7:00, solita snervante sveglia che suona e ti riporta sul pianeta terra. Anche oggi, lezione all'università. Storia dell'Arte Contemporanea, con l'unica prof che mi odia e mi mette i bastoni tra le ruote.
Quel genere di persona che ti fa sentire niente anche se sei tanto. Quella che ti fa perdere sogni e speranze.
Primo pensiero del mattino: quella sconosciuta ragazza meravigliosa. Spero di incontrarla anche oggi, dopo le lezioni, sotto la solita quercia.
Mi alzo e vado in bagno gondolando, non è mai stato il mio forte alzarmi presto al mattino.
Mi butto in doccia per svegliarmi, prendo le prime cose che trovo nell'armadio e mi vesto.
Solito paio d'occhiali, solito zaino vuoto, se non fosse per un blocco da disegno ed i soliti libri da leggere che butto dentro.
Mi reco in accademia.
Solite facce sfatte, saluto i soliti quattro e accendo una sigaretta.
La fumo in quattro fiati ed entro. Quattro ore di lezione, preferirei morire.
Mentre la prof strega parla di pop art, io scarabocchio sul mio blocco schizzi il suo viso.
E ancora una volta, la mia mente vola via dalla finestra. "Signorina, se non trova la mia lezione interessante può anche uscire" esclama la strega guardandomi con aria di superiorità. Torno sul pianeta terra: "Mi scusi prof, mi ero distratta un attimo".
Tutti gli sguardi addosso, che vergogna!
Torno a scarabocchiare, la lezione è quasi finita per fortuna.
Sono le 13:00, finalmente esco da quella prigione infernale, sigaretta e fuggo via.
Prendo un panino al volo e vado in villa, ai piedi della mia grande quercia.
Il mio nido.
Come fossi un rapace.
Spengo il mondo, anche per oggi è andata.
STAI LEGGENDO
Amore silenzioso (LGBT) #WATTYS2016
RomantizmA tutte quelle persone che sanno viaggiare con la fantasia, A tutte quelle persone che non si fanno fermare dai pregiudizi, A tutte quelle persone che hanno saputo amare in silenzio, A me stessa.