Dopo aver finito il mio acquisto tornai a casa con il pacchettino in tasca, appena entrai in casa c'era Rossana ad aspettarmi appena mi vide disse subito «lo sto controllando da mezz'ora, il fatto più strano è che non ha toccato niente »
«lascialo stare ross.»
Andai in fondo al corridoio e aprii la porta con molta cautela e lentamente.
Stava in piedi davanti alla finestra
Appena aprii la porta del tutto senza girarsi sentii un «Hey»
«Ho qualcosa per te»
Si girò con uno sguardo sconcertato e sorpreso allo stesso tempo e domandò «Cosa hai quindi?»
«un anello, così anche tu ne avrai uno, questo è per spiegarti che quello di prima non era un no, un semplice si può fare ma con calma»
«Hey, ti capisco tranquilla, anch'io ho pensato un po' a questo, ma sappi che aspetterò quanto vuoi, però un giorno forse sarà troppo tardi»
«Me ne rendo conto che non è una cosa stupenda aspettare una risposta, se proprio devo dartela è un quasi, insomma, non sai neanche come faccio di cognome»
«beh sono dell'opinione che per essere fidanzati non bisogna sapere tutto dell'altro ma trovarsi semplicemente bene, ma comunque sia rispetto la tua scelta e puoi stare tranquilla »
Appena finii la frase vidi che dalla fessura di circa 5 cm della porta socchiusa c'era Rossana che non aveva un cazzo da fare, come sempre, feci segno di star zitto ad Alberico e mi avvicinai vicino alla porta e la aprii in un colpo, appena lo feci Rossana si mise dritta e disse «Ho sentito bene o cosa? Fra voi due è successo qualcosa.» mi mandò un occhiataccia con questo e poi se ne andò via.
Con questo si fece circa mezzo giorno e decisi che era ora di preparare il pranzo quindi mi avviai verso la cucina con l'intento di preparare delle lasagne visto che era da tanto che non le facevo, intanto arrivó Alessandro in cucina per prendere una bottiglia d'acqua
Appena chiuse il frigo disse «Non capisco perché Rossana sia contro questa cosa, è strano, io e lei ci piacemmo in 2 giorni »
«Forse una cosa sono 14 ore (quasi 15) e 2 giorni, ma comunque non stiamo insieme »
«Lei pensa di si, si fa sempre viaggi per la sua testa con le sue idee, a volte riesce ad essere molto fantasiosa in questi casi, potrebbe scrivere un libro per ogni storia che si inventa»
«l'immaginazione non è una brutta cosa »
«Beh, a volte può esserlo, una persona può dire qualcosa di sfuggita e anche esagerando per sbaglio qualcuno può farsi strane idee, iniziare a illudersi di valere qualcosa per quella persona senza rimanere nei limiti per poi venire a conoscenza della realtà e sentirsi male »
«Per me l'amore è anche come un optional, se ci pensi nessuno ha detto che per vivere ci vuole l'amore »
«Heyhey per oggi basta filosofia depressa, ero qui solo per bere qualcosa »
«Si scusa Hahah »
Però pensandoci quello che avevo detto aveva anche il suo senso, poi a volte la gente è talmente disperata nel cercare qualcuno d'amare che al primo passante già perde la testa. Io però non sono molto il tipo che pensa queste cose, ma per la prima volta avevo pensato a cose cosi... Come dire... Così... Tristi.
Forse ho sempre cercato di mostrate quello che non ero, forse non ero così, ho solo pensato di esserlo, come il concerto di prima " la gente è talmente disperata nel cercare qualcuno d'amare che al primo passante già perde la testa" solo che invece del passante tutto questo si riferisce alla personalità.
Mentre pensavo a tutto questo guardavo fissa nel vuoto ferma per circa 3 minuti credo, almeno fino a quando Alberico entrò nella stanza e iniziò a fissarmi, a quel punto me ne accorsi subito e mi venne spontaneo chiedere «che guardi?»
«la vera domanda è cosa stai guardando tu»
«beh.. Davanti a me»
«Si, lo trovo interessante anche io fissare la parete della cucina, così da poter fare un testo opinionistico, mi raccomando, aggiungi anche il colore del pavimento e se si abbina » a queste parole borbottai, «Mi aiuti almeno con il pranzo?»
«Certo, ma ricorda che me lo hai chiesto tu»
A quel punto si mise dietro di me e iniziò a lavorare con me fra il cibo e lui, a dire la verità avevo paura dei coltelli e di come li stava maneggiando per tagliare la mozzarella
«Dai togliti »
«Eh no, me lo hai chiesto tu»
«Ho chiesto una mano, non di mettermi a disagio »
«perché? Sei a disagio?»
«Ho paura....»
«di cosa?»
«del coltello »
«stanotte lo userò per altro »
«cioé?»
«mentre tu dormi verrò in cucina a prendere il coltello, poi tornerò in camera a....»
«sisi, che simpatico, poi mi ucciderai, bravo »
«no, in realtà poi ti avrei chiesto se anche tu volevi il pan carré con la nutella »
Con le parole che appena lui finì di dire non potevo fare altro se non ridere.
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•Amnesia• - Alberico De Giglio
FanficAlberico, un ragazzo senza memoria ritrovato in un autogrill senza ricordare il perché e come.