3. Fluorescent Adolescent

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qualche giorno dopo; settembre 1973

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"NON CI POSSO CREDERE!"

i piatti e i bicchieri tremarono e tutti sussultarono, girando lo sguardo di colpo verso Brendon, che adesso era in piedi con le mani premute sul piano blu del tavolo della caffetteria.

Tyler si prese la testa fra le mani, maledendo mentalmente se stesso e il momento in cui aveva deciso di raccontare ai suoi amici quello che era successo poche ore prima. Fortunatamente la maggior parte degli studenti dei primi anni erano usciti per l'ora di pranzo e, coloro che erano rimasti, stavano facendo più confusione del solito cosicché nessuno badò tanto allo sbotto di Brendon.

la sua faccia era scioccata e riflettava esattamente tutte le espressione dei presenti al tavolo.
quando fece per riprendere la parola, però, la mano di Pete poggiata sulla sua spalla lo fece ritornare a sedere sulla sua sedia e zittire.
Patrick sbuffò, roteando gli occhi.
"Se vuoi che queste dannate trecce vengano bene devi stare fermo un attimo, amore"
disse, intento a finire una treccina su un lato della testa del ragazzo dai capelli rosa. Pete non fece altro che annuire e accendersi due sigarette di seguito, passandone una ad Ashley.

Lei accettò felice la sua offerta e la portò subito alla bocca, prendendo un lungo tiro e chiudendo per pochi secondi gli occhi; decise, poi, che era la sua occasione di attirare l'attenzione del ragazzo, così, con la sigaretta ancora pendente dalle labbra si allungò sopra il tavolo e girò la faccia di Tyler in modo che la guardasse negli dritta negli occhi. Il ragazzo si concentrò sulla piccola punta incandescente della cicca, fissando come il colore rosso si accentuava ogni volta che Ashley faceva un respiro, gli ricordava il color sangue dei capelli del suo nuovo compagno di banco.
le sue unghie dipinte di blu notte erano in contrasto con la sigaretta ma si abbinavano al tono dei suoi capelli, Tyler ne era affascinato,lo era sempre stato.
per lui non esistevano solo i soliti colori predefiniti come il giallo, il verde e il blu, ma tutto era fatto di sfumature e sfocature ogni volta diverse che solo gli artisti riuscivano a cogliere al meglio.
amava vedere sotto quel pensiero,lo aiutavano a farsi piacere di più il mondo.

tornata al suo posto, la ragazza poggiò due dita sulla tempia e focalizzò per un momento la sua attenzione su un Brendon pietrificato e un Pete sofferente: Patrick doveva aver davvero tirato i suoi capelli, con l'ultima treccina. Ridacchiò appena alla visione ed espirò il fumo lentamente, iniziando a parlare.
"quello che questi due idioti stavano cercando di dir--"

"hey! Non siamo NOI gli idioti o, almeno, non siamo noi a dare il nostro indirizzo di casa a degli sconosciuti."
Intervenne Brendon, sistemandosi meglio i grandi occhiali da vista sul naso ed incrociando le braccia sul petto. Gli occhi severi adesso lo stavano fissando;

Ashley fece per ribattere con scherno ma poi si bloccò di colpo, ripensando alle parole del ragazzo seduto accanto a lei.
"sai... non ha tutti i torti, è stato davvero stupido, Ty"
"Già. davvero davvero stupido" commentò Gerard sarcastico, dal suo posto a capo tavola. Fece un ultimo tiro alla sua sigaretta e la spense nel bicchiere semi-pieno di Frank, seduto accanto a lui. Dal quale si beccò una frecciatina di odio a cui però rispose con un bacio soffiato dal palmo della mano.

"ma poi... un punk?! ...ew. mai fidarsi di quei tipi, pensano solo a fumare ed a scorrazzare in giro senza far niente tutto il giorno." commentò quasi schifato Ryan, il suo tono disteso e pacato, rilassato. poggiò la schiena al muro dietro di lui e espirò una grande nuvola di fumo bianco della sua sigaretta, rilassandosi.

A quelle parole Gerard e Frank strabuzzarono gli occhi all'unisono.
"scusa cosa--" iniziò il primo, interrotto immediatamente dal secondo.
"che diavolo hai contro i punk?!" Frank si sporse sopra il tavolo, guardando con un'aria sconcertata Ryan. Quest'ultimo passò lo sguardo dapprima su Brendon e poi di nuovo Frank e Gerard.
"Oh... scusatemi ragazzi, assolutamente nulla. Ho avuto solo delle esperienze personali poco piacevoli con un punk, un paio di anni fa."
ridacchiò appena, la sua voce era imperturbabile e Tyler non era davvero sicuro che quella che stava fumando fosse realmente solo una sigaretta;

Tyler si schiarì la voce, guardando ad uno ad uno i visi con le espressioni interrogative, ansiose e contrariate dei suoi amici. Deglutì e abbassò lo sguardo sui suoi jeans consumati.
Lasciò uscire un sospiro sconsolato e si decise a prender parola in quello che sembrava sempre più un interrogatorio anziché una pausa pranzo.
"cosa potevo dire, scusate?! Mi ha guardato con uno sguardo davvero speranzoso e-e... sono andato nel panico. E poi l'avete visto, no? mi ha fatto quasi paura quando è entrato in classe."
sputò fuori, indirizzandosi più che altro Ashley.

Lei, d'altro canto, fece per aprire bocca e ribattere ma un'altra voce la interruppe, di nuovo. Esasperata, mise un braccio davanti a lei sul tavolo e vi poggiò la fronte di colpo, smuovendo una massa di capelli blu tutto intorno a lei.

"lo sa che sei etero come Ziggy Stardust?" intervenne Gerard ironico, guardandolo divertito. La sua domanda fece ridere tutto il gruppo di amici.
"no, pero se non la smetti di urlare lo sapranno anche i muri." disse Tyler con un falso ghigno arrabbiato, cercando di nascondere un risolino passandosi una mano sul viso.

"comunque... quando sarà il vostro appuntamento galante alla ricerca di quei maledetti appunti?" chiese Patrick con un tono assente della voce, immerso nell'azione di completare un ultimo codino.
"stasera, gli ho detto di bussare dopo l'ora di cena." sbuffò piano Tyler, finendo il suo caffè.
"buona fortuna allora" disse, alzando gli occhi da Pete e strappandogli di mano la cicca. La portò alla bocca e aspiró.


//angolo di quella che si fa chiamare autrice

ci tengo a precisare che ho deciso (finalmente) di ambientare questo strazio di fic negli !!! anni !!! 70 !!! quindi vi sorbirete un po' di hippies punks e other perché sono veramente tanto trash di quegli anni.

Brendon e Ryan sono descritti come nella pretty.odd era (e come, altrimenti?!)

Gerard e Frank sono i miei punk sons quindi immaginateveli un po' a metà fra il video di Desolation Row e la Revenge era

Ashley (<6-3) è la mia hippie daughter
Per Tyler dovrete usare un po' di fantasia, mentre per Josh... bhe, la sua controfigura nella realtà è già di buono aiuto

( ͡° ͜ʖ ͡°) vi ricordo sempre di segnalarmi eventuali errori/orrori

i regret nothing

surrealism and metaphysics || jøshler #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora