Arrivo in perfetto orario al part time, lavoro in un ristorante lontano dalla scuola, in modo che non avessi mai incontrato i miei compagni, ma non solo per questo... la paga è buona e gli orari sono accettabili e quindi ho accettato. In pratica vengo pagata 10 dollari l'ora, per un totale di 50 dollari ogni giorno. Credo che se non fosse stata per la generosità della signora Patil che mi ha assunta, ora la mia famiglia si ritroverebbe ancora con i debiti dell' affitto, e gli armadi con vestiti di seconda mano comprati nel mercatino dell'usato. Invece ora i debiti sono stati pagati e riusciamo a pagare l'affitto ogni mese, finalmente possiamo prendere vestiti di prima mano e possiamo permetterci una vita normale, non auguro a nessuno di vivere come ho vissuto io dai miei 12 ai 15 anni, per qualche tempo avevamo ristretto i pasti a pranzo e cena visto che la mamma a forza di lavorare per tutta la famiglia ha avuto dei mancamenti e quindi è dovuta stare a letto per circa una settimana, ed è stata una settimana veramente sofferta.
Raggiungo il ristorante multi etnico dove lavoro, un edificio cubico isolato dagli altri edifici, localizzato in una strada che da al lungomare di Seattle. Ha due piani e ha ai lati la parete fatta di mattoni rosse mentre nelle pareti frontale e quella che da sul mare è completamente in vetro e dall'esterno è possibile vedere perfettamente i tavoli di forma rettangolare messi in fila con decorazioni asiatiche e con lampade di carta appese al soffitto che danno un' illuminazione chiara ma al tempo stesso dà un'aria romantica e misteriosa. Si nota il disco girevole con sushi al centro di entrambe le sale e i chioschi da dove partono pietanze di ogni etnia diversa. Io mi occupo del secondo piano nel chiosco della cucina messicana.
Appena entro mi metto i pattini ed incomincio il turno... Questo ristorante è veramente grande e molto moderno, infatti è proprio per questo che è uno dei più popolari della città di Seattle ed è frequentato da moltissimi giovani e adulti. All'interno c'è una musica chiara e rilassante, alternata da musica suonata al piano e da quella pop. Noi camerieri dobbiamo sempre cercare di avere un atteggiamento frizzante e accogliente, in modo da far sentire subito il cliente a proprio agio...la signora Patil ce lo dice ogni fine serata, è come uno slogan, lei le considera le tre A: Accogliere, Ascoltare, Agire. Lei è una signora molto saggia, ha circa quarant'anni e ha origini indiane ma da qualche tempo vive negli Stati Uniti dove ha aperto questo locale che va una meraviglia. Le piace molto leggere e recitare frasi o citazioni di alcuni filosofi e scrittori. È alta e magra, ha i capelli neri e ondulati che arrivano fino ai gomiti ma che lei raccoglie in una mezza coda mentre i suoi occhi sono neri, neri come la pece e profondi. È una donna molto bella a mio parere nonostante certe sue stravaganze. Ha divorziato da suo marito perché lo considerava "tirchio" e "nullafacente" e che "non si sa mantenere da solo, è un fallito". Le parole della signorina Patil rimbombano nella mia mente nel pensare al ricordo di quando io osai chiederle di suo marito. E in effetti, non ha tutti i torti... Ormai è da più di un anno che sono abituata a vedere il signor Caleb, un uomo americano della stessa età di Patil con tratti più bambineschi e goffi, chiedere di andare nell'ufficio del capo per poterle chiedere perdono o in prestito delle somme di denaro e tutto si risolve con la scena seguente: le risate stridule della signora Patil che rimbombano e il sentirsi di qualche rumore sinistro come l'azionamento di una botola e qualche secondo dopo un tonfo nel cassone della spazzatura sul retro... Eh sì è proprio stravagante.Io al momento mi trovo in cucina e mi sono appena messa la divisa.
" Emma, buonasera." mi dice Alex, un mio collega nonché cuoco.
"Buonasera Alex, tutto bene?" chiedo.
" Ehm...sì, tutto OK. A te?"
"Non mi lamento."
"Perfetto"
"Già..."
Alex è un ragazzo di circa diciotto anni, bello, alto, capelli neri, occhi marroni, magro e un sorriso con le fossette. Non ci parlo molto con lui e trovo strano che oggi mi abbia salutato.
In questo momento vedo che mi guarda e io con un sorriso timido chiedo:
" Ti serve qualcosa?"
" Ehm...no, solo che ti trovo bene."
"Oh grazie... Ho attraversato un brutto periodo ma ora mi sento meglio."
"Perfetto...Ascolta, prima il capo ha detto che Kira, la mia assistente, ha dato le dimissioni per andare all'Università di New York e quindi di trovare una sostituta prima di assumerne un' altra e ha detto che nel mentre, potresti aiutarmi tu." dice.
"Per me va bene." dico.
"Perfetto, allora lavati le mani e seguimi dietro il bancone."Passo l'orario lavorativo a cucinare e devo ammettere che me la cavo. Alla fine mi cambio e saluto Alex ed esco dal retro.
Se non l'avessi mai fatto...
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MAYBE
RomancePer una ragazza adolescente che ha problemi economici e di bullismo può essere davvero insopportabile la vita... ma cosa succede se si innamora e la sua vita cambia totalmente? Leggete allora la storia di Emma, una ragazza che dovrà lottare molto pe...