Rabbia e confusione

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Quel giornò la sveglia non suonò.
Per il motivo più bello e semplice del mondo: era sabato! Il giorno, per me, più bello di tutta la settimana. Fortunatamente la scuola dove i miei genitori hanno scelto di mandarmi lascia libero tutto il weekend, così avrei potuto rilassarmi e levarmi ogni pensiero dalla testa. Ma sopratutto... dormire, dormire, dormire, dormire... (ripetete questa parola per altre quasi 48 ore). O almeno così mi sarebbe piaciuto fare se non fosse stato per i compiti, putroppo molti, e per il mio rumoroso, inutile ed antipatico compagno di stanza.
- Addy! Fino a quando hai intenzione di ronfare?!- gridò Dean con la sua voce che al solo sentirla mi irritavo parecchio.
- per i prossimi due giorni- borbottai assonnata
- Devi alzarti! Sono le 11.30! Tra poco diventerai parte del letto!-
- il che non mi dispacerebbe- ribattei sorridendo al pensiero
- Ti butto per terra come l'altra volta?-
- ma qual'è il problema?! È sabato! Posso stare a letto tutto il tempo che voglio!-
- Non è una giustificazione! Non ho voglia di vedere un verme afflosciato sul materasso a non fare un bel niente! Non è una bella visione!-
- Ti ci dovrai abituare perchè io non mi muovo da qui- dissi decisa a mantenere la promessa.
- se è così. Addy uno...-
Lo sentì fare un passo verso di me.
- Addy due...- fece un altro passo.
- Cosa?- chiesi senza capire.
- Arrivo fino a cinque! Addy quattro...-
- ho detto che non mi alzo!- affermai
- L'hai voluto tu. Addy cinque, il tempo è scaduto! Ed ora...-
si fermò per dare un po' di suspance.
- Attenta perchè sta per arrivare il mostro del solletico!-
Ancor prima che potessi rimanere scioccata, lui si buttò su di me facendomi il solletico sotto le ascelle e sulla pianta di entrambi i piedi ed io, purtroppo, non riuscì a non dimenarmi e ridere come una pazza. Io soffro davvero tantissimo il solletico! È uno dei miei più grandi punti deboli. Forse questo non avrei dovuto rivelarlo...
- AHAHAH, basta ti prego! AHAHAH muoio! AHAHAH!-
- esagerata!-
- Ti prego! AHAHAH!-
- va bene, hai sofferto abbastanza-
Finalmente ruscì a respirare normalmente. Avevo ancora stampato in faccia un sorriso da ebete mentre mi tenevo con le mani la pancia.
- come mai questo momento di simpatia nei miei confronti?- chiesi senza riuscire a trattenermi
- Io sono sempre gentile e simpatico nei tuoi confronti- disse passandosi la mano tra i capelli.
- vogliamo parlarne?- risposi sarcastica
- perchè, non lo sono?- chiese con falsa innocenza
- ci rinuncio. Piuttosto che c'è per colazione?- chiesi di rimando sfregandomi le mani.
- Quella te la devi andare a prendere in mensa. Che sono, il tuo servo?-
- Non si era capito?- ribattei facendo finta di rimanere stupita.
- Muoviti che è tardi!- disse tirandomi un frontino.
- Ahi! Fa male!-
- lo so- rispose
- comunque carino il pigiama con spongebob!- aggiunse facendo l'occhiolino
Mi guardai la maglietta e mi accorsi con orrore di avere ancora addosso il pigiama corto... Arrossì.
- ESCI DA CAMERA MIA!- 
- ma questa è camera mia! Non avevi detto così ieri?- rispose imitando la mia voce in modo provocatorio.
- FUORI!-
- non potevi dirmelo prima? Sembra quasi che non ti dispiaccia la mia presenza- ribattè malizioso.
- FUORI HO DETTO!- urlai lanciandogli addosso il mio cuscino.
- va bene, va bene!-
Per fortuna la stanza era divisa da un separatore e per spogliarmi mi recavo in bagno. Per questo non avevo mai avuto problemi. Ma quella mattina é piombato in camera mia in un momento per me dormi-veglia e non avevo prestato la minima attenzione al mio aspetto. Corsi a cambiarmi cercando di fare il più in fretta possibile. Scelsi una maglietta a maniche lunghe attillata a strisce bianche e verde scuro, dei pantaloni lunghi grigi ed una felpa larga e grigia, pelosa dentro. Uscì dal bagno e mi avviai verso la porta; quando lo vidi cercai di imitare una faccia il più indignata possibile.
- cos'è, adesso fai anche l'offesa?- chiese
- mpf-
- ah, a proposito, Luke, Edwyn ed Aaron ci aspettano all'uscita. Facciamo un giro con loro-
Rabbrividì. Non avevo dimenticato gli avvenimenti della sera precedente. Come mi sarei dovuta comportare?
Ma che stai dicendo Addy?! Ti ricordo che fino ad ora sei vissuta con un vampiro senza avere problemi! O quasi... ma non è questo il punto. È la tua coscienza che ti parla, e ti dice che devi semplicemente tranquillizarti! Sono tuoi amici!
Avevo ragione! O almeno la mia coscienza. Fino a quel momento mi avevano sempre trattato bene e non era cambiato proprio nulla. Mi volevano ancora bene. Ed io ricambiavo il loro affetto.
- e quando dovremmo incontrarci?- chiesi tranquilla
- tra... cinque minuti- rispose indifferente
- ah, ok. Aspetta... CHE?!-
- già, faresti meglio a muoverti-
- potevi avvisarmi!-
- me ne sono dimenticato- rispose con un sorriso da angioletto ma con la coda da diavolo che gli spuntava da dietro.
- tu... non ho tempo per ucciderti ma appena torno...-
- il tempo scorre!-
Frustrata, corsi verso la mensa.
                                                                                   ~
Dean's pov
Finalmente era uscita. Potevo andare. Uscì anche io e mi avviai all'entrata della scuola. Appena li trovai il primo che guardai fu Aaron.
- Ciao De...-
Non fece in tempo a finire la frase che si ritrovò attaccato al muro con le mie mani, non più controllate dal mio cervello, che stringevano il suo collo con tutta la forza che possedevo.
- brutto bastardo, come osi farti vedere da me! Come hai potuto?!-
- Dean fermati!-
Luke ed Edwyn corsero verso di me e mi presero le braccia, strattonandomi lontano da Aaron, il quale cadde a terra con le mani alla gola, ansimante.
- che ti prende Dean?-
- LASCIATEMI, QUELLO LO UCCIDO!-
- non puoi ucciderlo! Che ti ha fatto?-
- CHE MI HA FATTO?! CHE HA FATTO A LEI!-
- ma che... ah, ora capisco- disse Luke
- e meno male!- risposi
- Dean...io...non volevo...- ansimò Aaron
- STAI ZITTO!- urlai cercando di liberarmi dalla presa
- Dean, era il giorno rosso! Non è stata colpa sua! In più lei si è offerta!- cercò di coprirlo Edwyn
- NON ME NE FREGA NIENTE! AVREBBE DOVUTO CONTROLLARSI!-
- Lo sai anche tu che è impossibile!-
- NON PROVATE A COPRIRLO! NON DOVEVA FARLO PUNTO E BASTA!-
- Ma perchè ti arrabbi in questo modo? Da quel che ho capito anche tu ti sei dato da fare- mi rimproverò Luke con uno sguardo severo.
- E chi te l'avrebbe detto!- chiesi
- Ma dov'è andato il tuo intuito, a farsi benedire? Addy, ovviamente, chi altro avrebbe potuto farlo?-
Quella ragazza, più la conoscevo più mi irritava. E più mi sembrava stupida.
- Deve imparare a tenere la bocca chiusa...- borbottai stringendo i pugni
- Sì, forse dovrebbe. Ma ora spiegami perchè te la sei presa tanto. Non era mai successo che picchiassi qualcuno solo perchè ha mangiato. Avanti, parla, sono curioso della tua risposta- mi porse la domanda con una faccia che avrei volentieri preso a schiaffi se non fosse che in quel preciso momente arrivò Addy ansimante.
- Ragazzi... scusate... il ritardo...- disse esausta per la corsa.
- Non fa nulla, anzi, in perfetto orario...- dissi lanciando a Luke uno sguardo tremendamente provocatorio a cui rispose con un'occhiata di cui il significato era più o meno questo: Non è ancora finita.
- Oh, invece credo proprio di sì- sussurrai
- cosa?- chiese Addy
- Niente, niente, vogliamo andare?- esclamai con un inchino ed usando uno dei miei più bei sorrisi, anche se, modestamente, sono tutti fantastici; ed avrebbe spiazzato qualunque ragazza ma lei, invece di sciogliersi e dire " Sì, tutto per te" o cose di questo tipo, si arrabbiò più di prima.
- Non fare il finto cavaliere che è stata tua la colpa del mio ritardo!- disse puntandomi il dito contro.
- Io?! Ma sei tu che non volevi aprire gli occhi!- mi arrabbiai
- Se mi avessi detto che dovevamo uscire mi sarei alzata!-
- Non fare la bugiarda che neanche una bomba ti avrebbe mai svegliato!-
- Hey, voi due, ho capito che vi amate ma se non ci sbrighiamo passeremo tutto il weekend a sentirvi urlare- disse ridendo Edwyn
- STAI ZITTO!- gridammo all'unisono io ed Addy.
Quanto era odiosa.
Ma devo ammettere che stuzziacarla mi divertiva.

un vampiro come coinquilinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora