Capitolo 8

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POV'S CAMILLE
Ieri siamo andati a dormire alle 2:30, siamo rimasti tutti svegli a chiacchierare un pó delle nostre vite. Ho scoperto che Nicolas ha una sorella più piccola che si chiama Raffaella, invece Samanta e Erica sono cugine. Tutto sommato sono delle brave persone.

"Stamattina è il mio primo giorno di scuola e di certo non voglio arrivare in ritardo!"

GIORNO 2

In silenzio scesi dal letto ed aprii l'armadio, sfilando un paio di jeans stracciati e una maglia viola. Mi diressi verso il bagno quando una voce impastata nel sonno mi fermó all'improvviso:-Mh... Camille... dove scappi?- chiese Samuel

-Ahahaha torna a dormire scemo.- lo rimproverai

-D'accordo, ma svegliami quando è ora....- e se ne tornó a letto.

"Questo qui è tutto matto." Entrai in bagno e mi feci una doccia bollente per schiarire le idee. Il calore mi è sempre piaciuto, mi rigenera e sopratutto mi ricorda casa...

Dopo pochi minuti sentii le urla di Nicolas, così uscii di fretta dal bagno con addosso solo un asciugamano. Trovai Nicolas tutto bagnato nel suo letto mentre Samuel, Lucas, Erica e Samanta in piedi a ridere a crepapelle fino a che l'attenzione non si spostó su di me.
-Ehm... Camille vestiti per favore...- mi disse Lucas guardando il vuoto.
-Ma che cazzo é successo?! Nicolas che ti strilli di prima mattina?!- sbottai.
-Calma calma, gli abbiamo fatto uno scherzo e tu te lo sei perso!- mi rispose Erica.
-Bene, ora ti andresti a vestire? Non credo di poter resistere a lungo....- continuò Lucas
-Va bene ora vado, però sbrigatevi pure voi! Non voglio essere da sola già il primo giorno di scuola!- e me ne tornai in bagno per vestirmi.

Misi un filo di mascara e niente più, il trucco non fa per me. Quando uscì tutti erano già pronti e in riga.
-Attendiamo ordini signore!- esclamarono.
Erano così buffi che scoppiai in una fragorosa risata e loro mi seguirono a ruota. Grazie a questo momento di follia riuscì a togliermi l'ansia di dosso. Appena uscì fuori dalla camera, la situazione di tranquillità e di quiete di ieri era sparita: tanti ragazzi di diverse specie che si scambiano sorrisi e chiacchierano lungo i corridoi in attesa dell' ora X.
Appena videro noi demoni la situazione cambió: i loro sorrisi divennero smorfie.

-Che succede qui?- sussurrai all'orecchio di Samuel.
-Per la scuola siamo un pericolo e anche degli schifosi.- rispose senza distogliere lo sguardo dalla folla.
-E perché mai?-
-Perché quando siamo arrivati in questa scuola hanno cominciato a morire delle persone, e la colpa su chi poteva ricadere secondo te?-
-Su di noi...-

Presi un bel respiro e indicando un punto impreciso del corridoi urlai a squarciagola:
-Le morti improvvise non sono a causa nostra è chiaro?! Se c'è qualcuno che possiede qualche prova, si faccia avanti!-
-Da quando siete arrivati voi sono iniziate queste morti, non vorrei dire ma fatti un pó due conti demonietta!- rispose una voce nella folla
-Mike, se vuoi che ti spacchi il culo un'altra volta, fatti avanti!- lo avevo riconosciuto, non poteva nascondersi da me.
-Spaccarmi il culo? Se non sbaglio ieri sono stato io a fartelo- rispose.
Tutti i ragazzi intorno a noi iniziarono a ridere, mentre altri dicevano: -È vero allora che i demoni sono violenti! Sparite! Andate via!-

Mi voltai e li fulminai con lo sguardo:
-Non dovete avere paura di loro 5, il vero "mostro" qua in mezzo sono io!-
Detto questo la folla iniziò a bisbigliare fra di loro e noi intanto ce ne andammo.

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-Che coraggio Camille- mi disse Nicolas appena fuori dal dormitorio.
-Non serve il coraggio per queste cose, voi siete innocenti ed io ho detto la verità!- ero abbastanza incazzata per questa situazione.
-Ragazzi ma che ore sono ora?- chiese Samanta.

DRIIIIIN!DRIIIIN!DRIIIIN!

-Cazzo! Credo sia arrivato il momento di correre!- Strilló Lucas.
Come se fossimo inseguiti dalle anime dei morti, iniziammo a correre per raggiungere la palestra. A quanto pare alla prima ora avevamo educazione fisica con il Prof. Giron e Cronus.

Arrivati nella palestra, andammo ognuno nei propri spogliatoi. Avevano un odore forte di profumo, stavo morendo asfissiata mentre le altre ragazze si cambiavano parlando del loro ragazzo o di quanto erano belle quel giorno. Io mi misi in fretta e furia un paio di pantaloncini e una maglietta abbastanza larga, le altre invece tutte in top sportivo e pantaloncini a mezza coscia.

Uscimmo e ci mischiammo con i ragazzi: alcuni guardavano le troiette come se volessero mangiarsele, poi guardavano me e ridevano.
-Non farci caso Camille, si sa che sono tutti dei coglioni che non avranno mai una ragazza in vita loro. Solo se pagheranno una troia potranno perdere la verginità.- mi disse Lucas.
- Lucas Forregan, baci tua madre con quella bocca? Ahahaha! Comunque perché abbiamo due professori per la stessa materia?- chiesi io curiosa.
-Adesso lo scoprirai- rispose lui sbiancando.

In lontananza due uomini si avvicinarono: uno richiamò a se l'attenzione delle creature magice mentre l'atro chiamo a raccolta i"cattivi".
-Miei cari, fate un pó di riscaldamento.- disse il Prof.
Giron in tutta calma, sembrava un hippie con quei lunghi capelli biondi.

Il Prof. Cronus guardò il suo collega con disprezzo e disse di sfuggita: "Ma guarda con chi cazzo mi tocca lavorare..."
Poi si giró verso di noi e si schiarí la gola:
-Ehm... Che cazzo avete da guardare razza di figli di papà?! Ascoltatemi bene! Fate 10 giri di campo e poi 20 flessioni e 20 addominali! Se vedo qualcuno che non lavora lo massacro di calci nel culo! Ora andate!-

Ma che cazzo di Prof mi hanno dato?!?!

Sopra Samanta
Ciaoooo! Perdonatemi ma questo capitolo mi è scivolato di mano ed è più lungo degli altri

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