da "Cuore di tenebre" di Joseph Conrad
<<La Nellie, una iolla da crociera, girò sull'ancora senza il minimo fluttuare delle vele e si fermò. La marea si era alzata, il vento era quasi calmo e, poiché dovevamo discendere il fiume, non ci restava che fermarci all'ancora e attendere il riflusso.
L'ultimo tratto del Tamigi si stendeva davanti a noi come il principio di un interminabile corso d'acqua. Al largo, cielo e mare erano saldati indissolubilmente e nello spazio luminoso le vele concitate delle barche che salivano con la marea sembravano immobili fastelli rossi di tele appuntite tra luccicori di aste verniciate. Sulle rive basse che correvano piatte a perdersi nel mare si era posata una nebbia leggera. Su Gravesend l'aria era scura e più in là pareva condensata in una tenebra funerea che incombeva immobile sulla città più vasta e grande della terra.
Nostro capitano e ospite era il direttore delle Compagnie. Noi quattro gli guardavamo affettuosamente le spalle mentre lui, a prua, era rivolto verso il mare. Non c'era niente sul fiume che avesse un aspetto altrettanto marinaresco. Somigliava a un pilota, che per l'uomo di mare è l'affidabilità fatta persona. Era difficile immaginare che il suo lavoro non fosse là sull'estuario luminoso, ma dietro di lui, nella tenebra incombente.>>
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Incipit
De TodoUna raccolta dei migliori incipit della letteratura. Partecipazione e suggerimenti altrui, purché adeguati e consoni al contesto, sono ampiamente graditi.