Capitolo 10 - Seventh: making out with a stranger.
"Sì mamma, tranquilla" le sorrido e la abbraccio per la ventiquattresima volta negli ultimi dieci minuti.
"Se hai bisogno di qualcosa chiama o me o Luke e corriamo" dice lei con le mani sulle mie spalle.
"Mamma non sto per andare in guerra, torno prima dell'una" sposto le sue mani.
"Magari puoi non tornare" dice Luke.
"Ti piacerebbe" gli tiro una gomitata e lui ride. "Vado o faccio tardi" sorrido e dopo aver salutato nuovamente mia madre con un abbraccio e Luke con un gesto della mano esco di casa e cammino lungo il vialetto. Mia madre è sicuramente alla finestra. Appena svolto l'angolo fuori dal suo campo visivo avvisto Calum appoggiato a Clary (sì ho deciso di darle un soprannome) .
"Sei in ritardo" dice.
"No, è stata Clary a chiedermi un po' di privacy per voi due" Calum alza gli occhi al cielo alla mia battuta, ma potrei giurare di aver visto un piccolo sorriso apparire sulle sue labbra. Salgo in macchina e mi allaccio la cintura, sale anche lui e mette in moto.
"Dove andiamo?" chiedo guardando le luci che illuminano la strada scorrere a causa della velocità a cui viaggiamo. Spero si becchi una bella multa.
"A rimorchiare qualcuno" risponde. Non mi volto neanche a guardarlo, quanto è stupido.
"E dove?" ci riprovo.
"In un club" risponde questa volta. Odio questi posti, troppa gente sudata e ubriaca per i miei gusti. "Ma dovevi vestirti meglio piccola Steph, l'immagine è importante" ridacchia. Mi volto a guardarlo, ha il suo solito sorriso da rincoglionito sulle labbra. Le fisso per un secondo. Quelle stupide, schifose e bellissime labbra! Quanto lo odio!
"Non ti piacciono le mie vans?" riprendo il controllo. Guardo le mie scarpe e faccio scontrare i miei piedi.
"Dovevi metterti i tacchi, ma i tuoi capelli mi piacciono" lo guardo e mi ammonisce con lo sguardo. Non riesco neanche ad apprezzare il suo complimento, se possiamo definirlo così. Mi sono tinta i capelli di nero, perché non lo so, volevo essere il meno simile a Luke. A volte non sembriamo fratello e sorella e sinceramente per quando gli voglia bene a volte è troppo stupido per essere mio fratello.
"Non mi sembra che tu li abbia" fingo un sorriso e guardo le sue scarpe. Sono identiche alla mie, ma al posto di essere grigie sono nere, e decisamente più grandi.
"Spiritosa"
"Lo prendo come un complimento" sorrido soddisfatta e mi metto comoda sul sedile, a Clary non dispiacerà.
Quando entriamo nel locale tossisco un paio di volte a causa del fumo che ci circonda. Ma non era vietato fumare nel luoghi chiusi.
"Ashton!" Calum saluta il ragazzo con una stretta di mano.
"Calum e.." sposta lo sguardo su di me. "Stephanie" mi sorride il riccio.
"Ciao Ashton" lo saluto con la mano.
"Venite vi offro da bere" seguiamo Ashton fino al bancone e lui ordina per tutti e tre. Mi passa un bicchiere e annuso il contenuto. Puzza.
"Cos'è?" chiedo guardando il liquido che sembra viola a causa delle luci.
"Bevi e basta" sbuffa Calum. Alzo gli occhi al cielo e bevo il contenuto del bicchiere tutto d'un fiato, giusto per dargli fastidio.
"No.." cercano di fermarmi. "Troppo tardi" decreta Ashton. Troppo tardi per cosa? La gola mi brucia a causa dell'alcol e inizia a girarmi la testa.
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21-22
Teen FictionCalum ci pensa su prima di rispondere: "Ventuno cose piccola" "Ventuno cose?" chiedo. Ma che sta dicendo? "Ti farò una lista di ventuno cose che dovrai fare, ti farò diventare una ragazza bella e audace, se rinuncerai avrò ragione io e non potrai ma...