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Era la mattina di natale, mi svegliai felice perché sapevo che oggi Dylan sarebbe tornato a casa.

Mamma per questa notte ha ospitato Ryan nella camera degli ospiti.

Quasi dimenticavo non avevo avvisato Elena del suo risveglio in realtà non sapevo neanche se fosse tornata a casa sua per le vacanze, così presi il telefono e la chiamai.

"Pronto" mi disse felice

" Ehm...ciao Elena volevo dirti che Dylan si è svegliato, e che oggi ritorna dall'ospedale" le dissi,sapevo che lei era felice ma allo stesso tempo preoccupata per quello che le doveva dire.

Non la sentii rispondere, ma senti dei singhiozzi, sapevo che stava piangendo.

"Se te la senti, ti passo a prendere e andiamo insieme da lui" le dissi cercando di tranquillizzarla

"Va bene vengo da te tra un'ora " mi rispose.

Chiuse la chiamata e mi preparai.

Mi misi un maglione nero e dei jeans semplici chiari, non mi truccai non c'era bisogno e scesi giù per le scale

Entrai in cucina dove c'erano mio padre e Ryan che ridevano e scherzavano, da come parlano e ridono hanno già fatto amicizia, e questa cosa mi rassicura e mi rende molto felice.

"Buongiorno" dissero entrambi
"Buongiorno anche a voi" risposi con un sorriso a 32 denti.

Presi un po di latte dal frigo, e lo misi a scaldare in un pentolino, e ne bevvi un po dalla tazza.

Ero molto agitata, emozionata, felice insomma, tante emozioni insieme.

"Dove è la mamma?" chiesi a mio padre, mi sembrava strano non vederla in cucina.

"È andata a prendere un regalo a Dylan per il suo ritorno" mi rispose.

Eravamo già d'accordo che sarei andata io a prendere Dylan all'ospedale, dato che lei mi aveva detto che aveva delle <commissioni> da sbrigare.
Sapevo che sarebbe andata a prendere i regali a tutti.

Senti il campanello suonare, "VADO IO" urlai per avvisare, apri la porta ed era lì, con un sorriso enorme, ma con gli ho chi rossi e gonfi per via del pianto.

"Ciaoo" le dissi felice e l'abbracciai.
"Ciaoo aly" mi disse ricambiando l'abbraccio

Salutò Ryan e mio padre. Uscimmo salimmo nella sua macchia.

Dopo un ora di viaggio arrivammo a destinazione.

Durante il viaggio parlammo un po di tutto da quello che doveva dire a Dylan...alla sua famiglia che oggi non ci poteva essere.

Percorremmo il corridoio che ormai sapevo a memoria.

Bussai prima di entrare. "Avanti" disse una voce maschile, penso che sia il dottore, aprii la porta, e lui era di li seduto sul letto ancora non ci potevo credere.

Il dottore stava facendo dei controlli per verificare se stava bene, perciò non volevo interrompere ,e feci solo un segno con la mano per salutarlo.

Mi girai verso Elena che era con gli occhi lucidi e rossi. Piangeva sia per l'emozione che per l'ansia che aveva di raccontare tutto.

Così prese tutti i fogli che le aveva consegnato il dottore, e corse verso di noi.

Ci abbracciò entrambe, e si mise a piangere come me ed Elena.

E per la prima volta le sue lacrime erano lacrime di infinita gioia, che non dureranno per molto.

Uscimmo dall'ospedale e ci dirigemmo alla macchina. Salimmo
Durante il viaggio di ritorno parlammo del più e del meno e ascoltammo e cantammo a squarcia gola le canzoni che passavano per la radio.

Arrivammo a casa e come aprii la porta tutti si fiondarono su Dylan con abbracci baci e molte domande da parte di mamma e papà.

Come la situazione si calmò e i miei genitori lasciarono andare Dylan in camera sua, dopo alcuni secondi Elena salì da lui.

In quel momento avvertii molta ansia.

My Dream Is You.Where stories live. Discover now