Buongiorno.

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«Però una cosa rimane strana, non ricordo di aver fatto tutte quelle cose su YouTube, ho solo visto la HomePage, e comunque sia anche se volessi restare non potrei, non posso, ho una famiglia che mi starà aspettando» disse.
«Già questa cosa la posso comprendere, poi è successo tutto in fretta, magari non dovevo nemmeno portarti con me qualche giorno fa, forse dopo la tua famigli sarebbe venuta a prenderti, fai uno stato dove dici di essere vivo almeno o già vedo gente buttarsi dalle finestre»
«Hai ragione, però non voglio tornare subito con questa cosa, voglio prima riprendermi e dicordare tutto».
In fondo lo capivo, potevo capire come potesse essere complicato da un giorno all'altro dimenticarsi tutto e poi ricordarselo, sono io durante le interrogazioni praticamente.
La giornata passò in fretta con Alberico, ma non scendemmo, non avevo voglia, stavo perdendo la voglia di tutto a dire la verità, c'era troppo casino e ansia.
Dopo esserci lavati andammo in stanza a dormire, ogni tanto provava ad abbracciarmi, ma non ero abituata e quelle cose mi mettevano ansia, mi limitai a scamsarlo e a dargli qualche debole calcio.
«Ma perché ci tieni tanto ad abbracciarmi? Vai a dormire»
«Io in realtà non capisco perché non vuoi neanche un abbraccio, semplicemente volevo svegliarmi ricordandomi che sei mia»
«Non sono di nessuno, finiscila con queste cose»
Dopo le mie parole rimanemmo in silenzio, e dormimmo.
La mattina seguente quando aprii gli occhi, la prima cosa che vidi era il suo viso ancora addormentato.
Forse si, se dormivamo più stretti poteva essere meglio, lo ammetto, già vedere la sua faccia a un risveglio era una cosa magnifica.
In quel momento di teans mentre stavo per tornare a dormire sentii il telefono squillare, era Rossana, rifiutai la chiamata immediatamente, non volevo svegliare Alberico, non ci tenevo.
Dopo un po' si svegliò, con occhi succhiusi alzò la testa un po' dal cuscino e mi guardò, con fretta si alzò e si guardò attorno, non sapevo cosa stava cercando, non sapevo neanche se qualcosa in fondo lo cercava.
«Buongiorno, cosa non trovi?»
«La serenità grazie.»
«Con me non stai abbastanza sereno quindi?» Dissi con un po' d'impertinenza con un tono che faceva cogliere l'ironia delle mie parole
«Non capisci, devo andare.» disse mettendosi dei vestiti adeguati
«Non puoi»
«Posso, e credimi che mi dispiace moltissimo, ma è successo»
«Successo cosa? Hai concepito un bambino? Mettiti qua e dillo con calma gentilmemte»
«Ti ho detto che me ne sarei andato quando avrei ricordato tutto, però credevo fosse stato fra qualche giorno, forse anche settimana, ma no, oggi»
«Io...»
Non mi fece dire molto ma se ne andò, sentii anche la porta di casa chiudersi. Dopo qualche secondo mentre rimasi a fissare il muro mi arrivò una chiamata, era sempre Ross, questa volta non la rifiutai e risposi.
«Hey ross»
«FANALMENTE RISPONDI, VIENI IMMEDIATAMENTE ALL'OSPEDALE»
«Okay, mi preparo»
Chiusi il telefono e sincenceramente, non feci tanto caso alle sue parole, ascoltai ma in quel momento pensavo solo ad Alberico e a cosa stava facendo e dove stesse andando.
Comunque sia, dopo un po' finii di prepararmi, ma una volta fatto dimenticai dove mi aveva detto di andare Rossana così la richiamai per chiederglielo
«Hey Ross, sono Maria Pia, dove hai detto che dovevo venire?»
«MA SEI SORDA? È URGENTE E RIGUARDA LORENZO, VIENI IN OSPEDALE»
Solo in quel momento spalancai gli occhi e capii che era momento di correre.
continua...

ALLORRAAA cari ragazzuoli, so che ci promisi di aggiornare la storia più spesso e quindi ammetto che faccio schifo, ma mi si ruppe il telefono.
Vi ho fermato su un punto particolare della storia perché volevo mettervi ansia, così non abbandonate la lettura per le mie incompetenze nel pubblicare tutte le settimane.
Aallora, devo dirvi che ho altre idee per altre storie molto interessanti ma vi spiegherò poi, quando riterrò il momento opportuno per gestire più storie.
Comunque sono anche felice del fatto di aver lasciato la storia a 800 letture, poi tornare e ritrovarla a 1.610, grazie z tutte, per questo appunto ho idea di iniziare un'altra storia, il prossimo apitolo intanto lo farò più lungo, anche perché questo è stato molto sintetico, sorry.
vi amo.

•Amnesia• - Alberico De GiglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora