Chiudi la porta e mi sedetti sul divano con Honey vicino. Aria mi aveva davvero colpito. Credo che sia stata l'unica ragazza nella mia vita che mi abbia lasciato un vuoto dentro, nonostante ci conoscessimo da meno di dodici ore. Era così diversa dalle altre,un essere fragile bisognoso di protezione.
Non so per quanto tempo rimasi su quel dannato divano a fissare il vuoto.
D'un tratto il telefono suonò. Chiara mi aveva inviato un messaggio:
Chiara: Andreee
Andrea: Cosa vuoi?
Chiara: Dio come sei acido oggi.
Andrea:Problemi miei.
Chiara:Senti,avrei un favorino da chiederti...
Andrea:Lo immaginavo.
Chiara: Sabato farò una festa e verranno anche degli studenti universitari
e se io portassi un po' di roba farei una bella figura
Andrea: E quindi?
Chiara:Potresti procurarmela?
Andrea: Sai che non uso quelle schifezze, e non voglio aver nulla a che fare.
Chiara: Fallo per meee
Andrea: Ma trovatela da sola
Chiara: Ma tu hai più conoscenze...
Andrea: Ma io dovrei rischiare di grosso per qualcosa che non mi interessa minimamente.
Chiara: Devi rischiare per me
Andrea: Appunto, non mi interessi minimamente.
Chiara:Faccio finta che tu non abbia detto niente.
Dai ti pregooo,farò tutto quello che vuoi...
Andrea: .......
Chiara: Allora?
Andrea: Okay, a patto che tu inviti me e la band alla festa. E darai una possibilità a Marco.
Chiara: Eh?!?
Andrea: Okay, allora ciao.
così chiusi WhatsApp e spensi la WiFi. Nel momento stesso che posai il telefono squillò. Chiara mi stava chiamando. Attaccai.
Chiara oltre ad essere una figa della Madonna (e anche una troia) era anche ricca. Abitava nella villa vicino alla mia, suo padre era un professore universitario mentre sua madre era la direttrice di una nota scuola di danza e musica. Non era la prima volta che mi chiedeva favori e nei casi estremi la trovavo d'avanti al mio cancello a supplicare come una dannata,quindi aspettavo con ansia la sua pantomima. In un batter d'occhio sentì qualcuno suonare nervosamente il campanello e piangere disperata:era lei. Mi alzai e lentamente, con noncura,svogliatezza e menefreghismo mi diressi verso la porta.
"Andree ti prego!"
"Chiara, erano quelli i patti."
"Ma Andre!"
Senza dire una parola chiusi la porta
"Nono!Aspetta!Va bene farò tutto quello che vuoi!"
Che idiota. Pensai. Poi le dissi. "Domani vedo cosa posso farti. Poi ti dico."
"Grazie!Grazie!Grazie!Ti amo!"
Che oca. Non ho mai visto un essere così stupido, e poi sono tanti ad andarci dietro. "E ora sparisci dal mio cancello."
Rientrato a casa chiamai subito un mio amico per chiederci la roba. Non mi andava farlo ma sono dell'opinione che i patti e le promesse vangano mantenute.
Dopo svariati minuti a contrattare con il mio "amico" riuscimmo a giungere a un'offerta plausibile, così avvisai Chara, ma aumentai il prezzo del 20% per raccimolare qualcosa.
Andrea:Chiara,domani un mio amico porta la roba,porta i soldi, ti darò il pacco alla festa.
Chiara: E se non mantenessi la promessa?
Andrea: Mantengo le promesse. Sempre.
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volevamo solo crescere
Teen Fictionlei aveva la strana sensazione di non sentirsi mai abbastanza.Per me invece era perfetta così com'era, nei suoi modi di fare c'era qualcosa che sapeva di felicità,della mia.