XIV

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Ed esattamente così, passammo il pomeriggio, a riempirci di parole carine come castelli di sabbia costruiti in aria, non sapendo cosa ci aspettasse domani, godendoci il momento e fantasticando sul futuro. Io le stringevo sempre la mano, quasi a volerla guarire col mio amore, mentre passeggiavamo sulla spiaggia aspettando il tramonto. Io continuavo a guardarla e non riuscivo a farne a meno. Era lei il mio panorama preferito, quello che guardi senza mai stancarti, quello che ogni singola volta ti lascia senza fiato. E lei si, mi lasciava senza fiato, sempre. Sembravo quasi scema, rimanevo incantata, a bocca aperta, a guardarla per ore intere e non ne avevo mai abbastanza.
<<Guarda che entrano le mosche se non chiudi quella bocca, scema!>>
E io arrossivo e la chiudevo pochi secondi. Poi tornavo ad incantarmi.
Poi ecco il tramonto, ed aveva ragione lei, il più bello che avessi mai visto fino a quel momento. Un intreccio di colori e di emozioni che si legavano allo stomaco, ti faceva venire voglia d'amare quel cielo, voglia d'amarla. Lei con la sua testa poggiata sulla mia spalla incantata a guardare col sorriso pitturato sulle labbra, io con la mia testa appoggiata alla sua, il braccio sulla sua spalla, non sapevo come dividere i miei occhi, per continuare a guardarla godendomi il tramonto. Giravo un po' la vista verso di lei e poi in alto. Fino a quando il sole non calò tutto. Ci sdraiammo, una accanto all'altra, e non riuscii a non attaccarmi alle sue labbra. Iniziai a baciarla con passione, mi misi su di lei, le mie mani sui suoi fianchi, i baci che scendevano sul collo, i suoi respiri nell'orecchio, le sue gambe intrecciate tra le mie, le sue mani tra i miei capelli. Avrei voluto spogliarla adesso e farla mia, lì sulla spiaggia, col rumore del mare e il suo respiro affannoso.
<<Così mi fai pensare che vuoi solo scoparmi signorina!>>
E si mise a ridere.
<<Ma io... Non... Scusami...>>
Scoppio in una risata rumorosa e si mise su di me.
Continuò a baciarmi ed a provocarmi, mi aveva in pugno ormai. La staccai.
<<Così però me lo fai pensare tu!>>
E mi misi a ridere.
Lei mise il broncio col sorriso sotto i baffi, l'abbracciai.
Si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò: "Se dovessi guarire, tu ci staresti con una come me?"
<<Si. Ci starei anche adesso con te. Ci starei anche se fossi la persona peggiore del mondo. Perché io sono innamorata di te. E niente e nessuno potrà mutare i miei sentimenti.>>
<<E se morissi davvero tra sei mesi?>>
<<Tu non morirai. Io ti terrò in vita, a qualsiasi costo. E se fosse, se proprio Dio vuole farmi un torto così grande, io continuerò ad amarti. In silenzio. Come adesso.>>
<<Ho paura Meg. Non voglio lasciarti. Non voglio lasciare questo enorme vuoto dentro te. Non voglio andarmene. Non adesso che sono finalmente felice. Non adesso che ho te.>>
<<Tu non te ne andrai, io ti terrò qui con me, con tutta la forza che ho in corpo. Io non ti lascerò andare. Io ho bisogno di te.>>
<<Devo dirti una cosa che non ti farà molto piacere.>>
<<Dimmi.>>
<<Domani pomeriggio inizio la chemio. Perderò i capelli, starò male, diventerò brutta, non potremo vederci spesso, sarà dura.>>
<<Tu non sarai mai brutta. Tu sei il mio fiore. Sei bellissima. Con o senza capelli. Io sarò con te. Verrò con te. Faremo la chemio insieme e tutto andrà bene. Te lo prometto Beth.>>
<<Sei la mia cura. La medicina più efficace. Ti amo Maggie.>>
<<Scoppio d'amore per te Elizabeth!>>

Amore silenzioso (LGBT) #WATTYS2016 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora