capitolo 2

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Vi ho raccontato solo la prima parte della mia vita, ora tocca alla seconda.

Ero in ospedale con i genitori di Gemma, io ero seduta di fronte alla stanza dove era riposto il suo corpo e i genitori erano seduti di fianco alla porta.

La madre era poggiata sul padre, distrutta e piena di lacrime.
Il padre cercava di rimanere forte, ma come si fa a rimanere forti in questa situazione?

Non riuscivo a credere a ciò che era sucesso.
La mia migliore amica era morta.
Mi sentivo colpevole di tutto, mi sentivo colpevole di averla lasciata andare.
E se quel minuto prima l'avessi abbracciata? Cosa sarebbe sucesso? Di sicuro non sarebbe morta.

Non riuscivo ad accettarlo.
Come potevo fare ad accettare questa situazione?
Non vedrò più la mia Gemma, la mia piccola pazza, la mia sorellina, quella ragazza che amava bere il latte la sera prima di andare a dormire, quella ragazza che quando avevo bisogno correva da me anche se erano le due di notte.
Mi mancherà consolarla, tenerla tra le mie braccia e dirle che le voglio un mondo di bene, mi mancheranno i nostri pomeriggi e le serate al Bling, mi mancherà tutto.

Ero tra i miei pensieri quando uscì il medico dalla stanza e ci disse che potevamo entrare per darle un ultimo saluto.
Si avvicinò la madre a me cercando di trattenere le lacrime.

"Entra prima tu"-mi disse poggiando una mano sulla mia spalla

Non risposi, entrai e chiusi la porta.
Mi avvicinai al suo letto e mi sedetti su una sedia che si trovava al suo lato.

Non riuscivo a parlare.
Passarono cinque minuti e a quel punto iniziai a piangere.

"Mi dispiace"-dissi piangendo

"Mi dispiace, non dovevo andare quella sera con Harry, non avrei dovuto lasciarti allontanare da me.
mi dispiace, scusami. Scusami per i miei errori. Ti chiedo perdono"-dissi scoppiando in un pianto, un pianto liberatorio.

"Signorina mi scusi, è ora di uscire"-disse l'infermiere aprendo la porta

"Certo"-dissi asciugandomi le lacrime con il polso

Uscita dalla stanza, incontrai nel corridoio mia madre.

"Come stai amore mio?"-mi chiese per poi abbracciarmi

"Non lo so"

Tornammo a casa e dal quel giorno cambiò tutto.
Iniziai a non uscire più di casa, non andavo più a scuola e non parlavo più con nessuno.
I miei si preoccuparono e provarono a mandarmi da diversi dottori, ma io mi rifiutai.
Non mangiavo quasi niente e passavo le mie intere giornate a piangere e a stare nel letto.

Andai avanti così per circa un mese e mezzo fin quando un giorno il mio campanello suonò.
Non rispondevo più a nessuno e non mi importava.
Dal suono del campanello passarono cinque minuti.
Sentivo i passi di qualcuno avvicinarsi alla stanza, la porta venne aperta e in quell'istante, dopo tanto tempo risentivo finalmente quella voce.
Justin era tornato.

Ero felice di sapere che era tornato, ma allo stesso tempo arrabbiata.
Mi aveva lasciato sola quando avevo più bisogno di lui, mi aveva abbandonata e ignorata.
Ero arrabbiata per tutto.
Ero arrabbiata con tutti.

Si sedette sul mio letto.

"Hey quanto tempo"

Non ebbe risposta da me, non avevo voglia di parlare con nessuno figuriamoci con lui.
Sono rimasta lì, sotto le coperte.

"Mi dispiace, ho saputo di Gemma."

Mi coprì di più con le coperte.

"Sei abbracciata con me e lo capisco, ma almeno fammi spiegare"

"E cosa vuoi spiegare?"-dissi con tono freddo uscendo dal mio nascondiglio

"Il motivo per il quale me ne sono andato senza dire niente"

"Non voglio saperne nulla, mi fai schifo.
Quando più avevo bisogno dì te dov'eri?
Quando nessuno mi parlava, tu dov'eri?
Quando avevo bisogno del tuo appoggio, dov'eri?
Quando avevo bisogno del mio migliore amico, dove cazzo eri?"-dissi scoppiando a piangere

"Ally"-disse cercando di abbracciarmi

"Non mi toccare"-urlai

"Mia madre è morta."-disse senza poi dire più nulla

"Cosa?"-dissi calmandomi

"Il giorno della festa, tornato a casa mio padre mi disse che era morta.
Aveva avuto un infarto.
Sentivo come se la mia vita fosse finita, sia tu che Gemma avevate i vostri problemi e non volevo darvene altri"-disse scoppiando a piangere

"Vieni qui"-dissi per poi abbracciarlo

"Mia madre diceva sempre che voleva essere seppellita nel texas, quindi io e mio padre abbiamo deciso di accontentarla. Siamo partiti e siamo tornati ieri, ho saputo della morte di Gamma solo ieri sera dalla signora Kristen."

"Mi dispiace Jus, perché non mi hai detto niente?"

"Avevi già i tuoi problemi con Harry e non volevo creartene altri"

"Ma secondo te a cosa servono gli amici"

"Mi dispiace Ally"

"Scusami tu"-dissi abbracciandolo

"Come stai?"

"Da schifo, oramai è passato un mese dalla sua morte e io non riesco ad accettarlo e mai ci riuscirò.
Sai qual'è la cosa più brutta? Prima che lei finisse sotto quel camion avevamo discusso, per la prima volta dopo mesi ero riuscita a parlarle."

"Mi dispiace"

"Se solo l'aves-"-mi blocco

"Non fartene una colpa, non è colpa tua"

"Invece si"

"No Ally non è colpa tua e non lo devi mai pensare"

"Justin"

"No Ally, ciò che è successo è successo e tu ora devi andare avanti"

"Non ci riesco"

"Devi provarci"

"Come devo fare"

"Vorrei saperlo anch'io, però adesso è arrivato il momento di tornare a vivere e di ritornare la vecchia Ally"

Da quel giorno provai a rialzarmi e il restante mese di scuola provai ad andare avanti.
In quel mese avevo capito che l'unica cosa da fare era andare via da lì.
Decisi a quel punto, dopo aver parlato con i miei genitori, di partire per l'Italia e andare a Miami da mia nonna.
Non potevo più sopportare quel peso, quella città e quelle persone.
Era arrivata l'ora di andarmene e di creare la mia vita.

Ed eccovi raccontato il mio passato.
Ora credo che sia arrivata l'ora di iniziare a vivere il mio presente e pensare al mio futuro.

"Attenta che cadi"-urla mia madre

Un gran rumore ed eccomi per terra, come una scema.

Mi rialzo e vado in bagno, mancano poche ore alla mia partenza e ho ancora molte cose da fare e molte persone da salutare.

SPAZIO AUTRICE

Ma ciaoo eccomi qui con il secondo capitolo della storia.
Spero vi sia piaciuto e ringrazio tutti quanti per i bellissimi commenti che mi avete lasciato.
Leggere i vostri commenti mi riempie il cuore e che dire, GRAZIE MILLE!

So che questi due capitoli sono un pó tristi, ma non preoccupatevi i prossimi non saranno così.

Un bacio
-Vic💘

First impression ||Cameron Dallas||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora