compagni di stanza

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- adesso che hai finito di piangere mi puoi dire cosa è successo?- mi chiese Emily
feci cenno di si con la testa e le raccontai tutta la storia.
- o povera... mi dispiace...-
- va beh, non pensiamoci più! Aspetterò fino all'anno prossimo! Ma in tanto voglio passare bene fino all'ultimo quest'anno!" affermai del tutto ripresa
- brava! Così ti voglio!-
- forza andiamo! che si fa tardi!-
e insieme corremmo fino a scuola facendo a gara a chi arrivasse prima.

Appena entrata lasciai la valigia in segreteria
- ti fermi qui?- chiese la bidella
- si-
- per quanto?-
- un'anno-
- un bel po' di tempo! Tranquilla, ci sono molte persone che rimangono qui! Ci sono anche ragazzi decisamente carini...- affermò facendo l'occhiolino
Io ed Emily ci mettemo a ridere di gusto.
- su forza andate che tra un po' inizia la lezione!-
- si ha ragione; piacere di averla conosciuta!- le dissi riconoscente.
- il piacere è mio!-
così corsi in aula insieme alla mia amica per assistere alla nostra prima lezione in quella scuola.

- Dean, quando imparerai? Un'altro ritardo! Devi smetterla di fregartene delle regole-
lo rimproverò la prof
- si, si- sbuffò alzando gli occhi al cielo           Odiavo quel ragazzo. Era fin troppo menefreghista.
- va bene ragazzi, oggi iniziamo il rinascimento. chi sa già dirmi qualcosa su di esso?-
ma non stavo ascoltando. Fissavo un punto nel vuoto. E pensavo ai miei genitori. Che non li avreu più rivisti per un anno intero. Come avrei fatto senza di loro? Con chi mi sarei sfogata? A chi avreu raccontato tutti i miei problemi? Certo c'era sempre Emily ma non era la stessa cosa... e mentre pensavo e ripensavo mi arrivò un aereoplanino di carta fra i capelli. Lo aprì e lessi cosa c'era scritto:

Non pensare che mi sia dimenticato
di te

Non c'era la firma, ma non avevo dubbi su chi fosse l'autore del messaggio.
Scrisse velocemente sulla carta una risposta:

Non ti conviene metterti
contro di me

e lo lanciai a Dean che, finito di leggerlo, scoppio in una fragorosa risata.

Piccolo Dean's pov
In classe calò il silenzio.
- ti fanno davvero così ridere le opere del rinascimento?-
- ma prof...-
- niente "ma"! Mi hai stufato con questo tuo atteggiamento! Un'altra parola di troppo e vedrai cosa ti succede!- lo interruppe
Non che mi importasse di cosa mi potesse accadere, ma ero frustrato dal fatto che la ragazza aveva avuto la meglio. Le lanciai uno sguardo carico di odio, ma lei rispose con un sorriso di falsa innocenza.
Aveva previsto tutto.
La odiavo.

- davvero?! Addy avevi pianificato tutto... sin dall'inizio?!- le chiese esterefatta Molly
- si ma non ci voleva un grande genio...- risposi
- ma che dici?! Io non ci avrei mai pensato! Farlo mettere a ridere davanti a tutti. È stata una mossa geniale!-  rispose Lindsday
- hanno ragione! Ma tu mi avevi promesso di stargli alla larga mi pare...- mi rimproverò Emily
- si ma ragazze io non...-
- Addy-
mi girai. Era Dean.
- oh, ciao- risposi sorpresa ma pronta ad infastidirlo.
-dobbiamo parlare- e, senza che nessuno potesse dire altro, mi portò dietro tirandomi da un braccio.
- ahi, ma la smetti? So camminare anche da sola!- gli arlai contro, ma lui mi lanciò una rapida occhiata veloce, tagliente e facile da capirne il significato: stai zitta. Decisi di seguire l'ordine.
Arrivammo fin dietro ai bagni e li ci fermammo.
- ora abbassati in ginocchio e chiedemi scusa- mi disse.
- come?!- chiesi pensando di non aver capito.
- hai capito bene: inginocchiati e chiedimi scusa- mi ripetè
- col cavolo che ti chiedo scusa!-
- come non detto- disse lui e appena finita la frase mi prese le spalle e mi fece abbassare in ginocchio. Poi mi abbassò violentemente anche la testa.
- ripeto: chiedimi scusa-
- no...mai...- risposi ansimando. Per quanto quel ragazzo potesse essere stupido, era forte!
- bene. Allora userò le maniere forti- detto questo prese un coltello dalle tasche e lo puntò contro il mio collo. Non ero molto impaurita, o almeno avevo il minimo di paura di quanta se ne potesse avere con un coltello attaccato al collo. Non pensavo mi avrebbe potuto fare qualcosa. Non ne aveva il coraggio. Almeno così credevo.
Notai però che Dean mi guardava il collo con un certo... interesse.
DRIN DRIN
era suonata le fine dell'intervallo.
- questa volta sei salva ragazza mia...- e mentre lo diceva mi spinse a terra e se ne andò in classe.

Era arrivata la pausa pranzo.
Io, Emily, Lindsday e Molly ci eravamo prese da mangiare ed eravamo andate a sederci ad un tavolo.
- voi che avete capito di matematica?- chiese Molly
- io... nulla- rispose Emily
- tranquilla non sei l'unica...- la tranquillizzai.
- su ragazze!! A matematica ci pensiamo quando faremo i compiti, ma ora... pettegolezzi!- ci interruppe allegra Lindsday, e tutte ci mettemmo a ridere.
- Molly, non c'è qualcuno che ti interessa? eeeh?- chiesi io maliziosa
- forse...- rispose timida
- CHI?!- chiedemmo invadenti in coro.
- Cole... della 4E...- sussurrò
- ooooh! Che notizia!- esclamò Emily
- tra rose e fior! Nasce l'amor! Molly e Cole si voglion sposar!...- canticchiò Lindsday
scoppiarono tutte a ridere; e mentre ridevo posai per caso l'occhio su Dean, che, cercando di non farsi vedere, stava uscendo dalla mensa senza portarsi nessuna "scorta di cibo".
- ma Dean non mangia?- chiesi incuriosita
- bo... non rimane mai in mensa... probabilmente mangia prima- rispose Molly
- A... ma sta sempre solo... ha qualche amico?-
- Si, ma come lui non si vedono mai in giro... stanno sempre assieme da qualche altra parte-
- ma perchè tutte queste domande? Non sarai per caso interessata a lui?- chiese Emily
- ma cosa dici Emily?!-
- Ad Addy piace Dean, ad Addy piace Dean!- canticchiò ancora Lindsday
- smettetela!- dissi ridendo.

La scuola era finita, era ora di ritornare a casa.
- allora a domani Addy!- salutò Emily
- a domani!- salutarono anche Lindsday e Molly
e mentre la stavano ancora salutando tornarono a casa.
" beh... sarà meglio che trovi la mia stanza... chiederò alla bidella di questa mattina" e mi avviai verso la segreteria.
- buongiorno!- salutai.
- ciao! Allora, stai cercando la tua stanza?- chiese la bidella
- si-
- allora vieni, ti vado a prendere le valigie-
- grazie-
e seguì la commessa.
- avrai un compagno di stanza, spero non ti dispiaccia...-
- no, anzi, mi fa piacere! Almeno avrò qualcuno con cui parlare!- risposi felice.
- benissimo allora!-
dopo questa notizia mi sentì un po'sollevata... non sarei stata sola tutto il tempo! E poi era anche un'occasione per fare amicizia!
- bene, siamo arrivati- e mentre lo diceva aprì la porta della stanza.
- laggiù c'è il tuo compagno di stanza che sta disfando le valigie. Ti consiglio di salutarlo.
- ciao, io sono Addy! E tu?- chiesi
- io sono...- ma quando si girò ci riconoscemmo subito
- E TU CHE CI FAI QUI?!- chiedemmo nello stesso momento io e Dean.

un vampiro come coinquilinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora