capitolo 1.

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'Cercasi domestica, donna delle pulizie e/o baby-sitter esperta nel campo.
Per informazioni rivolgersi al numero di sotto indicato o alla famiglia Simpson.'

Lessi l'articolo di giornale mentre portavo, lentamente, la tazzina di caffè alle labbra.

Mi trovavo in un bar inusuale, poco vicino al centro della città, avevo girato praticamente tutta la mattina consegnando curriculum e cercando nuovi lavori.

Frequentavo l'università di medicina, ero al secondo anno, la rendita era assai elevata e i miei non potevano più permettersi di pagare tutte le spese, così decisi di darmi da fare e trovare un'occupazione.

Certo fare la domestica e la donna delle pulizie o la bambinaia non mi entusiasmava, ma comunque avevo già esperienze passate e poi mi sembrava l'occupazione più congrua al momento.

Posai la tazza di caffè sul bancone sorridendo al barista e, dopo essermi segnata il numero di telefono riportato sul giornale, uscii dalla caffetteria.

Era febbraio inoltrato, potevo sentire il freddo percorrermi le ossa, avvolsi per bene la sciarpa intorno al collo e con coraggio digitai il numero che mi ero appena segnata mentre mi sedevo su una panchina non molto distante.

'Famiglia Simpson buongiorno!'

'Buongiorno, chiamavo per il posto da domestica, ho letto l'articolo sul giornale.'

'Oh sì certamente, si presenti in Via Dei Marmi 52 alle 16 di questo pomeriggio.'

'Grazie mille! Salve.'

Chiusi la chiamata e sospirai portandomi una ciocca di capelli all' indietro.

Non era certamente il sogno di una vita ma mi avrebbe aiutato molto.



Parcheggiai l'auto davanti quello che poteva sembrarmi un cancello paradossalmente più costoso di tutta la mia intera casa, lessi il numero civico e sorrisi leggermente, finalmente ero arrivata.

Ovviamente ero in ritardo, la cosa non mi sorprendeva.

Spero i miei futuri padroni non avranno da ridire.


-E' in ritardo! Da questa parte signorina. – la voce di un uomo sulla sessantina d'anni mi fece sussultare, aprì il cancello e mi condusse all'interno della villa. 

Il giardino circostante era una favola, mai visto qualcosa del genere, potevo scorgere addirittura una piscina sul retro.

-E' lei il signor Simpson? - domandai incuriosita mentre sistemavo la mia giacca, improvvisamente i miei abiti non sembrano poi così adatti per un posto del genere.

-Certo che no, io sono il maggiordomo, il signor Simpson è nel suo ufficio, mi segua. –

Se l'enorme villa al di fuori sembrava bellissima, dentro era un qualcosa di ancor più meraviglioso.

Rimasi a bocca aperta, era tutto perfettamente in ordine, non una cosa fuori posto e il tappetto su cui stavo camminando sembrava costare più della mia auto. Continuai a seguire l'uomo fino a quando si fermò davanti una porta, bussò un paio di volte.

-Signor Simpson, è arrivata una ragazza per il ruolo di domestica e baby-sitter. –

-Falla entrare James. –

-Prego signorina. – annuii insicura per poi entrare nella stanza e chiudermi la porta alle spalle.

Notai una figura maschile concentrata nel lavorare al computer, era un ufficio abbastanza moderno, troppo spoglio rispetto alla sua grandezza.

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