CAPITOLO 18

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Pov's Valentina
Oggi devo per forza parlarci non può fare finta che non sia successo niente. Decido di scriverli un messaggio
Alvaro:"Ciao, ho bisogno di parlarti è urgente."
Aspetto la sua risposta, so che risponderà anche perché non è il tipo da non rispondere. Oggi non hanno l'allenamento quindi può dedicarmi un pò del suo tempo. Mio padre ovviamente e sempre occupato quindi non è in casa ma non è una novità.
Alvaro:"Non so s'è una cosa positiva vederci. Comunque visto ch'è importante, ok ti aspetto a casa."
Lo sapevo che non avrebbe rifiutato, e visto che sono già per strada ci metterò di meno per arrivare a casa sua. Quando arrivo, parcheggio la macchina e facendo un bel respiro salgo a casa sua.
Alvaro:"Vieni entra!"
Quando entro, girandomi intorno mi rendo conto che la casa è esattamente come qualche giorno fà. Mi tornano in mente le cose successe, quello che ho provato.. i miei pensieri sono interrotti dalla sua voce
Alvaro:"Allora cosa dovevi dirmi?"
Io:"Non possiamo fare finta di niente. Io non ci riesco."
Alvaro:"Dobbiamo invece."
Io:"Invece no. Io ti voglio e so che anche tu mi vuoi. So ch'è così! Non negare l'evidenza."
Mi avvicino sempre di più a lui e vedo che continua a scuotere la testa
Io:"Ok! Allora guardami negli occhi e dimmi che per te non sono niente, che non provi niente e io sparirò dalla tua vita per sempre."
Mi guarda ma non parla, io con molta pazienza aspetto. Certo se mi dirà di no, sparirò anche se sarà difficile ma se fosse il contrario non me lo lascerò scappare. Ad un certo punto i nostri sguardi diventano più intensi finché non arriva il bacio. Mi sono mancate tanto le sue labbra, mi è mancato tutto. Mentre ci baciamo mi toglie la maglietta e il regiseno e mi guarda con occhi avidi. Io dal mio canto gli tolgo la maglietta ma non riusciamo ad andare oltre perché la porta all'improvviso si apre.
Pov's Alessia
Sono arrivate le analisi ma ho paura di leggerle. Mi faccio forza e apro la busta
Dalle analisi ci risulta che la paziente è incita di 3 settimane.
Oh mio dio, sono davvero incita. Aspetto un bambino da Alvaro, sono felicissima anche se ho una paura matta. Adesso devo per forza dirlo a tutti, ma a chi per primo? Ovviamente ad Alvaro ma visto che non risponde al cellulare decido di raggiungerlo a casa. Provo di nuovo a chiamarlo ma niente, sicuramente si è addormentato perciò decido di usare la chiave di riserva per non disturbarlo. Quando apro la porta, la terra mi cade sotto i piedi. La scena che vedo è l'ultima cosa che avrei voluto vedere. Alvaro senza maglietta e Valentina Allegri praticamente nuda. Ho la testa che mi gira, le lacrime che rischiano di rigarmi il volto e non ho fiato per parlare. Mi ripeto che non può essere vero, che non sta succedendo a me ma sono parole inutili perché la verità è quella che ho di fronte.
Alvaro:"Ale non è come pensi."
Io:"Ah no? ! Allora spiegarmelo tu cosa succede!"
Cerco di stare calma mentre aspetto spiegazioni e gli guardo
Io:"Da quanto va avanti questa cosa?"
Nessuno parla al che divento ancora più nervosa
Io:"Allora."
Valentina:"Veramente..."
Non voglio sentire lei, perciò la blocco
Io:"Non voglio saperlo da te ma da lui."
Alavro:"Da quando non ho partecipato all'allenamento."
Io:"Da un paio di giorni quindi. Ma perché non me lo hai detto prima? Perché hai fatto il fidanzato perfetto quando invece ti scopavi un'altra? Perché?"
Alvaro:"Ale mi dispiace. Parliamo con calma ti spiegherò tutto ma calmati."
Io:"Come faccio a calmarmi? Ma sai che ti dico, va fancullo Alvaro. Non avvicinarti e soprattutto dimenticami per sempre. Io per te non esisto più."
Ho le lacrime che mi scendo come cascata ma non mi interessa niente prima di uscire dalla porta guardo per l'ultima volta quella casa, la ragazza che ho sempre odiato al fianco di Alvaro, al fianco del padre di mio figlio. Nono posso andare a casa in queste condizioni, mio fratello farebbe troppe domande a cui non voglio rispondere per il momento. Mentre cammino decido di chiare l'unica persona che potrebbe aiutarmi senza fare troppe domande
X:"Pronto."
Io:"pronto. Scusa se ti disturbo ma ho bisogno del tuo aiuto."
X:"Ma stai piangendo? Cosa è successo?"
Vedendo che non rispondo, continua
X:"dove sei?"
Io:"vicino casa di Alvaro."
X:"Arrivo subito. Non muoverti di lì."
Decido di sedermi su un marciapiede e mentre aspetto continuo a piangere, piangere per me, per Alvaro, per noi e soprattutto per il mio bambino.
Pov's Alvaro
Merda sapevo che prima o poi sarebbe successo. È tutta colpa mia, dovevo bloccare Valentina e allontanarla. Adesso sono disperato perché ho perso la persona più importante in assoluto.
Valentina:"Alvaro?!"
Io:"Vale non è il momento. Forse è meglio che tu vadà via."
Valentina:"Ma perché?"
Io:"Perché si. Per favore Vale vai via."
Alla fine anche Valentina è andata via e io sono rimasto solo a piangere sul latte versato cercando di contattare Alessia che ogni volta mi chiude la chiamata finché ad un certo punto spegne direttamente il cellulare. Potrei chiamare Claudio o gli altri ma sarebbe troppo difficile spiegare cosa è successo. Ma come faccio a sapere che sta bene? Dove si trova? Non so come fare, cosa fare o dire... sono un cretino che ha fatto del male alla persona più importante, all'unica persona che non meritava di stare male.

Allora cosa ne pensate? Chia avrà chiamato Alessia? Cosa succederà adesso? Spero il capitolo vi piaccia e scusatemi per eventuali errori. Un bacio♥

 Anche Nei Difetti E Nelle Imperfezioni Sei Soltanto Incanto||Alvarò MorataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora