«ohoh, ho visto e sentito bene? Ho fatto ridere la sognorella qui presente »
«E quindi? Non significa niente » mentre dicevo queste parole sorridevo ancora di più e spostai il ciuffo dietro l'orecchio
«Non lo so, mi piaceva e basta»
Feci una leggera risata e misi il vassoio con dentro la lasagna cruda sul ripiano del forno, misi il timer e ricordai di dover fare il bucato.
Andai in lavanderia e nei vestiti di Alberico c'era un telefono, era un IPhone 6, pff che riccone.
«ALBERRRRIIIICCCCCCOOOOOOO HO TROVATO IL TUO TELEFONO DA RICCONNEEEEEE»
Allena lui udì queste parole sentii i suoi passi correre per il corridoio per poi fondare sull'uscio della porta
«Dammelo»
«eh? Ovvio»
«Ora»
Cambiò sguardo e mi domandai il perché e senza pensarci chiesi «cosa è successo?»
«Questo è il mio telefono, lo tengo da prima che dimenticassi tutto, se riesco a ricordare la password posso accederci e controllore un po' di tutto e forse mi aiuterebbe a ricordare chi sono »
«Non è azzardata come idea, comunque, è un iPhone 6 quindi va anche con impronta digitale »
«Si ma non va, forse non l'ho impostata»
«Mi dispiace, prova con 1234»
«Non va»
«I tuoi numeri preferiti?»
«Come faccio a saperlo se a stento ricordo il mio cognome?»
«Ohw, un giorno ricorderai tutto, ne sono sicura »
«lo spero»
In quel momento mille pensieri invasero la mia testa.
E se in realtà non ero l'unica per lui? Il fatto più strano è che mi sarebbe dispiaciuto, anche se nella mia testa continuavo a dire che fra noi due non c'era niente.
E se poi dopo aver ricordato tornasse alla sua vita che quasi sicuramente era a Bari abbandonandomi?
La cosa si faceva sempre più complicata.
Continuavo a dire che io volevo che restasse, ma perchè? Non lo conoscevo neanche.
Senza accorgermene diventati triste anche di faccia, lui distolse lo sguardo dal telefono e mi guardò in faccia, «Cosa hai?»
«Beh non lo so, credo niente. Ma devo farti una domanda, da quanto tempo stavi in quel autogrill?»
«circa 3/4 ore, perché questa domanda?»
«Nono, solo per sapere.»
Ci guardammo negli occhi quando poi sentii il rumore del timer che misi per le lasagne, diedi la cesta dei panni a lui e tornai in cucina, un po' sollevata sinceramente, mi ero evitata molto imbarazzo e domande.
Mia nonna lo diceva sempre "Le lasagne risolvono sempre tutto", perle di saggezza che solo ora capisco, grazie nonna.
«Hey furbacchiona che evita gli argomenti, ma visto che l'hai evitato c'è un motivo, quindi non riproporrò la cosa »
«Grazie»
«PERÒ la scoprirò, tanto già l'ho fatto »
«Come hai fatto a capirlo?»
«in realtà non l'ho capito, ma la scorsa notte accesi la TV e c'erano due tizi che dicevano cose come "tanto ho già capito gli ingredienti segreti"
"Come hai scoperto che gli ingredienti sono *CENSURA*" »
«eh? Cosa censura?»
«Hey, erano segreti, non posso rivelarli a mezzo mondo »
In quel momento continuai a sorridere ma dentro di me stavo solo dicendo che ora tutta la sua vita era un segreto, chissà come si sentiva, solo che non volevo aiutarlo più di tanto, lo volevo ancora con me, almeno un altro po', sapevo che se fosse andato via mi sarebbe mancato, forse troppo.
«Sei strana in questo momento »
«eh? Io strana? Mi conosci da 16 ore massimo »
«so che l'avrò ripetuto per 6 volte circa e è stupida come cosa ma se c'è bisogno di dirla continuerò a dirla
Lo sento.
Mi sembra di conoscerti troppo, di sapere già i tuoi gusti e i tuoi difetti »
«Difetti come che ho fatto le lasagne crude? »
«si, ma se sono venute crude basta aspettare di più e saranno cotte bene, invece se verranno un po' bruciate ricorda che ci sono persone che amano quella parte, forse siamo un po' come le lasagne »
«perfetto, amo le lasagne, diventarlo è ancora più divertente, cosa fanno le lasagne di solito?»
«Credo muoiano bruciate nell'acido del nostro intestino, poi dopo qualche ora verranno espulse dal nostro corpo e faranno un viaggio stando inosservate nelle fognature »
«La vita di una lasagna è più movimentata della mia...»
«shh, sei la mia lasagna ai funghi »
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•Amnesia• - Alberico De Giglio
FanficAlberico, un ragazzo senza memoria ritrovato in un autogrill senza ricordare il perché e come.