ci vediamo l'anno prossimo

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Avevo aperto la porta di casa, e subito dopo mi ero fra le braccia di mia mamma.
- tesoro! com'è andata a scuola? Tutto bene? Come ti sei trovata? -chiese in modo possessivo
- mamma, calma, una cosa alla volta! È andato tutto alla meraviglia! E sai chi c'è in classe mia?! Emily! Si è trasferita qui anche lei! Poi ho già fatto amicizia con due ragazze davvero simpatiche, prima abbiamo pranzato insieme!-
- cavolo, sei appena arrivata e già ti trovi tutte queste amicizie! Sei un vero portento!-
- lo so!- risposi vantandomi
- e la scuola? com'è la scuola?-
- è fantastica! Super spaziosa! È davvero enorme! Prima o poi mi ci perderò dentro... e fuori è tutta dipinta di azzurro! È bellissima!-
- mi fa piacere!- rispose mio padre
- ciao papà! Beh, direi che hai già sentito tutto- dissi allegra.
- già, senti Addy... io e tua madre ti dovremmo parlare di una cosa. Siediti.-
- va...bene...- risposi titubante. Come mai parlava con un tono cosí preoccupato?
- caro, proprio adesso?- chiese mia madre un pò sconvolta
- si, tanto lo deve sapere-
- sapere cosa?- chiesi sempre piú incuriosita
- vedi...- disse mio padre
- si...?-
- sai che io e tua mamma dobbiamo sempre viaggiare molto per lavoro... e adesso dovremo andare via per un pò...-
- beh, ci sono abituata. state molte volte via per una o due settimane- risposi piú sollevata. Era solo questo! Non mi portavano mai nei viaggi di lavoro perché dicevano andassero in posti abbastanza pericolosi e preferivano lasciarmi sola, ma non era mai stato un problema. Andavo sempre da mia zia per passare il tempo. Il che non mi dispiaceva.
- si ma... questa volta sarà per più tempo...-
- oh... e per quanto?- non poteva essere qualcosa di tanto grave, non erano mai andati via per più di due settimane, probabilmente sarebbe stato per tre settimane, non di più
- circa... un'anno... -
Fu come prendere un pugno improvviso in pancia. Non avrei mai immaginato per così tanto tempo!
- oh... ma io... dove starò nel frattempo?- chiesi dato che non potevo di certo vivere sola per un anno intero anche passando da mia zia che oramai era abbastanza lontana.
- vedi nella scuola sono state arredate delle stanze in caso di bisogno. Ci sono molti ragazzi che stanno li. Per mangiare andrai nella mensa insieme agli altri tuoi compagni che staranno nelle camere.-
- e... quando dovreste partire?-
- dopo domani, la mattina presto.-
-oh...capisco-
- Addy, ci dispiace così tanto di avertelo detto solo ora. È solo che avevamo troppa paura di dirtelo. Tu eri sempre così sorridente. Non volevamo toglierti quel sorriso dalla tua splendida faccia- disse la mamma con le lacrime agli occhi. Neanche a lei piaceva tutto questo.
- no, non fa niente... ora vado... un attimo in camera mia...-
- va bene- disse papá.

Arrivata in camera mi sdraiai sul mio letto. Già, il mio comodo e morbido letto che avrei dovuto presto lasciare. Per un'anno intero. Come avevano potuto dirmelo solo ora?
Abbracciai fortemente il cuscino. Mi sembrava tutto cosí confuso e disordinato. Era successo troppo tardi. E troppo in fretta. Non me l'aspettavo proprio. Mi misi a piangere. Poi però pensai che c'era di peggio. "pensa quelle povere persone che i genitori non li hanno neanche. Tu almeno ce li hai. Si, andranno via per un po' di tempo ma poi ritorneranno". E sapevo che sarebbero ritornati.
In più lo stavano facendo solo ed esclusivamente per me. Per mantenere la famiglia. Dovevo essergli grata. Probabilmente faceva più male a loro che a me. Dovevo essere forte e vivere appieno questa avventura. Non frignare come una bambina che ha perso le caramelle. Avrei aspettato che mi ricomprassero le caramelle, con tutta la calma del mondo.

Tornai dai miei genitori.
- mamma, papà...-
- si Addy?- mi rispose mio padre
- perciò domani sera dormirò nella stanza a scuola?-
- si, anche se partiamo dopo domani ci alzeremo prestissimo. Tu devi dormire la.-
- va bene-
- ci dispiace...-
- non fa niente... davvero...- .
Il resto della giornata lo passai davanti alla TV.

BIP BIP
Odiavo la sveglia, con tutto il cuore. Ti fa alzare in un modo atroce. Non con una carezza e un - hei Addy, ti devi alzare! Su dai...- no. Ma con un assordante BIP BIP che ti spacca i timpani.
Scesi dal letto, mi misi le ciabatte e andai a fare colazione. Li trovai seduta mia mamma.
- ciao-
- ciao-
una conversazione molto accesa.
- ti ricordi che oggi devi... dormire...-
- si, lo so- risposi
continuammo a bere il latte.
- vado a prepararmi- dissi tutto d'un tratto.
- va bene-
così mi alzai e andai a vestirmi. La valigia l'avevo preparata la sera prima. Mi misi gli stessi vestiti del giorno prima. Non puzzavano quindi andavano bene.
Quando finì aspettai le 7.20 per uscire. Quando l'ora scoccò presi valigie e tutto, pronta per andare. Ma prima dovevo salutarli. Non ci dicemmo praticamente nulla ma rimanemmo abbracciati per un bel po'. Però si era fatto tardi.
- allora...ci vediamo...l'anno prossimo- dissi
- si-
chiusi la porta, ma un attimo prima che si fosse chiusa completamente dissi
- vi voglio bene-

Arrivata quasi davanti a scuola incontrai Emily
- hei ciao! Ma... quelle valigie?- Non riuscì a parlare ma mi gettai tra le sue braccia piangendo.

un vampiro come coinquilinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora