"Driiiiiiin", la sveglia suona e, stranamente, sono molto meno stanca del solito. Sarà perché, talmente ero arrabbiata, sono andata a dormire alle otto e mezza.
Scendo dal letto, esco dalla camera e vado a prepararmi prendendo un jeans bianco e una t-shirt blu con la scritta 'I'm a pandacorn'.
Una volta uscita dal bagno sento mia mamma parlare al telefono con qualcuno...
no, vi prego, ditemi che non è quel che penso!
"Giacomo, sono stanca di questo tuo comportamento! Mi hai rovinato la reputazione lì in città, ti rendi conto?", mamma sta urlando e non capisco che cosa intenda con 'mi hai rovinato la vita lì in città'.
Scendo le scale facendo attenzione perché non mi senta e inizi ad abbassare la voce o terminare la chiamata per poi farmi una ramanzina.
"Come? Non pensi che essere andato a letto con tutte quelle donne non sia stato umiliante per una donna?! Per me?", Sbotta mia mamma a voce troppo alta.
Non posso crederci. Papà. Il mio papà! Quello che diceva sempre il giusto, quello che mi diceva che bisogna essere onesti nella vita e non lasciarsi sopravvalutare? Come cazzo... No,no! Non è lui: No!
Iniziano a scendermi le lacrime, mi strattono i capelli per non urlare la mia delusione. Come? Com'è potuto accadere? Quando?
Ma certo! Le sue riunioni improvvise negli ultimi due anni, i suoi viaggi continui un week end sì e uno no!
Basta! Non ce la faccio più, sarà meglio che vada a scuola. Devo smetterla di ascoltare tutte queste cose, tutta la verità che continua a farmi male: soffro troppo.
Corro giù per le scale per le scale, afferro lo zaino, che lascio all'entrata tutte le volte, e sbatto la porta dopo essere uscita. Penso che mia madre se ne sia accorta perché appena arrivo davanti al cancello sento la porta aprirsi e lei che urla il mio nome. Però ora non voglio proprio sentirla.
Mi hanno mentito tutti, tutti! Papà ha detto che si sono lasciati perché erano troppo diversi. Lei ha detto che voleva cambiare aria. La nonna che mamma era una pazza furiosa, una bomba ad orologeria che decide solo per sé stessa. Salvo, il panettiere amico di mio padre, ha sostenuto che mia madre doveva capire ciò che voleva... tutti hanno inventato stronzate su stronzate! Odio tutto, mamma e papà per primi.
Io mi fidavo, io ci credevo! Credevo che lei volesse riprendere la sua vita allontanandosi dalla città, ma invece è scappata. È scappata perché aveva paura per il suo cazzo di orgoglio, di quello che pensava la gente. Mi girano abbastanza perché ha sempre sostenuto che il parere altrui non conta, che bisogna andare avanti anche quando tutti pensano che tu debba restare indietro.
'Non scappare dai problemi,resta e combatti. Non partire dal presupposto che non ce la farai, parti dal nulla: non pensare e lotta.' Era questa la sua filosofia di vita. Mi ha sempre detto di fare così, lo sosteneva lei per prima ed io per seconda. Ma poi si sa: gli adulti mentono meglio dei bambini, tu non lo capisci perché ti insegnano che loro fanno sempre tutto giusto e non sbagliano mai. Però quando capisci che non è così, ci rimani di merda.
E io? Come ci sono rimasta? Di merda.Arrivo correndo sotto scuola, la campanella è appena suonata perciò entro subito perché devo andare in bagno a sistemarmi siccome ho appena smesso di piangere.
Rebecca mi fa un sacco di domande sulla faccenda di ieri, si è preoccupata. Mi confessa che Sam si è scordata di darle il mio numero ed è stata in pensiero perché non aveva capito che Nathan non aveva lanciato la sedia.
Per il resto dell'ora restiamo in silenzio ad ascoltare la lezione di storia. Il professor Carlettino è uno stronzo, peggio di qualsiasi prof. che io abbia mai avuto. Però spiega bene.'In cosa credo...', ecco cosa scrive la profesoresa di religione appena entra in classe.
"Allora, voi in cosa credete? Insomma, a dirla tutta nessuno riesce a vivere senza credere in qualcosa, senza avere la certeza che quel qualcosa esista veramente: con la certezza nel cuore che quello in cui credi è vero."
Prende per il culo, vero?
Ad un certo punto qualcuno alza la mano e dal fondo della classe una voce insicura dice: "Una delle prime cose in cui crede qualcuo, in molti casi, sono i genitori.".

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Almost Perfect
Fiksi Remaja"Era tutto quasi perfetto, avevo la mia vita, i miei amici, i miei sogni, le mie speranze ed è sparito tutto. Poof!" Emma e la sua vita 'quasi perfetta'. Una ragazza alta, con curve degne di nota, occhi speranzosi color nocciola chiaro e capelli ros...