Capitolo 2_bulli

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Salgo sul pullman.
Sto sentendo la musica sul telefono ma sento Harry Johns dire:"ehi pidocchia! Vieni qui e dammi un bacino!" Io lo ignoro e mi siedo sul primo posto libero che trovo vicino all' autista. Ed è proprio in questo momento che mi sento tirare i capelli e la mano sulla mia testa costringe a voltarmi e guardare Harry.
"Ascolta cretinetta, abbassa la cresta che qui vali meno del chewingum attaccato al sedile, vali zero sei insignificante e..." non riesco a ribattere perché il dolore dei capelli tirati è troppo forte ma sento una frenata brusca che leva di dosso la mano dai miei capelli e l'autista Charlie si gira e urla contro Harry:
"Ascolta ragazzo, vatti a sedere e lascia in pace la signorina...una cosa che odio è la maleducazione e i tipi come te e se ti vedo ancora insultare in modo così pesante e aggressivo una ragazza tu a scuola ci vai a piedi e non ti conviene ad una distanza di 20 chilometri, chiaro Johns?!"
Voglio bene a Charlie perché è un uomo giusto e le cose non le dice tanto per dire... l'anno scorso ha lasciato a piedi Mike Raily perché stava insultando una ragazza ed è esilarante vederlo arrivare alla lezione in ritardo ogni volta...solo che io non posso permettermi di ridere di Mike Raily o di Harry Johns. Perché dopo mi spetterà una punizione. E so che Harry ha intenzione di vendicarsi per la figuraccia. Per questo quando scendo dal pullman vado dritta in classe.
Appena entro vedo Ethan, Clarissa, Mike ed Owen venire verso di me e dirmi:
" Green, neanche ci saluti? Dovresti aver imparato che noi siamo tuoi amici e vogliamo il rispetto che noi diamo a te." Sghignazzano.
Rispetto?
Menarmi per ogni singola cosa la considerano rispetto? Farmi arrivare all'esasperazione è rispetto?
"Buongiorno." Dico e poso lo sguardo sul libro.
Mi tirano un ceffone. Ma il professore di inglese quando arriva?! Alzo lo sguardo e vedo Clarissa che si controlla lo smalto per vedere se si è rovinato.
Arriva il prof e i quattro che sghignazzavano fino a poco fa raggiungono Harry e si vanno a sedere.
Come sempre alla fine di ogni lezione mi chiudo nel bagno delle ragazze per poter arrivare sempre all'ultimo minuto in ogni aula per evitare le torture che hanno sempre in serbo per me.

E così finalmente, finisce anche questa giornata al Seattle high school ed io aspetto che escano tutti per andare a casa a piedi. Quando sembra che siano usciti tutti, esco dal bagno e non appena mi volto per andare in corridoio sento una stoffa con uno strano odore tapparmi il naso e la bocca.
E a quel punto perdo i sensi.
Mi risveglio e mi ritrovo in una parte buia del cortile e trovo Harry davanti a me che mi tappa la bocca.
"Non ti conveniva fare quello che hai fatto oggi, Green. Mi hai fatto fare una figuraccia davanti a tutti e a me non è piaciuto affatto. Quindi ora ti faccio vergognare io. Mi afferra il bordo della felpa e capisco cos'ha intenzione di fare.
Comincio a dimenarmi e alla fine trovo il coraggio di tirare il pugno più forte che posso allo stomaco di quel porco che mi ritrovo davanti e lui sposta le sue mani da me e si tiene forte lo stomaco cadendo indietro.
Io mi alzo, e corro via.
Non trovo più un senso nella mia vita.
Vedo tutto sfocato e corro verso un edificio abbandonato con un balcone.
Non mi importa di niente voglio solo mettere fine a tutte le mie sofferenze.
Salgo di fretta le scale e mi ritrovo di fronte ad un balcone pieno di ruggine e piena di lacrime mi preparo alla mia fine.
Vedo tutto molto confuso.
Vedo un ragazzo correre verso di me e chiedermi:
"Che fai? Scendi! Mi stai ascoltando?"
Non lo vedo più e così salgo sul bordo del balcone e chiudo gli occhi preparandomi a cadere di sotto.
Sento le gambe cedere e svengo.
Se pensavo di avere appena avuto un impatto sulla strada sporca e gelata, ora mi ritrovo nel dormiveglia e inconscia tra le braccia di qualcuno che corre disperato che mi sussurra:
"Dai, resisti. Ora ci sono io che ti aiuterò."

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