Richiesta d'aiuto respinta - Cap. 2

191 9 0
                                    

Laura alzò gli occhi per capire da dove provenisse quella voce. Vide una ragazza dai capelli neri, occhi scuri e una pelle chiara, quasi pallida.

E' bellissima, pensò.

Poi si rese conte che non aveva dato ancora una risposta alla domanda posta dalla ragazza, quindi tirò su la testa e disse: -Oh. Ciao. Ehm... niente è solo che ho dei piccoli problemi con quest- ma... tu chi sei?-

-Carmilla- le rispose in tono calmo e sicuro.

-Oh, ciao Carmilla. Io sono Laura, Laura Hollis-

Che nome assurdo, non aveva mai sentito una "Carmilla" prima.

Carmilla si sedette di fronte a Laura e disse: -Quindi... cos'è che non capisci esattamente?- chiese inarcando un sopracciglio.

-Oh beh, praticamente... ehm... tutto- rispose Laura affranta riponendo ancora una volta il suo capo sui libri.

Carmilla si fece sfuggire una risata, quando però notò che Laura alzò il capo con uno sguardo scocciato smise subito di ridere.

-Quella faccia confusa che fai quando ti arrabbi è esilerante, dolcezza- rispose Carmilla con un mezzo sorriso.

-Se ti sei seduta qui per dar fastidio, sentiti libera di andartene-

Carmilla inarcò un sopracciglio e cercò di nascondere il sorriso che le si stava creando in quel momento sul suo viso.

Guardò Laura negli occhi, quando si accorse che Laura iniziò a fare lo stesso con un'espressione confusa rivolse lo sguardo verso i libri posti in disordine sul tavolo.

-Beh, potrei aiutarti-

Laura la guardò perplessa. –Hai iniziato a prendermi in giro dopo neanche venti secondi che mi hai conosciuta. Perché mai dovrei accettare il tuo aiuto?- disse Laura guardando negli occhi Carmilla e muovendo in modo confusionario le braccia.

-Perché è probabile che tu venga bocciata se continui in questo modo- Carmilla aspettò una risposta da Laura, ma tutto ciò che ebbe era un'espressione confusa e allo stesso tempo infastidita.

Decise così di prendere la sua borsa, la sua giacca di pelle e di alzarsi dalla sedia.

Uscì dalla biblioteca un po' infastidita. Tutti si lamentano dicendo che bisognerebbe essere più solidari verso l'un l'altro e non appena qualcuno cerca di fare qualcosa per qualcuno, questi non accettano?

Si, d'accordo forse si era presa un po' gioco di lei, ma, fa parte del suo carattere.

Carmilla sbuffò pensando che tutti questi complessi verso una ragazza appena conosciuta erano inutili.

-

Stupida, sei un'idiota Laura. Pensò tra se e se. Qualcuno, finalmente, cerca di aiutarti e tu cosa fai? Rimani impalata senza dir parola? .

Beh, ma si è presa gioco di me dopo pochi secondi avermi conosciuta! Pensò aggrottando la fronte.
D'accordo, queste erano giustificazioni idiote che si stava dando a se stessa per trovare una motivazione valida per cui non avesse accettato.

-Hey, tutto bene Laura?- sentì chiedere da una voce famigliare. Girò lo sguardo e vide LaFontaine di fronte a lei.

-Oh sì, tranquilla Laf- rispose in tono malinconico.

-Sicura? Perché non ti sei neanche accorta che fossi di fronte a te per ben due minuti-

-Ero solo immersa nei miei pensieri, nulla di ché. Ora, andiamo a dormire che, dopo aver passato ore e ore a studiare senza averci capito niente sono stanchissima- disse Laura sbadigliando.

-Oh, giusto... la stanza, ecco... E' sorto un piccolo problema...- rispose Laf, facendo toccare più volte più volte l'indice delle mani.

-Laf... cosa avete fatto?-

-Oh... ehm... potrei aver fatto un esperimento con lo zolfo e del salnitro e aver... ecco... creato una leggera esplosione?-

-LAF, TI HO DETTO MILLE DI NON USARE LA NOSTRA STANZA COME LABORATORIO- urlò Laura. Il tono della sua voce era così alto che attirò l'attenzione di quei pochi rimasti in biblioteca.

-Scusa... ecco, il punto è che dovrai trovarti un'altra stanza finché non sistemeremo tutto...-

Laura sospirò lasciando cadere le braccia.
Questo significava andare dalla direttrice dell'università e chiederle di trovarle una nuova stanza... il ché significava che poteva capitargli chiunque... letteralmente... Laf poteva avere idee strane sulla scienza e continuare a fare esperimenti assurdi che talvolta creavano seri problemi nella loro stanza ma... era una buona amica...

Beh, questa notte l'avrebbe passata da Danny, domani vedrà di fare domanda. Ora è troppo stanca per fare qualunque cosa.

essBV

Problemi di letteratura - Carmilla fanfic Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora