Two.

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CALUM

Baci sul collo. Perché devo svegliarmi con dei fottuti baci sul collo, quando il post sbornia mi sta uccidendo? Ieri ho esagerato più del solito, è vero, ma ho perso una scommessa con quel coglione di Michael e mi sono dovuto scolare una bottiglia di Jack Daniels. Ed ora mi ritrovo l'ennesima sconosciuta nel mio letto che mi sta lasciando degli schifoso baci sul collo.

«La vuoi smettere?» sbotto alzandomi di scatto dal letto. Guardo meglio la ragazza: però, anche da ubriaco marcio riesco a ragionare bene.

«Ma Cal...» fa il broncio lei. Labbra rifatte, si vede! Sembrano due canotti.

«Senti, hai delle tette fantastiche -forse finte anch'esse- ma te ne devi andare» sentenzio rimettendomi i boxer e lei sbuffa.

«Okay, ma ti lascio il mio numero. Chiama quando hai bisogno» mi fa l'occhiolino sbattendo le sue ciglia finte e mi passa un fogliettino che recupera dalla sua borsa. Sforzo un sorriso ed indosso la prima maglietta che trovo. Quando la bionda si è cambiata, mi lascia un bacio sulla guancia ed esce dalla mia camera. Okay, ha anche un bel culo.
Esco anch'io non appena sento la porta di casa chiudersi.

«Proprio la più insopportabile delle amiche di Nicole dovevi portarti a letto?» domanda Luke, intento a cercare qualcosa che sicuramente non troverà. Questo ragazzo è il disordine in persona.

«Non so nemmeno come si chiama» alzo le spalle e mi dirigo al frigo dove prendo quel poco di succo all'arancia rimasto. Devo anche prendere un'aspirina, questo mal di testa mi sta uccidendo.

«Britty» risponde affannato mentre alza i cuscini del divano.

«Che razza di nome è?» domando e ingurgito succo ed aspirina. «Si può sapere cosa cazzo cerchi?»

«Le chiavi della macchina! Tra meno di venti minuti devo andare a prendere mia cugina all'aeroporto e non so dove diamine sono!» sua cugina?

«Tua cugina?» aggrotto le sopracciglia.

«Verrà a vivere qui per un paio di settimane... I suoi mi hanno chiesto un favore e non potevo dire di no» dice passando ad ispezionare i ripiani della cucina.

«Qui? Due settimane? Perché non me lo hai detto prima?» ma dove ce l'ha la testa? Prendo una sigaretta dal pacchetto e me la porto in bocca. Ho bisogno di fumare.

«L'ho saputo solo due giorni fa» alza le mani al cielo e poi mi punta l'indice contro «non permetterti a fumare adesso! Aiutami a cercare la fottuta chiave» ordina ed io sbuffo, mettendomi la sigaretta dietro l'orecchio. La fumeró dopo. Dopo cinque minuti passati a cercare, mi fermo a guardare il sedere del biondo. Ma perché?

«Ce l'hai in tasca» alzo gli occhi al cielo e cerco in tutti i modi di non prenderlo a pugni. Mi ha fatto sprecare tempo e non mi neanche permesso di fumare! Coglione.

«Oh cazzo» si tocca il sedere e poi estrae le chiavi dalla tasca «Okay, devo andare. Vieni anche tu?» ci penso un attimo su. Magari riesco a rimorchiare qualche turista straniera, quindi, perché no?

«Va bene» scrollo le spalle e mi rimetto la sigaretta in bocca.

Arriviamo all'aeroporto in ritardo, dato che, stando alle parole di Luke, l'aereo dovrebbe essere atterrato mezz'ora fa.

«Se la vedi, avvisami» dice Luke guardando a destra e a manca.

«Ma se non so nemmeno chi è!»

«É la mia unica cugina,Cal! Quella che si è trasferita a Boston cinque anni fa, più o meno... Maia.»

«Quella cicciottella?» ci mancava solo questa. Da piccoli litigavamo sempre ed era insopportabile.

«É cambiata molto» come no.

«Penso di averla trovata!» esclama entusiasta lui mentre io sono troppo impegnato a guardare una mora niente male.

«Dov'é?» chiedo svogliatamente.

«Nella direzione in cui stai guardando tu» risponde ed indica la ragazza mora per la quale mi sto facendo filmini mentali.

Just sex ||Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora