Capitolo 8 - Sixth: bribing a nurse
"Steph muoviti oggi mamma è andata al lavoro presto e devo guidare io, quindi se non sei pronta tra un quarto d'ora vieni a piedi!" urla Luke aprendo la porta della mia camera. Devo seriamente recuperare la chiave della serratura, odio che Luke mi faccia da sveglia, il sonno è una cosa sacra!
"Mh-mh" mugolo mettendomi il cuscino sopra la testa. Io e il mattino non siamo una bella coppia soprattuto se Luke urla per svegliarmi.
"Dico sul serio Steph questa volta ti lascio a casa!" dice per poi far sbattere la porta e scendere di sotto. Dio santissimo ho capito mi alzo! Anche se Luke non mi lascerebbe mai a casa, è troppo buono.
Tolgo le coperte dal mio corpo e mi metto seduta con la gambe fuori dal letto. Sarà una lunga giornata. Mi stiracchio poi vado in bagno, mi lavo e mi vesto. Mi guardo nello specchio. Amo i miei capelli così corti, e credo che me li tingerò di nero, magari con qualche ciocca blu... Sarebbero fighi, no?
Mi metto un filo di matita nera e un po' di mascara. Megan dice che non posso mettere il mascara senza la matita, quella ragazza ha troppe fisse insensate, ma la adoro comunque.
Scendo in cucina e afferro una fetta di pane e cioccolato. La mangio sotto gli occhi di Luke. Si può sapere che ha?
"Che succede?" chiedo ingoiando un boccone.
"Niente" dice passandosi una mano tra i capelli.
"Uhm, davvero?" alzo un sopracciglio.
"Sì, Steph non fare l'impicciona" mi prende in giro.
"Simpatico come sempre" gli lancio un'occhiata poi afferro il bicchiere con il caffè e lo seguo fuori casa. Mia madre mi conosce troppo bene. Guardo il bicchiere tra le mie mani, ha iniziato a mettermi il caffè nei bicchieri d'asporto almeno posso berlo in macchina dato che sono perennemente in ritardo, la adoro!
"Programmi per oggi pomeriggio?" chiedo interrompendo il silenzio. Luke è davvero troppo silenzioso sta mattina. Di solito parla con mia madre o con me, oggi è muto come un pesce.
"Uhm, studiare" risponde.
"Figo" fingo entusiasmo.
"Ma il giovedì pomeriggio tu e Meg non andate al cinema di solito?" chiedo ancora realizzando che oggi è giovedì. Ovvero tre giorni senza parlare con Calum. Non che non ci siamo visti è solo che lui oltre a lanciarmi strane occhiate e a flirtare spudoratamente con le cheerleader come sempre, non ha fatto un granché. Le uniche parole che ci siamo scambiati sono state durante l'ora di chimica, giusto perché dato che siamo compagni di laboratorio e non potevano non farlo.
"Sì, ma oggi preferisco stare a casa a studiare" alza le spalle.
"Luke" lo so che stanno a casa di Megan e di solito finiscono a fare sesso. Luke parcheggia nel parcheggio poco lontano dalla scuola.
"È che questa cosa del sesso programmato mi stressa" sospira voltandosi a guardarmi. Non dovevo fare domande. Non voglio sapere delle attività sessuali di mio fratello, soprattutto per il fatto che stiamo parlando della mia migliore amica.
"Beh tu diglielo, no?"
"Ho un po' paura, sai com'è fatta" si passa una mano tra i capelli biondi.
"Sì, beh" ci penso un attimo. "Ma comunque non puoi continuare a farlo anche se non ti sta bene" Megan capirà, in fondo non è che se non fanno sesso muore. Che schifo, non voglio pensare a loro due che...Bleah, che schifo!
"Uhm, sì" dice aprendo la portiera.
Scendo dall'alto a mia volta e tiro la gonna verso il basso. La odio!
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21-22
Teen FictionCalum ci pensa su prima di rispondere: "Ventuno cose piccola" "Ventuno cose?" chiedo. Ma che sta dicendo? "Ti farò una lista di ventuno cose che dovrai fare, ti farò diventare una ragazza bella e audace, se rinuncerai avrò ragione io e non potrai ma...