Fifteen.

16K 387 220
                                    

LUKE.

Sin da piccolo ho adorato i compleanni. Mia mamma mi preparava la mia torta preferita e con Jack, Ben e papà, me la portava a letto la mattina e cominciavano a cantare "Tanti auguri". Era la parte preferita del mio compleanno. Senza dimenticarsi dei regali e della festa con gli amici.

Oggi è il giorno del mio compleanno. Compio vent'anni e non sono più un adolescente, devo cominciare a comportarmi da vero uomo, ma ammetto che una torta fatta dalla mia mamma non mi dispiacerebbe al momento.

«Finalmente ti sei svegliato! Mi servono i soldi per andare a fare shopping» trilla Nicole distesa su un fianco. Sta scherzando, lo so.

«Non mi dici niente?» alzo le sopracciglia e la guardo. Ha le ciglia finte mezze staccate...

«Carta di credito» alza gli occhi al cielo ma nello sbattere le ciglia, quest'ultime si appiccicano e non riesce ad aprire un occhio. Strozzo una risata e lei strilla, alzandosi dal letto e dirigendosi in bagno.
Non ci credo che sia così stupida. E più stupido io ad averla portata a letto la prima volta. Pensavo fosse diversa dalle altre, e in più ci sa anche fare a letto, ma non riesco a provare ciò che provavo prima. Ma forse è solo un periodo, mi passerà.

Mi dirigo in cucina dove sento il profumo di caffè e cornetti caldi. Che bell'odore per cominciare la giornata.

«Buon compleanno!» esclama Maia venendo ad abbracciarmi. Uoh. Il suo umore è cambiato un bel pó negli ultimi due giorni... Che si stia veramente adattando alla vita di Los Angeles? Ricambio l'abbraccio e la ringrazio.

«Auguri ventenne! Benvenuto nel club dei vecchi» scherza Calum e mi stringe anche lui in un abbraccio seguito da una pacca suo collo.

«Ahi! Era necessario?» chiedo massaggiandomi il punto colpito.

«Sì» annuisce e prende dal tavolo un cornetto caldo. Io e Maia lo imitiamo.

«Chi ha preso questi cornetti? Sono la fine del mondo!» gemo non appena la nutella tocca il mio palato. Sono in paradiso!

«Secondo te chi?» Ashton entra in cucina con un sorrisone e fa ciò che hanno fatto gli atri due qualche minuto fa.

«Wow, grazie! Ma Mike?» domando. È strano che ancora non sia arrivato, di solito è il primo a darmi gli auguri.
Maia, Calum ed Ashton si scambiano un'occhiata e continuano a mangiare.

«Sta ancora dormendo. Sai com'è fatto» ridacchia Ash ed io annuisco poco convinto.

«Lukey, io vado. Ho preso da sola la carta di credito che se aspettavo te facevamo notte» mi lascia un bacio sul collo ed esce di casa sculettando. È la mia ragazza e non mi da gli auguri. Eppure è da più di una settimana che le parlo della stessa cosa...

«Mi sta ogni giorno più simpatica» dice sarcasticamente Maia. È da quando è arrivata che la prende in giro, che palle.
Però oggi non mi va di difenderla.

«Allora, quali sono i piani per questo grande giorno?» domando e mando giù la mia dose giornaliera di caffè.

«Sarà una giornata fantastica!» esclama Ashton.

E invece passiamo tutto il giorno a giocare al GTA che mi hanno regalato. Okay che amo questo gioco, ma un compleanno con un pó più di... Divertimento? Per fortuna c'è la festa tra qualche ora. Anzi, è proprio meglio se comincio a preparare.

«Ragazzi, che ne dite di aiutarmi a preparare per la festa?» chiedo ad Ashton e Calum.

«Mi dispiace ma devo andare da una ragazza. Ci vediamo stasera!» si dilegua Ashton, lasciandomi esterrefatto. Che bell'amico.

Just sex ||Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora