0.9

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Ruotai gli occhi e camminai a passo veloce cercando Luke Hemmings, una volta che lo trovai, sbattei la mano sull'armadietto provocando un forte rumore che fece girare le persone presenti.
"La devi smettere, Luke." Ringhiai prendendolo per la maglietta e sbattendolo contro il muro, ero così furioso che non riuscivo a controllarmi.
Lui alzò un sopracciglio e mi allontanò, toccandosi la maglietta come per pulirsela.
"Sapevo che mi volessi ma questo è un luogo pubblico, Michael." Ridacchiò.
Dalla tasca dei jeans estrassi il biglietto e glielo schiaffai in faccia.
Lui lo osservò cadere a terra e poi ridacchiò.
"Non te l'ho scritto io, quello." Ridacchiò lui, aggrottai le sopracciglia, e allora chi era stato?
"Beh hai comunque colpa, visto che metti false voci in giro su noi due." Borbottai e incrociai le braccia al petto.
"Non ho fatto nemmeno quello, caro e innocente Michael Clifford." Disse e mi scompigliò i capelli con una mano, per poi allontanarsi e iniziare a camminare.
Lo guardai allontanarsi con una faccia disgustata, quel ragazzo mi faceva venire da vomitare.
D'improvviso, Ashton si fermò davanti a me, oscurandomi la vista del ragazzo biondo ormai lontano.
"Ciao Michael, per caso hai visto Calum? Sai lui ha...dimenticato il quaderno di chimica sul banco, e allora ho deciso di portarglielo, sai com'è, tra compagni ci si aiuta." Spiegò, cercando di accennare un sorriso.
"Soltanto compagni, Ashton?" Chiesi ridacchiando, la situazione mi divertiva molto.
Era tutto così strano, perché due persone di una diversa "classe sociale" non potevano stare insieme?
Insomma, Ashton era uno di quelli popolari, e Calum era...Calum.
"Non so se lui te l'ha detto, ma stasera io e Luke suoneremo in un locale e ad entrambi piacerebbe se veniste a vederci." Cambiò argomento e sorrise a bocca chiusa.
"Certo, come no, magari verrà soltanto Calum, stasera ho degli impegni." Accennai un sorriso, quel pomeriggio, il mio vecchio amico Nate, sarebbe tornato dagli Stati Uniti e avevamo deciso di vederci la sera, per andare a mangiare un panino.
***
"Calum, dovresti accettare chi sei davvero." Mormorai, andandomi a sedere sul letto, incrociando le braccia al petto.
"Quel bacio non ha significato nulla, per me, ero soltanto curioso, Ashton non mi interessa." Disse lui, odiavo quando si comportava in quel modo.
Sapevo benissimo che stesse mentendo e mi sentivo sempre ferito, perché si sarebbe dovuto fidare di me.
Io avrei potuto aiutarlo.
"E poi c'è anche un altro problema uhm...c'è questo ragazzo, Alex, che vuole letteralmente strapparmi i polmoni e buttarli nella spazzatura, testuali parole." Disse, stando in piedi, con la schiena poggiata alla porta e la testa bassa.
"Cosa hai combinato ora, Calum?" Lo guarda e sospirai, passandomi le mani sul viso.
"Beh uhm...lui potrebbe aver visto me e Ashton, avere una conversazione."
"E per quale motivo si è arrabbiato così tanto? Non ha senso."
"Beh, lui è l'ex di Ashton, e lo ama ancora, da quanto ho capito.
Beh, comunque a me non importa, tanto Ashton non mi interessa, potresti anche scopartelo tu." Borbottò lui, cercando di mettere fine alla conversazione.
Sospirai e mi alzai, camminando verso di lui e dandogli una leggera pacca sulle spalle.
"Sii chi sei veramente, Cal."
Luke's pov
"Allora? Che ha detto Michael?" Chiesi, guardando Ashton che era intento a mangiare delle patatine.
"Ha detto che ha degli impegni." Scosse le spalle, arricciai il naso.
Che impegni aveva?
Insomma, non mi dispiaceva quando era nei paraggi, amavo mandargli frecciatine perché come suo solito ci cascava sempre.
"Ammettilo Luke, l'hai infilato tu quello stupido biglietto nell'armadietto di Michael." Rise Ashton.
"No, a dire il vero non l'ho infilato io, sono un uomo maturo e non faccio certe bambinate.
Ho cose migliori a cui pensare, non so se mi spiego."
"Allora per quale motivo sei sempre attaccato a quel ragazzo? Lascialo respirare, lui non ti vuole." Ashton si alzò e lasciò cadere la busta ormai vuota sul pavimento.
"È soltanto questione di tempo."

paper crowns; mukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora