MAYBE

Capitolo 4_confessioni

Ho trascorso la mattinata in compagnia di Jake ed Alice e devo dire che sono stata proprio bene. Alice nonostante sia molto bella e popolare non si è lasciata influenzare e non se la crede come persone meno popolari di lei: è gentile, simpaticissima e tutto sembra dare l'idea di una possibile amicizia. Jake è...Jake. Ho scoperto che lui ha 17 anni e frequenta il J. Robinson high school, il liceo più prestigioso di Seattle e difatti sembrano essere molto benestanti i Matthews...
" mi sta chiamando papà, vado a rispondere. Alice, controlla tu Emma." Dice ad un certo punto Jake.
Esce dalla stanza e sento cose tipo " si, sta bene." "Si è svegliata" e così capisco che parlano di me.
"Emms, tu...hai delle amiche?" Mi chiede Alice mentre mi fa una treccia.
"Beh, se tu pensi che delle amiche siano delle ragazze che ti schiaffeggiano pretendendo rispetto allora sì, ne ho molte." Dico con una voce tremante.
"Ma non preoccuparti, io...sono abituata a stare sola, lo sono sempre stata."
"Emma, nessuno merita di stare solo, ognuno ha il suo angolo della felicità..."
"E quale sarebbe il mio?"
"Che so...magari, insieme a me? Stai molto simpatica sia a me che a mio fratello e poi ti ci vedo a frequentare ragazze come Shaila e Megan. Sembri la classica tipa che andrebbe d'accordo con chiunque se solo le venisse data la possibilità."
Sorrido al pensiero di vedere Alice Matthews chiedermi di diventare sua amica. Però poi capisco che non sarebbe tutto così facile.
"Sarebbe bello, ma che dico...bellissimo instaurare un rapporto con te ma non penso che da "vittima dei bulli della scuola" posso arrivare ad "amica di Alice Matthews""
"E perché no?" Sento la voce di Jake e capisco che ci stava ascoltando.
"Perché...non me lo permetteranno mai! Harry Johns in primis. Il suo gruppo mi sta torturando da quando ho messo piede alla S.H.S.! Sì, ero una sfigata pure prima ma qui si è raggiunto il limite! Io...io...mi vogliono distruggere sia psicologicamente che fisicamente ed ad oggi mi sento così." Dico con le lacrime che sgorgano e gli occhi sono puntati su di me.
"È per questo che tu volevi suicidarti?" Domanda Jake.
Annuisco.
"Non ce la facevo più, per me vivere era una tortura che non merito."
"Non dire così..."dice Alice con gli occhi lucidi.
"Devi reagire Emms. Chiudendoti in te stessa peggiorerai solo le cose: i tuoi non lo sanno, giusto? Beh, è arrivato il momento che dici loro tutto. Non possono soffrire anche loro senza sapere. Meritano di capire che sta succedendo a loro figlia e come aiutarla... Harry Johns e la sua gang hanno già ricevuto molti richiami, ma quello che fanno a te potrà costargli anche l'espulsione e l'allontanamento dal liceo. Potrai stare al sicuro. Però reagisci Emma."
Mi dice Jake che involontariamente ha preso la mia faccia tra le sue mani in modo dolce.
Sono rimasta senza parole. Ha ragione. Su tutto.
"Quando glielo dirò?"
"Tra venti minuti... stanno arrivando."
"Ah,ok..."
Mi alzo e mi vado a dare una lavata alla faccia. La treccia si scioglie lentamente e le ciocche mi ricadono sulla schiena. Mi giro ed Alice mi abbraccia.
"Andrà tutto bene, vedrai."
"Speriamo."
Mi dirigo verso il lettino e Jake si alza dalla sedia. Si avvicina e mi abbraccia anche lui.
"Perché tremi?" Domanda.
"Perché ho paura..."
"Non preoccuparti ci sto io con te e anche Alice. I tuoi ti aiuteranno stanne certa."
Può sembrare strano, ma la paura che avevo fino a poco fa, si è dissolta e al suo posto arriva il conforto, che mi ha dato questo ragazzo dagli occhi verdi.