che mi rallegravano la giornata, mi sembrava che solo loro due capissero come volevo sentirmi, probabilmente perché passavo molto tempo con loro.
-Si, ho pensato anche a quello, vorrei però anche provare a fare qualcosa che coinvolge i miei amici. Mi sento distante da loro, anche se parliamo delle stesse cose...-
In quei mesi avevo imparato a dire quello che provo e penso, senza farmi problemi di come potevano reagire loro ai miei pensieri, senza vergogna. Averli avuti nella mia mente per così tanto tempo non mi ha certo insegnato a starmene zitta, sapendo che loro, con le buone o con le cattive, mi potevano leggere questa ogni volta che volevano.
-E' chiaro, sono degli stupidi.-
Dichiarò dall'altra parte la vampira, sedendosi dietro di me e giocando con i miei capelli.
-Non sono stupidi! Ho paura di essere io quella sbagliata. Cosa potrei fare?-
-Non hai provato a parlargli? Io penso che il dolore sia il miglior modo per far capire alla gente come stanno le cose, ma tu prova con le buone.-
Lo guardai male, per poi alzare gli occhi al cielo.
-No, non oserei mai fare del male ai miei compagni, ti pare? Forse è perché sanno che non sono solo un vampiro, ma anche una specie di...di cosa poi? Cosa sono?-
Il Nogitsune tirò giù il giornale e mi guardò, vedendomi più preoccupata del solito.
-Senti, ti dico subito quello che ho pensato di te all'inizio: me ne volevo chiaramente approfittarne di te perché eri più forte, insieme a quella...come si chiama? Lisa? Ecco, tutte e due avete dei poteri nascosti che stanno per nascere, ma ci vuole tempo, infatti la tua amica non li ha ancora sviluppati. Tu invece sei riuscita immediatamente a connetterti con essi.-
Lo ascoltai, appoggiandomi per poco sulle spalle di Lily.
-Parlando del fatto di cosa sei è un problema. Sono un demone abbastanza vecchio, conosco molti tipi di creature, ma non vorrei sbagliare. Per ora la mia ipotesi è che sei un angelo caduto, ma ti avviso che è solo un'ipotesi e penso anche che sia sbagliata.-
In quel momento milioni di domande mi balenarono in testa, decisi però di chiedere quella che forse avrebbe calmato la mia mente per un po'.
-Cosa ti servirebbe sapere per confermarla?-
-Dovresti avere l'anima di un demone importante, ma se sei impossessata lo sei solo da me. La tua anima è tua ed è originale e pulita come l'acqua di una sorgente.-
Quelle parole mi rilassarono un pochino e decisi di non parlarne, non avevo intenzione di insistere. Almeno avevo una piccola idea di cosa potevo racchiudere nel mio corpo, anche se vaga. Mi alzai per portare altra coca cola, quando Lily mi fermò.
-Aspetta, sei libera questa notte? Oggi è sabato, vero?-
-Si, ma dovrei uscire con i miei amici, andiamo al cinema a vedere l'ultimo film comico. Perchè?-
Lei mi prese per il braccio e mi trascinò in cucina, dove regnava un buon odore di pesce fritto e patatine.
-Perchè non ci andrai.-
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The Angels of Beacon Hills || 1. Ritorno al passato
FanfictionSofia McCall vive a Beacon Hills. Anzi, viveva. Capelli neri, occhi marroni quando decide di essere umana e rossi quando decide di essere vampira. Frequenta il Liceo di Beacon Hills, ovviamente. Mh, forse è meglio dire: frequentava. Perchè Sofia è m...