Capitolo 10

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Scusate,scusatemi per il ritardo. Lo so che non scrivo i capitoli ogni settimana e che a volte vi faccio aspettare dei mesi,ma ultimamente non ho trovato il tempo, la voglia e la concentrazione per scrivere questo capitolo.

Scusate ancora e ora vi lascio al capitolo 10

Buona lettura

Canzone per il capitolo :

"Ma quando piangi in silenzio,scopri davvero chi sei"

-Marco Mengoni, esseri umani

Diana's pov.

"Sì Diana.Tu mi fai incazzare e non poco. Sei una stronza bastarda,mi manipoli, mi esasperi,mi tieni testa,mi rispondi male. Ma mi fai venir voglia di proteggerti, proteggerti da tutto questo schifo,mi fai venir voglia di nasconderti perché sei troppo bella e la gente ti guarda. E non ho mai odiato nessuno così tanto perché non ho mai provato niente di tutto ciò con qualcuno"

Sono congelata sul posto. Non ho la forza per dire nulla. I suoi occhi verdi mi scrutano,aspettando una risposta. Le sue labbra perfettamente rosee e carnose sono piegate in una linea dura. I suoi capelli sono talmente scompigliati da non avere una direzione.

Credo che la mia espressione assomigli a quella di un pesce morto. Lo so perché ho aperto e chiuso la bocca senza aver proferito parola

L'unica cosa che posso e che voglio fare è scappare. Forse dovrei farlo.

Mi giro,cammino così velocemente che i campioni di marcia sarebbero fieri di me. Vado verso la porta ma il mio polso viene bloccato da una grande mano. Il metallo freddo dei suoi numerosi anelli mi gela la pelle.

"Non azzardarti ad uscire da quella dannata porta" tuba con voce roca.

"Io faccio quello che voglio,Harry. Ficcatelo in quella testa"  la presa sul mio polso ormai rosso si allenta e io ne approfitto per aprire la porta e andarmene.

Finalmente esco da quella stanza e inizio a camminare veloce per i corridoi. 

"Non dovresti girare per i corridoi a quest'ora. Non sai che pervertiti ci possono essere in giro" dice una voce familiare dietro di me.

Non lui,non ora,non Jeremy.

"Faccio quello che mi pare" mi difendo "Beh, quell'uomo potrebbe venire a cercarti da un momento all'altro e temo che questa volta non ci sarà Harry a salvarti"

"Come fai a saperlo? " è successo solo un quarto d'ora fa,è impossibile che la notizia si sia già sparsa. Anche perché credo che in questo posto le violenze siano ormai una moda.

"Quel coglione è arrivato nella mia stanza pieno di sangue,era ubriaco e mormorava ogni secondo che Harry era un dannato stronzo e tu una lurida puttana. Ovviamente io non lo penso" spiega.

" È il tuo compagno di stanza?" Chiedo allibita
"Sì lo è "

"Bene,grazie per il tuo fantastico racconto ma ho voglia di andare in palestra e a prendere a pugni qualcosa. Quindi se vuoi scusarmi..."

"Vengo con te,anche io ho una voglia matta di prendere a pugni un sacco" sorride
"Se non la smetti di seguirmi prendo a pugni te" dico seria.

"Dai rossa,non c'è nemmeno Harry,puoi abbassare la guardia"
"Non parlarmi di Harry" digrigno i denti

"Ti ha salvata o sbaglio?" Chiede con ironia. Ma lui non era lì prima di tutto questo,lui non c'era nemmeno il dopo.

"Non sai niente di quello che è successo,quindi fammi il favore di andartene a infastidire qualcun altro"

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