Casa.

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dopo un paio di orette fummo a casa mia, la macchina per tutto il viaggio restò silenziosa e nessuno disse una parola, di solito non era così.
Arrivati presi le valigie e andai di sopra o almeno così stavo per fare prima di vedere Alberico fermo in macchina che non scendeva, Rossana e Alessandro stavano già aprendo il portone ma io tornai indietro.
Io: cosa succede? perchè non scendi?
Alberico: si okay ora scendo.
aspettai qualche secondo fissandolo mentre lui guardava nel vuoto con una faccia un po' confusa
Io: non mi pare tu stia scendendo
ma lui rimaneva li, sembrava che non mi avesse sentito.
io: Alberico?
niente. Aveva quello sguardo, così misterioso ma allo stesso tempo ti ispirava molte cose, erano dei occhi color nocciola e potevo rimanere un'ora a fissarli. Dopo secondi di silenzio scosse la testa e disse
Alberico: ehm, si okay, hai detto qualcosa?
in quel momento anche io mi ero incantata e quindi scossi la testa
Io: eh?cosa io? ah ehm... le borse, mi aiuti a portarle?
Alberico: Certo...
Io: Qualcosa non va?
Alberico: mi chiedo ancora perché hai deciso di portarmi con te, puoi andare incontro a mille guai per un misero estraneo
Io: che sei estraneo non importa molto, insomma pensaci, è proprio un estraneo che diventa la ragione del tuo sorriso.
Alberico: una proposta di fidanzamento?
io: sei fuori strada
e con questa cosa arrossii ma per fortuna era notte, c'era un solo lampione a fare luce quindi credo che non se ne sia accorto, fece una leggera risata
Alberico: non ho intenzione di costruire una nuovo vita, solo ricordare chi sono. Comunque... io qui non ho vestiti
Io: ti posso dare quelli di Alessandro o anche comprartene qualcuno, tranquillo
In quel momento si alzò e andò a prendere le valigie, lo seguii, in quel momento pensai "dove cazzo dorme questo ora?" non volevo farlo dormire sul divano, era un estraneo non sapevo neanche quando era stata la sua ultima doccia.
Arrivati al piano e sulla soglia della porta c'era li Rossana che era pronta ad accoglierci in casa che era sua.... mia.
Rossana: eh bene qui non ci sono posti per dormire a sufficienza, dove andrà il nostro piccolo vagabondo?
Alberico: se do fastidio posso anche andarmene, avete già fatto abbastanza... mi avete portato via dal usare un autostrada come letto almeno qui posso trovare un qualcosa
Io: No tranquillo tu dormi con me
mi stava dando fastidio l'atteggiamento di Rossana, era strana, di solito non si comportava cosí
Alberico: posso accontentarmi anche di una coperta o cuscino se volete posso anche andarmene o...
Rossana lo guardò negli occhi con uno sguardo determinato ma piano piano stese i nervi della faccia.
Rossana: bah fai come vuoi.
non so perchè aveva cambiato idea improvvisamente, era una coso molto strana, di solito è sempre decisa.

•Amnesia• - Alberico De GiglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora