Capitolo 29

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POV'S GREGORY
"Che potevo fare per farla tornare da me? Niente in qusta forma..."
Tornai uomo e la guardai negli occhi. Il suo sguardo era assente e questo mi faceva infuriare.
-Sai Camille, ti ricordi quando ci siamo incontrati? Tu come sempre eri stupenda. Quando ti ho visto ho subito pensato "Wow, la Dea Luna mi hai scelto una compagna a dir poco perfetta"- dissi mentre mi avvicinai a lei- Poi, la prima volta che mi baciasti... Mi lasciasti senza parole sai? Le tue labbra così soffici e calde... Non scorderò mai il tuo sapore.-

POV'S CAMILLE
"Tutte quelle cose dolci che mi dice.. tutto l'amore che mi da.. lo amo... Dio quanto lo amo..."
- Vedi Camille, non posso scordare questi momenti. Per quanto siano piccoli e forse inutili, io li ricorderò a vita. Ti prego cucciola, torna da me. Rivoglio il sapore delle tue labbra sulle mie. Rivoglio i nostri corpi uniti in un morbido letto. Rivoglio te!- a quelle parole il mio cuore pianse. Pianse di gioia, di tristezza... poco dopo mi accorsi di stare piangendo.
-Camille, Ti amo- eccolo, il colpo di grazia. Chiusi gli occhi e presi un bel respiro. Il mio cuore ora era più tranquillo, meno pesante. Non mi importava più della mia vendetta. "Mio padre non c'è più, è vero, ma io lo avrò sempre nel mio cuore."

Lasciai cadere le pistole e mi avvicinai a Gregory.
-Noooo!- urlò Maxus in lontananza- Sei mia! Ricordati di questi bastardi! Hanno cacciato tuo padre!-
-Zitto tu!- disse mia madre e lo colpì alla schiena.
-Maledetta!- gridò.

5 secondi..... mia madre con la falce nel cuore.... 5 secondi... cadde a terra sanguinante.... 5 fottutissimi secondi.... e di mia madre neanche l'ombra...
-Mamma... ma...mamma....- caddi a terra per lo shock. "Mia madre... Non c'era più... Mi trascinai fino al suo corpo inerme."
-Ma...mamma.... Ehi... alzati dai... ti prego... Non.... Non lasciarmi anche tu...- le lacrime le bagnarono il viso.
-Hahaha! Così impari! Nessuno può uccidermi!- esclamó Maxus.
-Mamma... dimmi che stai scherzando... mamma... avanti... ti prego... sgridami ancora perché ho fatto di nuovo male a qualcuno... sii felice che ho degli amici...pensa, ho anche un ragazzo....mamma... ti voglio bene... Torna da me.... MAMMA!- gridai con tutte le mie forze.

Le fiamme che mi avvolgevano formarono un tornado di luce rossa che si propagó verso il cielo. Mi alzai da terra e guardai Maxus dritto negli occhi.
-Con i miei occhi di sangue leggo le tue paure... temi la tua morte Maxus.... ed io sarò l'artefice della tua fine...- alzai verso il cielo le mie lame e gridai- Con gli occhi di sangue io ti leggo dentro! Tu che hai ucciso le persone a me care! Brucia per mano delle mie fiamme eterne!-

Puntai le miei lame contro di lui e subito venne investito dal mio odio. Urlava, cercava di spegnere le fiamme. Mentre io rimasi immobile ad osservarlo morire.
-Non finisce qui!- provò a mettermi le mani addosso, ma Gregory glielo impedì. Gli saltò alla schiena e con un forte morso gli staccò la testa.
Andai dal corpo di mia madre e le accarezzai i morbidi capelli.
-Mamma, raggiungi papà. Non preoccuparti per me, sono al sicuro.-
Le baciai la fronte e il suo corpo si illuminó. Piccole lucciole uscirono da quella luce e raggiunsero il cielo.
Una lacrima scese sulla mia guancia, "mi mancherai mamma."

-Ehi Gregory- dissi guardandolo piangendo.- Adesso vorrei un tuo abbraccio....-
-Camille! Cucciola! Amore della mia vita!- esclamò tornando umano e stringendomi in un caldo abbraccio.
-Oh... Che calore...-
-Camille, puoi sfogarti con me.- mi disse accarezzandomi la testa.
Non resistetti e piansi, piansi così tanto che mi faceva male la testa. Strillai.

-Ciao Camille!- dissero in coro Cristian, Lucas, Jake,Jason,Samuel, Nicolas, Erica e Samanta.
Alzai la testa dal petto di Gregory e sorrisi a tutti.
-Ciao ragazzi... torniamo a casa?- chiesi asciugandomi le lacrime.

TORNARONO TUTTI A SCUOLA, TUTTI TRANNE ME... AVEVO BISOGNO DI TEMPO PER RIFLETTERE. TEMPO PER DIMENTICARE L'INDIMENTICABILE.

2 anni dopo
Dopo molo tempo ritornai a scuola. Mi ero tagliata di poco i capelli. Ero una persona diversa. La mia anima era libera dal peso delle mie colpe.
"Non vedo l'ora che Gregory mi veda." Entrai nel dormitorio e salutai con un grande sorriso la mia bidella preferita. Raggiunsi prima la mia stanza, tirai un calcio alla  porta.
-Ehi matti! Guardate chi è tornata!!- urlai
-C...Camille?! Camille!!!!- strillarono tutti e mi vennero incontro.
-Si si ciao a tutti. Però ora vado a cercare il mio Alpha!- e scappai fuori lasciandoli a bocca aperta.
Per i corridoi incontrai Jason, Cristian e Jake.
-Camille! Ben tornata!- mi salutarlo insieme
-Ehi lupetti! Dov'è il mio Alpha?-
-Nel bosco, corri.-

Non me lo feci ripetere ancora, lasciai tutto e mi diressi verso il bosco. Il vento mi passava fra i capelli e l'odore di resina si diffuse in tutta l'area. Mi inoltrai nella fitta boscaglia e mi diressi verso la casa della nonna di Gregory. Lui era lì, sul tetto, che guardava lontano.
-Ehi bellissimo Alpha.- esclamai guardandolo dolcemente.
Si girò d'improvviso e i suoi occhi si spalancarono. Scese e mi corse incontro.
-Camille! Camille! Amore! Quanto tempo mi hai fatto aspettare!-
-Scusami, peró adesso mi sento meglio. Ho abbracciato la perdita di mia madre e grazie a questo mi sento rinata.- lo guardai intensamente e poi lo baciai d'impeto. Un bacio passionale e violento, lo stavo divorando e lui non opponeva resistenza.
-Ok ora basta. Vieni qui! Devo recuperare il tempo perso.- mi prese in braccio e andò verso la casetta. Spalancó  con un calcio le porte che ci ostacolavano e mi buttò sul letto.
-Il mio Alpha- sussurrai
-La mia cucciola-

Mi saltò addosso e mi strappò la maglietta. Mi tolse il reggiseno ed iniziò a leccarmi i seni. Ogni suo tocco mi provocava scosse di eccitazione. Mi lasciò un scia di suchiotti lungo il collo e pian piano scese con le dita verso i miei jeans e me li sfilò subito. Iniziò a toccarmi piú intensamente e infilò due dita.
-Oh Dio Gregory!- urlai di piacere. Il suo tocco mi era mancato. Gli tirai via la maglia e gli toccai il petto nudo. Il suo sguardo si poggió sulle mie labbra e mi bació.
Si tolse di fretta i pantaloni e prese un preservativo dal cassetto del comodino.
-Gregory, vorrei un tuo.... figlio....- dissi a bassa voce avendo paura che rifiutasse.
-O Camille! Si!- mi bació piú forte ed entrò dentro di me.
Urlai di piacere ad ogni sua spinta. Venni dopo neanche pochi secondi e così anche lui.....

Ci sdraiammo l'uno accanto all'altra stremati.
-Gregory- mi spostai una ciocca di capelli dal collo- vorrei essere per sempre tua. Marchiami...-
Mi guardò stupito, poi mi saltò addosso e mi leccó il collo. Affondò i suoi denti, facendomi sobbalzare. "Faceva male, ma niente era più bello di questa sensazione. Io ero sua e lui era mio!"

Scuola Per "Diversi"  [REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora