Seventeen.

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MAIA.

La suoneria del cellulare mi fa risvegliare di soprassalto.
Chi diamine può rompermi le palle alle... Dodici del mattino!?

John. Bene.

'Buongiorno ❤️' mi scrive. Ma scherza? Ha sbagliato ad inviare, forse. Sì, sarà così.

Mi alzo svogliatamente dal letto e non appena esco dalla camera mi imbatto in un Michael che mi sventola il cellulare sulle tette.

«Che cazzo fai?» gli chiedo nella maniera più gentile possibile.

«Maia...» mi fissa le tette con due occhi che tra poco non gli escono dalle orbite.

«Eh!?» sbuffo spazientita e alzo la cannottiera che lasciava scoperta la scollatura.

«Hai un Charizard sulle tue tette!» prima lo guardo confuso poi lo mando a fanculo e scendo in cucina. Che bel modo per cominciare la giornata.

«Buongiorno!» salutano Luke e Calum contemporaneamente. Inquietanti.

«Lo era» sbuffo e prendo una tazza di caffè. Forse mi aiuterà a calmarmi.

«Ooh ti sono arrivate le tue cose?» domanda Luke facendo su e giù con le sopracciglia. Ma è scemo?
Calum spalanca gli occhi e mi lancia un'occhiata spaventata.

«No! Dio mio, non posso svegliarmi con le palle girate?» Calum tira un sospiro di sollievo.

«Hai ragione, tu sei sempre mestruata» dice Luke guardandomi comprensivo.

«Ti conviene correre, Luke» gli dico freddamente e lui inizia a correre verso camera sua. Saggia decisione.

«Ehy...» Calum mi si avvicina e mi prende per i fianchi.

«Che vuoi?» borbotto.

«Conosco un metodo per rilassare i nervi...» mi sussurra all'orecchio con fare seducente ma viene interrotto da Michael che fa il suo ingresso in cucina.

«Oohh! Vi lascio soli» fa un sorrisetto malizioso per poi scomparire nuovamente.

«Ci sentiranno, Cal» sussurro.

«Vieni» mi prende per mano e mi porta in camera sua. Non è la prima volta che ci entro, ma rimango sempre affascinata dal silenzio che incombe qui dentro.

«Sai che qui non ci può sentire nessuno» mi fa sdraiare sul letto e mi si posiziona sopra. Comincia a leccare e mordere la pelle del mio collo per poi arrivare sui miei seni. Mi sfila velocemente la cannottiera e le mutandine per poi ritornare a giocare con la mia pelle.

«Rilassati, piccola... Non pensare a niente...» gemo quando mi morde delicatamente un capezzolo. Fa un sorriso compiaciuto e poi si mette in ginocchio. Posiziona le mie gambe sopra le sue spalle. «Sai, oggi mi sono svegliato con un'erezione molto dura e non vedo l'ora di mettertela dentro» dice con voce roca. Vorrei dirgli che fa schifo quando dice cose così sporche, ma in un attimo sento la sua lingua dentro di me. Le sue labbra carnose sono paradisiache a contatto con la mia parte più delicata e sento di stare per arrivare al limite.

«Ca...calum...» ansimo.
Quando vengo sulla sua lingua, lui si tira su velocemente, prende un preservativo e se lo mette senza alcun intoppo. Si riposiziona su di me e mi penetra velocemente, facendomi quasi male.
Un male che mi piace.
Porta i miei polsi sopra la mia testa e continua a baciarmi il collo mentre esce ed entra da me.

«Più...piú veloce» stringo le gambe attorno ai suoi fianchi e Calum mi accontenta. La sua mano lascia il mio polso destro per poi posizionarsi sul mio seno. Poi scende sempre più giù, cominciando a massaggiare il mio clitoride.

«Dio... Mi fai impazzire» i suoi gemiti sono rochi e così profondi che so mi porteranno all'apice tra poco.

«Sto per...per venire»

«Viene con me, Maia» entra un'ultima volta dentro di me prima di riversarsi nel preservativo poi mi si sdraia sopra col fiatone.

«Calum mi soffochi» cerco di dimenarmi sotto di lui che ridacchia. Alla fine si stende accanto a me.

«Va meglio adesso?»

«Mmmhh» mugulo.

«E dai, dimmelo... Non mi dici mai come ti senti dopo aver scopato!» i maschi e il loro ego.

«Mi sento appagata» gli faccio un sorrisetto.

«Vai in paradiso ogni volta che lo facciamo, dì la verità» mi fa l'occhiolino ed io rido.

«Smettila!» rido ancora quando comincia a farmi il solletico. «CALUUM!»

«Sshh o ci sentiranno veramente» lo guardo. È seriamente troppo sexy. I suoi tatuaggi, le labbra piene, i suoi occhi profondi... Potrei innamorarmi di lui, se solo il mio cuore non appartenesse già ad un altro. Che schifo.

«Luke mi ha fatto venire in mente una domanda...» comincia a dire il moro distraendomi dai miei pensieri.

«Cosa?»

«Ma... Beh si ecco... Quando ti verrà il ciclo?» chiede tutto d'un fiato. Arrossisco e ringrazio i Dei dell'Olimpo per il buoio della stanza. Odio queste domande così personali.

«Mi sono venute prima di partire, nessun problema» sospiro e lo stesso fa Calum. Beh, almeno adesso sa che possiamo scopare every day every night fino a quando non parto. E quando partiró, dovrò fare i conti con John. John... Chissà se quel messaggio fosse per me.

«È successo qualcosa?» domanda Calum, vedendomi immersa nuovamente nei miei pensieri.

«Sei mai stato innamorato, Calum?»

HOLA GUYYYSSS!

Smut smut smut everywhere.

E mi è pure difficile scrivere queste scene, aiut.

Oggi piove ed io ho trovato il pretesto per chiudermi in camera e scrivere, finalmente.

Sto anche scrivendo una storia su Michael che ho in mente da novembre e non vedo l'ora di pubblicarla perché ci tengo davvero tanto.

Vi ringrazio per continuare a leggere le mie storie, sono davvero felice.

DO YOU SAY THAT I'M A SWEETHEART?

LA MORTE.

M OR T E

Just sex ||Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora