Scoglio.

305 27 10
                                    

«MARIA MARIA, HO TROVATO LA PASSWORD »
però appena notò la presenza di Lorenzo la sua felicità si spense
«quindi era lui il tizio con cui dovevi uscire? Va bene, ci vediamo dopo. »
E se ne andò.
Rimanemmo un'altra volta io e Lorenzo da soli e continuò il discorso
«Forse è meglio che andiamo in un posto più appartato »
Prendemmo la metropolitana di piazza vanvitelli e andammo giù Napoli, dove stavano gli scogli, più precisamente dove finivano.
«Allora, ora devo dirti quella cosa, bene. Allora io e te ci siamo lasciati per me che sono andato in marina militare, ma ora sono tornato, possiamo stare insieme »
«ahh ora capisco, beh penso che la risposta sia ovvia »
All'inizio mi veniva da dire si, ma Alberico? Forse in quel momento con la password stava ricordando tutto e sarebbe andato avanti. Dopo tutto la risposta quindi rimaneva di si, Alberico lo avrei perso lo stesso.
«la risposta è si»
Lui non rispose, mi prese la faccia con la mano e me la tirò verso la sua così da uscirne fuori un bacio "sforzato"
Già iniziava male, me ne stavo pentendo.
«ho un pennarello »
«e quindi?» non capivo perché aveva nominato un pennarello in quella situazione
«Aspetta»
Lo vidi scrivere qualcosa sullo scoglio
"ti ricorderai che ogni partenza è stata perfetta, ma ogni ritorno ti fa stare bene riportandoti indietro»
«Non ha molto senso »
«lo so, non sono bravo con le parole, lo sai bene »
«eh già, me lo ricordo benissimo »
«Ora facciamo un giro per "onorare" la cosa»
«preferisco tornare a casa»
«Perché vuoi tornare così presto? Devo raccontarti così tante cose, rimani un po' dai»
«Devo proprio andare. Scusa.»
Andai a casa e c'era Alberico ad aspettarmi dietro la porta, «Perché stai qui con quel muso?»
«Devo andarmene da qui, mi dispiace.»
«Come mai?»
«ho una carriera da portare avanti, e tante persone si stanno preoccupando per me, questa è stata solo come una vacanza quindi, scusa se in questi giorni ho disturbato, e se ti dispiace che me ne vada non posso farci niente, almeno hai Lorenzo.»
«Dimmi che è uno scherzo.»
«Maria, basta. Io ti voglio bene»
«io no...»
«cosa?»
«io ti amo...»
«Solo ora te ne esci così? »
«Sto con Lorenzo solo perché sapevo che tu te ne saresti andato, non volevo rimanerci male, ma purtroppo da come hai capito non è servito. Non te ne andare.»
«quindi è così? »
Sentii la voce di Lorenzo uscire dalla porta d'ingresso socchiusa che avevo dietro.
«In tal caso tolgo il disturbo, e scusa se ho confuso di molto le cose» e con queste parole se ne andò, non sapevo cosa fare, se lasciare Alberico e andarmene o rimanere con lui in modo che Lorenzo inizi a odiarmi, decisi di rimanere, ci avrei pensato poi a Lorenzo.
«Perché sei rimasta?»
«Sei più importante per il momento. »
«E Lorenzo?»
«lui può aspettare. »
«non rimarrò, lo sai vero? »
«rimani. »
«Non puoi obbligarmi »
«Avevi detto che ti piacevo. »
«Ma poi ho detto che dovevi dimenticare tutto »
«Si ma ormai non si può tornare indietro, non puoi aver cambiato idea. »
«Anche tu hai cambiato idea, prima avevi deciso di stare con Lorenzo mentre ora vieni qui da me e mi chiedi di restare »
«Come posso fartelo capire che voglio stare con te?»
«non lo so»
Non sapevo cosa fare, ma la cosa più semplice da fare era baciarlo, gli misi la mano sulla spalla e lo guardai negli occhi che fra poco sarebbero scoppiati in lacrime, in uno scatto lo baciai. Lui mise la mano sul mio fianco, e mi strinse a se per abbracciarmi.
«rimani, solo il tempo di Farti chiarire le idee, solo questi sto chiedendo, perfavore, non ti voglio perdere come ho fatto con tante cose, come i miei genitori, ti sei mai chiesto il perché vivo qui con Rossana e Alessandro? Ora lo sai, non te ne andare. »
Ci staccammo, mi guardò negli occhi e disse «si, okay ma...»
«Ma cosa?»
«Non andare da Lorenzo ora, non è per essere egoista ma non renderesti la situazione migliore di molto la situazione, penso che la marina lo abbia reso come una roccia, capiscimi »
«Ti capisco a pieno. »
Ci guardammo negli occhi ancora un po' ma poi si voltò verso il corridoio e disse: «le lasagne erano buone, sai?»
A quel complimento se così possiamo chiamarlo non feci altro che sorridere, «OMMIODIO ALBERICO DE FIGLIO A CASA MIA, OMMIODDIO SPOSIAMOCI, SEI LA MIA LAIF, METTI LA NOSTRA FOTO INSIEME SU TWUOTTER E FACCIALIBRO PLZZZZZZ» lo dissi ironicamente inginocchiandomi ai suoi piedi, lui rispose con una risatina e continuò a camminare per il corridoio per poi andare fino al bagno.

Spazio "scrittrice"
Scusate se ho aggiornato dopo un po' hahah, prometto che da oggi aggiorno più spesso 💓

•Amnesia• - Alberico De GiglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora