Capitolo 5

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Era passata una settimana dalla chiacchierata tra Conan ed Ai.

Una settimana d'inferno per quest'ultima.

Tanto per cominciare, non aveva potuto vedere Conan per una settimana. Un noto scrittore di romanzi gialli, un certo signor Tatsuyama,aveva voluto ringraziare il detective Goro per aver scoperto chi stava pianificando di ucciderlo, ed averlo fermato in tempo, anche se alla fine, Ai sapeva bene che il merito era tutto di Conan.

E insomma, per ringraziarlo gli ha offerto una settimana di vacanza nella sua casa vicino al mare. Ovviamente il detective Goro non aveva rifiutato, e aveva portato con sé sia Conan che Ran.

Inoltre, Ai era quasi sicura di essere vicina alla creazione di un antidoto per l'APTX.

Ovviamente si era riposata un po', come le aveva consigliato Conan/Shinichi, ma doveva riprendere a lavorare prima o poi.

POV. Ai

Che noia mortale.

Ero stesa sul divano da mezz'ora e non volevo assolutamente lavorare all'APTX4869 per paura di trovare un antidoto e ormai avevo letto quasi tutti i libri della mia piccola biblioteca. In una settimana!!

Solo così mi resi conto che fino a quel momento, gran parte delle mie giornate le passavo a quella stupida scrivania a lavorare sodo.

Però mi sentivo anche abbastanza patetica. Stavo evitando i miei problemi invece di risolverli.

Ma, infondo, quel problema era diverso. Quello era un problema di quelli odiosi, che non si potevano risolvere e di conseguenza nessuno poteva aiutarmi.

E poi evitarlo non era per niente utile.

Serviva soltanto a prolungare la mia sofferenza. Sapevo bene che prima o poi avrei dovuto accettare la realtà e che Shinichi non sarebbe rimasto al mio fianco per sempre.

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I miei pensieri vennero ben presto interrotti dal rumore della serratura della porta di casa. Probabilmente era il dottor Agasa.

<<Hey Ai!>> mi sbagliavo

<<Oh. Ciao Conan. Pensavo fossi il dottor Agasa. Che ci fai qui?>>

<<Non ricordi? Era oggi che io, Ran e Goro dovevamo tornare dalla vacanza fatta grazie a quello scrittore. Mi pare che ...>> <<Oh sì ora ricordo>> lo interruppi.

<<Me l'avevi spiegato Lunedì scorso, ma questa settimana è passata così velocemente che me l'ero scordato>>

Ovviamente mentivo, e anche tanto. Quella era stata una settimana di lenta e angosciante sofferenza, ma nonostante ciò sorrisi leggermente perché ero felice di rivederlo.

<<Ti sei riposata?>> fece lui, sorridendo.

Stavo per rispondergli ma venni nuovamente interrotta dal fastidioso rumore della serratura.

<<Eccoti qui, Conan!>>

No, perfavore, non lei.

<<Hey Ran! Ero venuto a salutare il dottor Agasa ed Ai ...>> ma io ero già corsa nella mia stanza.

Non avevo voglia di salutare quella rompiscatole.

Lo so, ero ingiusta. Io ero nel torto, non lei e tra l'altro mi aveva anche salvato la vita quando Vermouth stava per spararmi una pallottola nel cranio.

Ma non m'importava più. Ora provavo solo odio, perché era anche per causa sua se dovevo finire quel maledetto antidoto.

<<Conan, vieni. Torniamo a casa, così ti aiuto a disfare le valigie>> la voce di Ran mi arrivò fino all'orecchio.

<<Ok Ran, andiamo subito>>

Ma non era venuto per me?

Ma perfavore, che stupidaggine.

Non posso pensare a queste cose, devo finire l'antidoto.

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Così Ai strisciò i piedi fino alla scrivania, e con le lacrime che le solcavano il viso, si rimise al lavoro.

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Hey! Volevo solo avvertirvi che solitamente aggiorno ogni Sabato e inoltre vi sarei grata se esprimeste i vostri commenti su questa storia.
Comunque, da questo capitolo in poi, cercherò di far comparire anche i membri dell'organizzazione.
Detto questo, vi saluto!!

Un amore nascosto per troppo tempo(ConanXAi)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora