MAIA.
«Ci stai?» chiede Calum incredulo.
«Sí»
«Sicura?»
«Certo»
«Sei ubriaca?»
«No.»
«Ti sei fatta di qualcosa?»
«Gesù, Calum! Giuro che adesso ti dico di no se non la smetti!» sbuffo. Ho detto seriamente quando ho accettato. Alla fine non ho niente da perdere; ho già fatto sesso con Calum da ubriaca e vorrei farlo da sobria, in più devo dimenticarmi di John e questo è un buon diversivo. Spero.
«Okay... Wow, pensavo mi staccassi le palle!»
«Mi devo divertire, no? Divertiamoci!» esclamo e lui scoppia a ridere.
«Non avrei mai immaginato che un giorno io e te saremmo diventati scopamici»
«Calmo adesso. Amici è una grossa parola»
«Non siamo amici?»
«Potremmo cominciare a piccoli passi» propongo.
«Okay» annuisce e tra di noi si crea il silenzio.
Il primo a romperlo è lui.
«Quindi... Cominciamo?»«Cominciamo domani» oggi è stata una lunga giornata e sono incazzata con i miei e con John.
«D'accordo... Però posso fare una cosa?» prima ancora di rispondere si fionda sulle mie labbra e le bacia. Vorrei spingerlo via, ma il suo calore mi attira, così allaccio le braccia al collo e approfondisco il bacio. Sa di birra e fumo, un sapore che adoro.
«Menomale che dovevamo andarci piano» sorrido non appena ci stacchiamo.
«Credimi, Maia, stiamo andando molto piano» dice con la voce roca che mi fa rivenire voglia di baciarlo, ma mi controllo. Alzo gli occhi al cielo e mi alzo dalla sabbia umida.
«È simpatico il tuo amico Harry» dico mentre ci incamminiamo dagli altri. Lui si gira e mi guarda interrogativo. «Mi ha dato il suo numero, prima» ridacchio e lui si irrigidisce per un breve secondo prima di tornare a camminare.
«A te piace?»
«L'ho già detto: è simpatico»
«Intendo nell'altro modo»
«Uhm, no. È un bel ragazzo e tutto, ma non mi piacciono i ragazzi capelloni»
«Ed io che pensavo di farmeli crescere!» ride ed io lo imito, facendo poi una finta faccia disgustata.
La festa prosegue normalmente, con Ashton sempre più ubriaco, Michael che è sparito e Luke che non riesce a togliersi dalle calcagna quella Nikita.
Quando rientriamo a casa sono ormai le tre di notte e ognuno va nelle proprie camere.
Dopo essermi fatta la doccia mi metto a letto e provo a dormire, invano. Ho troppi pensieri ad occuparmi la testa per dormire: John, i miei genitori, Calum... Calum. Ho sempre pensato che fosse un ragazzo carino, ma da piccoli non facevamo altro che prenderci in giro e litigare -cosa non cambiata- e non lo sopportavo. Adesso che è diventato ancora più bello e i miei ormoni non riescono a calmarsi, non posso nascondere il fatto che mi attrae. Certo, rimane sempre uno stronzo, ma lo sono anche io, quindi nessun problema. Possiamo fare questo gioco in due.Proprio quando sento che Morfeo sta prendendo il sopravvento, sento la porta della camera aprirsi. Oddio. È un ladro. Porca miseria!
Fa finta di niente Maia, continua a tenere gli occhi chiusi e se ne andrà.
Diamine, non sono andata a karate solo per vedere dei bei ragazzi! Devo agire.
Apro gli occhi e mi alzo di scatto dal letto, lancio un urlo che neanche Goku e sferro un calcio verso la figura che è davanti a me, la quale lancia uno strillo da femminuccia e si porta immediatamente le mani al pacco.«Adesso chiamo la polizia!»
«Maia sono io, cazzo» l'uomo davanti a me parla con voce strozzata. Accendo l'abat-jour e mi porto le mani alla bocca quando trovo un Calum sdraiato a terra in posizione fetale e con la faccia dolorante.
«Mi dispiace! Oh Dio!» mi abbasso alla sua altezza e dopo gli do un pugno sul bicipite «Mi hai fatto prendere un infarto! Mi spieghi il perché non hai bussato?»
«Non volevo svegliarti!» si tira su a sedere e fa una smorfia di dolore. Ben gli sta. La prossima volta impara a bussare.
«Volevi stuprarmi di nuovo? Non cambi proprio, eh?» domando e lui sbuffa frustrato.
«Volevo solo darti la buonanotte» dice facendo una faccina dolce.
«E ti sei beccato un calcio nelle palle, bravo.» gli faccio un applauso e lui mette il broncio. Poi si alza da terra ed aiuta anche me.
«Non pensavo sapessi queste mosse di karate»
«Non sai molte cose di me» ghigno e lui ride.
«Allora... Buonanotte» si avvicina a me.
«Buonanotte» sussurro e mi ritrovo nuovamente sulle sue labbra. Le nostre lingue combattono per il dominio ma alla fine faccio vincere lui. Gli mordicchio il labbro e lui geme gutturalmente.
«Penso che dovremmo smetterla o non finirà bene» dice staccandosi ma io non lo ascolto e in un attimo mi ritrovo sul letto insieme a lui, che mi si posiziona sopra. Lascia dei baci sul collo, dietro all'orecchio, sul seno e poi di nuovo sulle labbra.
«Cal... Basta» dico a mio malgrado e lui si blocca.
«È già domani» fa la sua faccia da cucciolo ed io ridacchio dandogli uno schiaffetto.
«Ho sonno, dormiamo» chiudo gli occhi ma Calum rimane ancora sopra di me.
«Dormiamo?»
«Sì» sospiro.
«Ciò significa che posso restare?»
«Mhmh»
«'notte» mi lascia un bacio sulla guancia per poi stendersi accanto a me e questa volta non sfuggo da Morfeo.
Ciao
Domani inizio la maturità
Addio.
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Just sex ||Calum Hood
FanficMaia è stata costretta dai suoi genitori ad andare a vivere per due settimane a casa di suo cugino, Luke Hemmings, a Los Angeles. Questa "vacanza" indesiderata si trasformerà in un gioco di seduzione grazie al migliore amico di suo cugino: Calum Hoo...