Illegal ||H.S||

Capitolo 2

"Baby i don't want to feel alone"

- 18 -One direction

Diana's pov

Le buste cadono a terra,i miei polsi vengono stretti con forza,la mia bocca è tappata da una grande mano. Sto soffocando. " Lasciatemi andare!" Mugugno esasperata.

"Non credo proprio ,ragazzina" Riesco a vedere la figura di un uomo, è abbastanza alto, capelli biondi,pieno di piercing e tatuaggi. L'uomo invece che mi sta trattenendo mi solleva e mi portano verso un'automobile nera con i finestrini oscurati.

Mille domande mi si formano in testa : 'Per quale assurdo motivo mi stanno portando in macchina? Perchè proprio io? Mi stanno rapendo? Quando posso tornare a casa?'

Mi gettano dentro l'auto come se fossi un sacco del pattume "Ma fate più piano? L'usta ve la siete messi nel culo?" Salgono nei sedili davanti e bloccano le portiere impedendomi di fuggire. Mi hanno legato i polsi ma per fortuna le gambe sono rimaste libere.

'Principianti' Penso tra me e me. Insomma, quale malato di mente rapisce una ragazza alle sette di sera per poi buttarla in una macchina senza nemmeno farmi del male?

Il mio stomaco brontola dalla fame,non ce la faccio più. Vorrei davvero delle spiegazioni

"Sentite,adesso mi spiegate perchè mi avete rapita" L'uomo alla guida,quello che mi aveva presa, si gira verso di me e solo ora noto le cicatrici sul suo viso ormai invecchiato,poi continua a concentrarsi sulla guida.

Il biondo prende fiato e si decide a parlarmi "Mettiamo in chiaro le cose : tu non rivedrai mai più casa tua o il tuo lavoro. Sono giorni che ti osserviamo Diana e abbiamo già chiamato il tuo capo per farti licenziare. Se te lo stessi chiedendo,abbiamo finto di essere i tuoi fratelli e abbiamo finto che nostra madre si è ammalata e che ci siamo dovuti trasferire. Ora ti porteremo a casa,preparerai la borsa e ti porteremo in un posto."

"E se mi rifiutassi? Perché proprio io? Non ho mai fatto niente di male..."

"Lo scoprirai Diana,un po' di pazienza" Sbuffo anche se sembrava quasi che fossero dispiaciuti di avermi rapita, e se ci fosse qualcuno che li controllasse?

Riconosco subito casa mia,infatti fermano la macchina e mi obbligano a scendere. Mi fionde in casa e mangio le mie merendine "Bada che hai solo un'ora e poi andiamo" Annuisco e vado in camera mia,prendo la mia valigia blu e apro l'armadio per metterci dentro tutto quello che mi serve.

Metto dentro tutti i miei pantaloni e i maglioni pesanti, tutti i miei reggiseni e le mutande,qualche canottiera e infine un paio di scarpe in più. Mi dirigo verso il bagno e mi ci chiudo a chiave,non sto con la porta aperta mentre ho due maniaci nel salotto. Mi faccio una doccia veloce per poi mettermi dei vestiti caldi e puliti. Mi asciugo in tempo record i capelli, poi metto nel beauty-case la spazzola seguita dallo spazzolino e dal dentifricio.

Finisco di preparare la valigia mettendoci dentro i libri nuovi e il mio diario perché senza quelli non vado da nessuna parte. Prendo un foglio e una busta,per scrivere alla mia vicina di casa

"Cara signora Brown,grazie per avermi ospitato in questi due anni e per essere stata gentile con me anche quando le rispondevo male. Non mi ha mai fatto mancare niente,anzi,mi ha sempre dato tutto ciò di cui avevo bisogno. È stata la mia unica amica qua a Londra e per questo gliene sono infinitamente grata. Spero che sia felice per tutto il resto della sua vita e che conservi tutta la sua bontà. Mia madre è stata male,mi sono dovuta trasferire da lei perciò non mi rivedrà mai più qui. Le lascio l'ultima rata dell'affitto in questa busta. Grazie ancora

Diana"

Non so quanto sia seria questa dannatissima faccenda,so solo che per la prima volta in due anni provo paura. Metto i soldi nella busta e mi avvio verso il salotto guardando l'ultima volta quella stanza. La stanza in cui ho lavorato,in cui ho pianto,in cui ho passato i due anni più monotoni della mia vita.