Capitolo 14 - Tenth: get drunk
"Signorina Hemmings non mi stupisco lei abbia preso il massimo anche in questo compito" Mrs Miller appoggia il compito sul mio banco e parla ad alta voce a tutta la classe. Perché non si apre mai una voragine sotto di me in queste situazioni? Sarebbe sicuramente meno imbarazzante cadere nel vuoto o sparire nel nulla che essere elogiata dalla professoressa davanti a tutta la classe. "Lei signor Hood è riuscito finalmente ad avere un foto alto" questa volta guarda Calum per poi storcere il naso ed alzare gli occhi al cielo.
"Vede Mrs Miller c'è sempre una prima volta" mi volto verso Calum che è seduto accanto a me per vederlo mentre rivolge un sorriso spavaldo alla donna si fronte a noi.
"Non ci si abitui signor Hood" e dopo un sorriso tirato sulle sue labbra Mrs Miller si allontana continuando a riconsegnare i compiti.
"Sei davvero utilissima piccola Steph" scuoto il capo e prendo un respiro.
"Per te Stephanie ricordatelo" dico per poi alzarmi ed uscire dall'aula dopo il suono della campanella.
"Scusami Stephanie" ovviamente mi ha raggiunta. Proprio non è capace di lasciarmi in pace. "Devi ancora darmi la prova che tu sia uscita con quel tipo" mi fermo in mezzo al corridoio e mi volto verso di lui. L'appuntamento non è andato male e il film mi è piaciuto parecchio, comunque resta il fatto che non rivedrò mai più quel ragazzo. Prendo il cellulare dal mio zaino e mostro a Calum la foto che ho fatto. "Che carini" commenta.
"Posso andare adesso? Ho davvero fame" non gli sto chiudendo il permesso perché andrei comunque in mensa, ma credo che a Calum piaccia avere in mano la situazione e dato che ho davvero fame è la strada più veloce per levarmelo di torno.
"Sì, andiamo. Anche io ho una certa fame" si incammina verso la mensa ed alzo gli occhi al cielo prima do seguirlo. Piano fallito Steph.
Mi siedo sulla sedia libera al tavolo dove sono già seduti Michael, Megan e Luke. "Niente posto per te Hood, prova al tavolo delle cheerleader" dice Michael alzando le spalle. Sorrido al mio amico per ringraziarlo. Stavo pensando la stessa cosa. Mi dispiace per il piccolo Calum. Il ragazzo si volta e prende un'altra sedia dal un tavolo e la mette accanto alla mia prima di sedercisi sopra. "Problema risolto" proprio non si arrende. "E poi anche qui c'è una cheerleader" indica Megan.
"Non paragonarmi a quelle oche ti prego" si difende la ragazza. Calum ridacchia e Luke avvicina la sua ragazza.
"Come mai qui con noi?" chiede mio fratello a Calum.
"Nessun motivo in particolare. Stephanie mi ha chiesto di pranzare con lei" sottolinea il mio nome. Bugiardo.
"Non è vero, si è auto invitato" alzo gli occhi al cielo.
"Comunque non ci sono problemi, puoi restare" dice Luke.
"Io avrei un problema in realtà, la sua stupidità potrebbe contagiarmi" dico la prima cosa che mi viene in mente. Non voglio che resti qui.
"Se non sbaglio ho preso una A+ nell'ultimo compito, quindi non corri rischi piccola Steph" mi fa l'occhiolino. Sbuffo e mi arrendo. Non servirà a niente tanto rimarrà qui comunque.
Mangio in silenzio. Non mi piace parlare mentre mangio infatti solitamente mi limito ad ascoltare i discorsi dei miei amici.
"Perché non parli?" mi volto trovandomi il viso di da Calum vicino al mio. Mi fermo a fissare le sue labbra. Non abbiamo parlato del fatto che io lo abbia baciato di nuovo. Ma non credo che gli importi. Neanche dopo quello che gli ho detto, non gli importa di nessuno, neanche di se stesso. Mi piace pensare che sia l'alcool ho qualche momento di pura follia a spingermi a baciarlo, ma sto riconsiderando le ipotesi.
"Non parlo mentre mangio" rispondo finendo il mio pranzo.
"Hai ragione non me lo ricordavo" mi sorride, ma non accenna di allontanarsi da me.
"Steph" mi richiama Luke attirando la mia attenzione. "Oggi pomeriggio che fai?"
"Io..." cazzo. Mi ha presa alla sprovvista.
"Studiamo" dice Megan. Grazie.
"Quindi vai da lei?" chiede mio fratello. Credo inizi ad avere dei sospetti. Annuisco.
"Okay ci vediamo a casa" dopo aver salutato tutti si alza e va in classe.
***
Quando l'ultima lezione finisce torno al mio armadietto e recupero i libri che mi serviranno sta sera per studiare.
"Mi raccomando stai attenta" mi raccomanda Megan dopo che abbiamo visto mio fratello tornare verso casa.
"Tranquilla ci sentiamo sta sera" la saluto e raggiungo Calum.
"Clary è davvero bello rivederti" dico quando salgo sulla sua auto. Calum mi guarda senza dire una parola. "Credo di piacerle più di te" sorrido soddisfatta delle mie parole.
"Questo sarebbe impossibile" ribatte guidando verso casa sua.
"Dici?" lo prendo un po' in giro. "Sai io so essere più attraente di te"
"Stai ammettendo che sono attraente?" un sorriso spavaldo si fa spazio sulle sue labbra.
"No, per niente"
Rimaniamo in silenzio finché non entriamo nel suo appartamento.
"Quando tornano i tuoi genitori?" chiedo appoggiando lo zaino sul pavimento accanto al divano.
"Fra un mese, credo" risponde. "Glielo chiederò la prossima volta che chiamano"
"Non ti senti solo?"
"Solo?" ridacchia. "Ho un sacco di amici, potrei avere una ragazza diversa ogni sera, non sono solo" ammicca.
"Io direi di sì" parlo a bassa voce.
"Non mi va di discuterne con te" dice prima di aprire il mobile accanto al televisore ed estrarne tre bottiglie. "È vodka" mi informa.
"Roba leggera" commento.
"Almeno puoi ubriacarti più facilmente" sta cercando di aiutarmi?
"Vieni" mi siedo sul divano accanto a lui.
Al sesto bicchierino credo di essere andata. Calum ha messo la musica e credo di stare davvero male perché sto ballando sul tavolino del suo salotto da mezz'ora. Il ragazzo beve un'altro sorso dalla bottiglia prima di alzarsi su divano. Continuo a muovere i fianchi mentre si avvicina. Lo guardo negli occhi e lui fa lo stesso. Prende la mia mano e mi fa scendere riportando i miei piedi nudi sul tappeto morbido.
"Ti si vedono le mutande, la gonna è corta" soffia sul mio viso. Sento l'odore della vodka. Arrossisco alle sue parole e d'istinto le mie mani tirano l'orlo della gonna verso il basso. "Non coprirti" afferra i miei polsi e sposta le mie mani appoggiandole sul suo petto nudo. "Sei bellissima" rimango immobile senza sapere cosa dire. "Me lo ricordo Steph, ogni singola cosa"
Spazio non-autrice
Salve popolo, oggi la nostra cara autrice chiede umilmente scusa per il ritardo, però dato che le vogliamo bene e che vogliamo che aggiorni in futuro, la perdoniamo e non la uccidiamo.
A presto (si spera).
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21-22
Roman pour AdolescentsCalum ci pensa su prima di rispondere: "Ventuno cose piccola" "Ventuno cose?" chiedo. Ma che sta dicendo? "Ti farò una lista di ventuno cose che dovrai fare, ti farò diventare una ragazza bella e audace, se rinuncerai avrò ragione io e non potrai ma...