Capitolo 4

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Anche il secondo giorno di lezione è passato. Il mondo universitario è totalmente diverso, quasi fa strano trovarsi qui, in un posto diverso dal tuo, lontano dal tuo. Quel posto che sembrava irraggiungibile o comunque che tutto questo fosse una realtà lontana. Ho raggiunto i miei obbiettivi, il tempo è volato e quasi non me ne sono accorta. Sono cresciuta e ho cambiato vita, ma quando è successo esattamente? Mi sento diversa e qualche volta queste giornate non le sento mie. Mi sono estranee, non sono la mia quotidianità, lo diventeranno in poco tempo, non me ne accorgerò neanche, lo so.
Ma per quanto tutto questo mi è ancora estraneo, inizio ad amarlo. Mi sto adattando, sto imparando a conoscere un mondo diverso da quello da cui provengo.
Sto aspettando Sam nella mia stanza. L'ho chiamata stamattina per chiederle se avesse voglia di unirsi a noi. Ha accettato con un po'di riluttanza e abbiamo deciso di prepararci insieme. Non dev'essere una ragazza amante delle feste, si chiude molto nella timidezza.

Mentre l'aspetto decido di mettere un po'in ordine. Io sono disordinata, ma Amanda mi batte. Almeno io occupo solo i miei spazzi. Invece lei lascia tutto sparso ovunque, trovo sempre delle mutante o altra roba sotto il mio letto. << Arrivo!>> urlo quando bussano alla porta, dev'essere lei. Quando apro oltre a Sam c'è anche la mia coinquilina, la quale entra dandomi una spallata e senza neanche salutare. Che ragazza gentile! Mi volto verso Sam ed alzo gli occhi al cielo facendola entrare. Lei mi fa un sorriso compassionevole prima di posare i vestiti che ha portato sopra il mio letto. Nel frattempo, Amanda senza proferire parole si è rintanata in bagno per prepararsi. <<Allora vediamo cosa hai portato >> esclamo avvicinandomi alla borsa di Sam.

<< Ti avverto. Potrebbero non piacerti!>>> dice prima che la apra. Inizio a tirare fuori tutto quello che ha portato. Una piastra, dei trucchi e dei vestiti. Okay, trucchi e piastra potrebbero tornarci utili. Inizio a guardare i vestiti.... Non sono male, ma non sono adatti a questa serata, sono troppo sobri, più adatti a una passeggiata tranquilla con le amiche che per una festa che darà inizio alla nostra nuova vita universitaria. Amanda esce dal bagno già vestita. Indossa un tubino nero che mette in risalto le sue curve perfette. I suoi seni sembrano che stiano per esplodere in quel corpetto stretto. << Sam non vanno bene, mi dispiace ma hai bisogno di qualcosa di più sexy e meno serioso>>dico sperando che non si offenda. Dovrei proprio portarla al centro commerciale un giorno. << Te l'avevo detto che non ti sarebbero piaciuti, ma non ho altro>>
<< Non ti preoccupare ti posso prestare qualcosa io, tanto dovremmo portare la stessa taglia. Allora abbiamo bisogno di un vestito audace >> dico cercando ciò che fa per lei nel mio armadio.
<< Abby, non vorrei lamentarmi ma per favore niente di troppo corto, non sono portata per indossare quei tipi di abiti >> La ignoro continuando la mia ricerca e alla fine scelgo un vestito nero e bianco. Dovrebbe arrivarle a metà coscia. Ha una scollatura a cuore con del pizzo che copre il petto. << Ecco è perfetto! Visto niente di troppo corto o stretto. Ti piace? >>
<< Oddio Abby è stupendo >>
<< Allora, vai a prepararti, sbrigati! Io cerco qualcosa per me>> dico spingendola in bagno ridacchiando. Opto per un abito nero leggermente trasparente sui fianchi e ci ho abbinato dei tacchi rossi ed una borsetta dello stesso colore delle scarpe. Quando Sam ed io finiamo di prepararci, Amanda ci guarda male, sicuramente non è il suo genere di vestiti ma fortunatamente non fa nessun commento. Nella stanza inizia a crearsi un po' di imbarazzo. Il silenzio creatosi viene distrutto dallo squillo di un telefono, quello di Amanda. << I ragazzi sono sotto >> ci avvisa. Tutte e tre iniziamo a metterci i giacchetti ed usciamo. I ragazzi sono appoggiati alla macchina. Indossano tutti e tre i Jeans con la camicia. << Ciao ragazzi... pronti?>> diciamo in coro noi ragazze << Ehm...Christian puoi levare la sigaretta? non sopporto l'odore del fumo, scusa.>> gli chiedo gentilmente quando l'ennesima vampata di fumo mi arriva addosso, ma lui in risposta mi soffia, in faccia. << Stronzo!>> sibilo a denti stretti. Butta il filtro a terra e finalmente saliamo tutti in macchina.
<< C'è Chris che non smette di guardati dallo specchietto!>> mi bisbiglia all'orecchio Sam durante il tragitto verso la confraternita in cui si terrà la festa. Sposto subito il mio sguardo sugli specchietti e appunto lo trovo a fissarmi. Abbasso subito lo sguardo imbarazzata ma quando lo rialzo lo trovo ancora il suo lì. Non si vergogna neanche un po' del fatto che l'ho beccato a fissarmi? Alla fine, riporto lo sguardo davanti a me e noto che mio fratello invece sta guardando Sam! Visto che Sam non smette di sghignazzare mi avvicino al suo orecchio e gli sussurro quello che ho notato, e quando anche lei se ne accorge abbassa lo sguardo imbarazzata, e questa volta sono io a sghignazzare. Alla radio stanno mandando la mia canzone preferita e chiedo subito a Jack di alzare il volume e insieme a Sam iniziamo a cantarla come due matte ricevendo dagli altri delle occhiatacce stranite e alcune divertite. << Siamo arrivati>>esclama Thomas ed in un nano secondo sono tutti scomparsi. Siamo rimaste fuori dalla casa solo io e Sam. << Siamo rimaste solo noi due. andiamo a divertirci!>>esclamo prendendola a braccetto trascinandola con me nella casa. Ci dirigiamo verso il bancone degli alcolici, entrambe ci prendiamo una vodka. <<Ciao ragazze, perché non venite a ballare un po'con noi? >> ci propongo due ragazzi molto carini. << certo>> rispondiamo in coro io e Sam. Iniziamo a ballare, le mani del ragazzo si poggiano sui miei fianchi che cercano di seguire i suoi a tempo. La sua presa si fa più ferrea ed una sua mano inizia a salire un po'troppo verso l'alto, mentre le sue labbra premono con prepotenza sul mio collo. Cerco di allontanarmi, di fargli capire che sta esagerando ma lui non demorde << Smettila... lasciami!>>
<< E dai non fate così. Andiamo di sopra a divertirci un po'?>> dice prima di afferrarmi per un polso per trascinarmi verso le scale. Provo a liberarmi dalla sua presa, senza alcun risultato, fino a quando non mi lascia improvvisamente. Quando apro gli occhi non posso credere alla scena che mi ritrovo ad assistere.
Chris si trova sopra quel ragazzo e lo sta riempendo di pugni. Lui riesce a liberarsi e se ne va pulendosi il naso con la manica della camicia lasciandomi un'occhiataccia. Chris si gira verso di me, leggo nei suoi occhi solo rabbia. Mi prende per il gomito portandomi all'esterno. << cosa diavolo stavi facendo?>> mi urla contro << N-niente io stavo solo ballando per divertirmi e poi ha iniziato a toccarmi e..>>
<< perché stavi ballando con lui, eh? Dovevi fermarlo subito quando ha iniziato a toccarti, non dovevi proprio parlarci, dannazione!>>. Continua ad urlarmi contro. Mi stringo nelle spalle, un po' per il freddo e un po' per la vergogna. Non dovrei sentirmi così, non ho fatto nulla di male, mi stavo semplicemente divertendo, è stato il ragazzo ad approfittarsi della situazione non avendo alcun rispetto di me. E Christian non ha alcun diritto a urlarmi contro. E perché è intervenuto? Pensavo che mi odiasse! << poteva succedere di tutto se non fossi intervenuto, Abby. Chissà cosa avrebbe potuto farti contro la tua volontà >>
Alle sue parole mi immagino me e quel ragazzo in una stanza. Lui mi fa cose che io non voglio. La mia mente le rifiuta, il mio corpo le rifiuta. Sarebbe realmente finita così? Nessuno mi avrebbe aiutata? Non sarei riuscita a sbarazzarmi di lui da sola? Dio... solo quelle immagini nella mia testa mi fanno venire ribrezzo. Tremo per esse, per il freddo e per il tono duro di Christian. La situazione si sta ingrandendo senza alcun motivo. Mi afferra per le spalle ed il suo tocco mi riporta con i piedi per terra. Fortunatamente non è successo niente di quello che stavo immaginando. Le sue braccia mia avvolgo improvvisamente. Mi ritrovo attaccata al suo petto e ricambio il suo abbraccio inaspettato. << Va tutto bene ora. Non dovevo urlarti contro>> mi rassicura e io lo stringo ancora di più a me. Non so perché sto reagendo in questo modo, alla fine non è successo niente ed è una situazione abbastanza strana. Dopo scioglie l'abbraccio e mi prende il volto tra le sue mani grandi <<andiamo via, ti va?>> mi chiede dolcemente. E tutta questa dolcezza? Annuisco ancora un po' confusa per il suo comportamento nei miei confronti e lo divento ancora di più quando mi prende per mano << Ti porto al dormitorio>>dice e io lo seguo in silenzio verso la macchina. Nessuno dei due parla durante il breve tragitto o voglio godermi questo momento di tregua e di pace. Mi piace che mi tenga per mano. La sua è molto più grande della mia, l'avvolge completamente e perfettamente, sembra che le nostre mani siano fatte a posta per tenersi. Però non ho voglia di tornare nella mia stanza, dopotutto perché mi stavo divertendo. Ma non gli dico niente, rimango in silenzio per non rovinare questo momento di pace tra di noi.

Quando sento la macchina fermarsi apro gli occhi e noto che Chris sta per prendermi in braccio. << E, Aspetta! Sono sveglia posso camminare>> dico, ma lui mi ignora e mi porta fino alla porta della mia camera in braccio. Mi mette giù permettendomi di aprire la porta ed entrare. << Vuoi entrare?>> gli chiedo. Lui entra senza dire niente e si siede sul mio letto. << Ho avvisato gli altri che ce ne siamo andati prima. Gli ho detto che ti sentivi male e che devono tornate in taxi. Come ti senti?>> mi chiede dopo un po', mentre io mi tolgo le scarpe e il cappotto. << Bene. Che ne dici di vederci un film? Io non ho sonno>> propongo tirando fuori il computer dopo una sua risposta affermativa. Mi siedo accanto a lui, sul mio letto. Passiamo tutta la notte così. Guardiamo il film e parliamo. << Grazie per prima, probabilmente nessuno avrebbe fermato quel ragazzo>> dico. Lo guardo mentre mi sorride con dolcezza. << quel ragazzo è un coglione>>

<< Lo conosci?>>

<< Di vista e un po' per nomina, non è nessuno di raccomandabile>>

Questa serata mi ha permesso di conoscerlo meglio. Forse non è male come credevo, c'è qualcosa di più in lui, qualcosa che voglio scoprire.
<<Ora devo andare, ci vediamo domani>> dice alzandosi dal letto e infilandosi la giaccia prima appoggiata alla sedia. Mi alzo anche io accompagnandolo alla porta>>

<< Beh allora ciao>> lo saluto

<< Ciao>> ricambia. Quando vedo che si è allontano chiudo la porta alle sue spalle per poi appoggiarmici contro. Sorrido ripesando a qualche minuto prima, noi sul letto a vedere un film. Spero che le cose tra noi adesso siano cambiate e che lui non mi guardi più con ostilità così da poter essere buoni amici. 

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