Però sento qualcuno afferrarmi un braccio. Sbarro gli occhi, sperando non sia un ragazzo. Mi volto e vedo che è Kate. Sbuffo pesantemente, aspettandomi una ramanzina.
"Perché te ne stai andando? Non ti stai divertendo?" Mi domanda subito, cercando di capire che cosa mi sia preso. Lei sa perché me ne voglio andare, ma forse non lo capisce fino in fondo. "Non tanto Kate e poi sono stanca, preferisco andare all'alloggio..." rispondo, accennando ad un piccolo sorriso. "Ok, mi dispiace di com'è andata la serata, volevo solo che uscissi e ti divertissi e magari trovassi qualcuno...". A quelle parole mi mordo il labbro inferiore, facendo poi spallucce."Fa niente Kate, tranquilla...". Mi dispiace averla delusa un po', ma non posso di certo obbligarmi a sorridere e fare finta di divertirmi, non sono e non sarò mai così. Mi guarda ancora dispiaciuta, per poi salutarmi con un movimento della mano. La saluto a mia volta, però all'improvviso sento tirarmi tra la folla. Kate cerca di non farmi cadere, ma con scarsi risultati. Non so come arrivo fino al bancone e cado sopra ad un ragazzo. Arrossisco di botto, maledicendomi mentalmente. Mi rialzo in fretta e gli chiedo scusa. Appena lo guardo vedo che è Alex. Mi rabbuio subito, ovviamente su di lui dovevo cadere.
"Scusa, mi hanno spinta" dico con fare freddo, passandomi una mano tra i capelli e borbottando qualcosa. "Sta un po' attenta la prossima volta" mi dice incrociando le braccia al petto. Inarco un sopracciglio, cercando di non rispondergli troppo male. "Ehi, ti ho chiesto scusa! Mi hanno spinta, non l'ho fatto apposta!" Grido abbastanza arrabbiata, sperando che nessuno mi abbai sentita. Odio fare quelle figuracce in pubblico, ma non posso essere una che non sa nemmeno difendersi un po'. "Sì, certo". Ghigna e mi prende il mento fra le mani. Poi avvicina la bocca alla mia, mentre tutti ci guardano.
"Di solito le ragazze non hanno bisogno di una scusa per venirmi addosso, sopratutto se vestite in questo modo". Sorride malizioso, guardandomi il corpo e leccandosi le labbra. Mi tolgo dalla sua presa. "Non è una scusa, ma la verità e i vestiti me li ha prestati una mia amica, non sono neanche miei. Poi non hai il diritto di dire queste cose visto che non mi conosci" alzo un po' la voce, facendomi rispettare, "comunque se quello che hai detto è vero, povere le altre ragazze" concludo con un sorriso soddisfatto, guardandolo negli occhi. Mi osserva sorpreso, scuotendo poi la testa.
"Però il mio drink sulla tua maglietta ti sta benissimo" afferma, mentre sbarro le palpebre.Mi guardo la maglietta ormai trasparente e arrossisco; non me ne ero accorta. "Stupido" sibilo inviperita, cercando di rimanere calma. "Ehi, ehi calma bambola, sei tu che mi sei venuta addosso". Continua a rigirare il coltello nella piega, oltre che a essere stronzo è pure stupido. "Ti ho detto che mi hanno spinta, non ti sono venuta addosso e non chiamarmi così!" Urlo, stringendo i denti mentre lui ride. Quanto volevo colpirlo e fargli male. "Allora come? Bambola? Cucciola? Tesoro? Decidi tu" afferma, ghignando divertito. "Nessuno di questi" replico, guardandolo male. Nel mentre Kate e Marco si avvicinano.
Quest'ultimo si mette al fianco di Alex e gli mette una mano sulla spalla, poi dice: "Ehi, dai Alex basta, lei non è come le altre". Lo ringrazio con lo sguardo, aspettando che Alex dicesse qualcosa. "Se me lo dici tu forse posso anche crederci, le ragazze sono tutte uguali, ciao Kate" replica poi, alzando gli occhi al cielo. "Ciao Alex" afferma Kate guardandolo abbastanza male per come mi aveva trattata.
"Beh, lei no, e comunque trattala bene, è la migliore amica della mia ragazza, sono come sorelle!" Quasi lo minaccia, anche se dopo gli sorride amichevolmente. "Da quando hai una migliore amica?" Domanda Alex a Kate, quasi stupito."Da quando sono nata praticamente stupido!" Risponde scuotendo la testa e sorridendo. "Ah ok" sussurra. Dopo poco sorride e si rivolge a Lexie: "Beh scusa, siamo partiti col piede sbagliato, io sono Alex e quello è Luca". Sorrido fintamente, cercando di mostrarmi meno arrabbiata possibile, cosa un po' difficile. Dopo poco si avvicina Luca e ci saluta squadrandomi. "Questo è il mio bar, devi stare molto attenta quando vieni qui" ghigna fiero, "si fanno lotte e altro, è un night club, roba seria! Allora, tutto apposto? Ricominciamo?" Domanda, sperando che gli dia una risposta positiva, ma si sbaglia di grosso.
Prendo un drink e glielo verso in testa. "La prossima volta pensa prima stronzo, e fanculo!". Non mi sarei mai fatta mettere i piedi in testa. Sorrido soddisfatta, mentre l'intero locale rimane a bocca aperta. Senza aspettare altro mi incammino fuori dal locale, tornando all'alloggio del campus. Così fanno anche Marco e Kate, che mi segue. "Scusa ancora per la serata, ma che ti è preso?" mi domanda, una volta entrate nella stanza. Ci sediamo sul letto, mentre sbuffavo e stropicciavo gli occhi. "Niente tranquilla, sono stanca. Dormiamo che domani è un altro giorno" dico, per poi andare in bagno e farmi una doccia veloce. Mi metto poi il pigiama, aspettando che anche Kate venisse a letto. Poi spegniamo le luci, addormentandoci.
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A Disastrous love (COMPLETA)
Romance(Completa) Lexie è una diciottenne, da sempre brava ragazza, che frequenta l'ultimo anno di superiori. È cresciuta con la sua migliore amica Kate che da sempre considera una sorella. La giovane non ha molta stima di se stessa, ma per fortuna c'è l'...