Capitolo 15

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POV. Conan
Mi misi subito ad inseguirla, e cominciai a chiamarla, ma era inutile, anche se ero sicuro che mi sentisse benissimo.
Non potevo perderla, quando mi ha detto quelle cose, ho provato una stranissima sensazione ...
Ma non ci pensai su più di troppo, ora avevo solo in mente l'immagine di Ai che correva.
Mi fermai in mezzo alla strada e mi guardai intorno.
L'avevo persa. Dannazione!! Non poteva essere davvero andata così lontana!
<<Conan!>> mi voltai di scatto, sperando con tutto me stesso che fosse lei, ma mi sbagliavo ...
<<E lei che ci fa qui?!>>

POV. Ai
Stavolta non rimase immobile come all'ospedale, dopo aver visto Ran in coma. Stavolta ero sicura che mi stesse seguendo, sentivo i suoi passi e la sua voce, dietro di me. Ma non potevo fermarmi, avevo già incasinato abbastanza le cose.
Avevo sbagliato, ne ero consapevole, a dirgli tutto, ma non ce la facevo più.
Mi sono tenuta dentro tutto quanto, e questo mi distruggeva. Neanche confidarmi ad Ayumi era servito a molto, invece, dirlo direttamente a lui, mi aveva liberata da un gran peso. Anche se ora probabilmente mi odiava, ma chi se ne importa! Tanto, non sarebbe cambiato molto, almeno ora sapeva come stavano le cose ...
Mi accorsi che non sentivo più la sua voce, e neanche i suoi passi, così mi voltai senza smettere di correre e non lo vidi.
Finalmente mi fermai in un vicolo, mi appoggiai un istante al muro, e lentamente mi accasciai a terra, in ginocchio.
Ero stremata, mi bruciava la gola, le gambe erano distrutte, facevo fatica a respirare e sentì qualcosa di caldo scivolarmi sulle guance.
Ultimamente non facevo altro che piangere. Era come se mi aiutasse farlo, era un po' come liberarsi di tutto. Ma non aiutava completamente, purtroppo. Magari fosse stato così facile ...
Non ne potevo più di tutta questa storia!
D'un tratto sentì un forte dolore al petto. Oddio ... erano loro. Ne ero sicura. La stessa sensazione che avevo provato quando Ran è stata colpita.
<<Sherry, Sherry, Sherry ... finalmente, ho scoperto dove ti sei nascosta per tutto questo tempo, e ora, sei qui, in ginocchio davanti a me. Forse ti lascerai uccidere molto più facilmente questa volta ...>>
<<G-Gin>> tutto quello che riuscì a balbettare.
<<Dimmi, non sei felice? Tra poco, metterò fine a tutte le tue sofferenze! >>
Non avevo ancora alzato lo sguardo, non ne avevo la forza. E non sarei riuscita nemmeno a scappare ...
Con uno sforzo immenso riuscì a chiedere <<C-come hai fatto a scoprire dove mi trovavo? E- e in che condizioni ero?>>
<<Non vedo perché dovrei dirtelo>>
<<Cosa t'importa. Tanto, tra poco non sarò più in vita ... è solo per capire>> ed era vero. Saperlo mi era praticamente inutile, non avrei potuto neanche riferirlo a Conan, ma stavo cercando di prendere tempo. A che scopo poi? Nessuno sarebbe arrivato. Anche se una parte di me sperava di vedere Conan spuntare dal nulla da un momento all'altro.
<<E va bene Sherry. Te lo concedo. Se proprio ci tieni. Anche perché non è stato semplice trovarVI>>
Rabbrividì <<'Vi'?>>
<<Già. Non fare la finta tonta. Sappiamo anche di quel detective liceale ... come si chiama?>> senza aspettare una risposta, andò avanti <<Ah sì! Shinichi Kudo. All'inizio l'obiettivo era scoprire se era ancora vivo e se vivesse davvero a casa di quell'altro detective e sua figlia, dato che giravano delle voci di questo tipo. Abbiamo mandato le nostre spie a controllare, io stesso sono venuto qui. E per caso, ti ho vista. Ti ho riconosciuta nonostante fossi solo una bambina; all'inizio non capivo come fosse possibile, ma poi, più tardi, abbiamo capito che la causa era quella pillola creata proprio da te. Abbiamo fatto due più due, e abbiamo scoperto che anche il detective liceale era nella stessa situazione>>
<<E così avete cercato di ucciderci senza considerare il fatto che la figlia del detective fosse presente?>>
<<Oh, no. Ne eravamo consapevoli, anche lei era un obiettivo. Pensavamo che sapesse tutto quanto, così come suo padre, che avremmo ucciso più tardi. Non dovrebbe sorprenderti tutto ciò, mia cara Sherry, sapevi benissimo che prima o poi questo giorno sarebbe arrivato. Non potevi sfuggirmi in eterno. E dopo di te ... >>
Mi prese per la gola e mi sollevò, in questo modo potevo guardarlo in faccia contro la mia volontà. Contemporaneamente mi puntò una pistola alla fronte
<< ... toccherà a Shinichi Kudo>> cercai di urlare, ma dalla mia gola uscì solamente un gemito strozzato
<<Non ti conviene urlare, a meno che tu non voglia sacrificare la vita di qualche povero innocente ...>> e spostò la pistola dalla mia fronte alla gola. Riuscì ad avvicinare il suo polso e gli diedi un morso con tutte le mie forze e mi lasciò cadere.
Sfortunatamente, misi male la caviglia e ora ero messa ancora peggio di prima. Cercai di alzarmi ma senza risultati, la caviglia faceva troppo male. Sentì il sapore ferroso del sangue in bocca, che per poco non mi fece vomitare. L'avevo morso davvero molto forte.
Di nuovo Gin mi puntò la pistola alla testa. <<Adesso basta Sherry>>
Stavolta non potevo davvero fare niente.
Avrei dovuto capirlo fin dall'inizio, per me non c'era futuro. Hanno ucciso mia sorella, i miei genitori sono morti, sono stata costretta a lavorare per 18 anni in un'organizzazione criminale e ho creato un veleno che doveva uccidere le persone, ma che alla fine, le rimpiccioliva e l'ho scoperto a mie spese restando bloccata nel corpo di una bambina. Non avrei comunque potuto vivere felice, avrei vissuto nel rimorso e nel dolore, senza nessuno accanto.
E poi, ora potevo smettere di mettere i bastoni fra le ruote tra Shinichi e Ran. La mia morte avrebbe sicuramente giovato a tutti.
La pistola di Gin era ancora sulla mia fronte e tra poco sarebbe partito un colpo.
<<Addio, Sherry.>>
E uno sparo eccheggiò nell'aria.

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Perdonatemi per questo capitolo ...

Un amore nascosto per troppo tempo(ConanXAi)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora