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Omund's P.O.V

"Bene. Vediamo di che pasta sei fatta, Nika." Dissi, mentre lei si era fermata in un posto abbastanza isolato dal resto del branco. Il suo sguardo era pungente e sicuro di sé, non aveva perso tempo che si era già messa a girarmi intorno, dando inizio alle danze. Qualcosa in lei mi ricordava di qualcuno, ma la mia memoria non riusciva a capire chi. Era sicuramente qualcuno con la quale mi ero scontrato, perché lo sguardo determinato e pungente di Nakila era quello che mi colpiva di più.

"Vedrai. Alpha dei miei stivali." Rispose la mezza lupa.

La lupa non mi perdeva di vista; perfino ad ogni suo battito di ciglia non si deconcentrava e rimaneva costantemente fissa su di me. Stava calcolando i miei passi, mi stava analizzando e lo stava facendo con molta velocità: mi chiedevo se i suoi riflessi sarebbero stati altrettanto veloci. Feci un balzo improvviso e innocuo in avanti, facendola scattare verso di me, ma io indietreggiai, confondendola subito. Non persi tempo e puntai a morderle il fianco destro, ma Nika lo predette prima e schivò il morso con agilità e velocità.

La mezza lupa mi morse la coda, facendomi gemere dal dolore. Mi aveva fregato... Strinsi i denti e feci una giravolta, spingendola via con un calcio, facendole perdere l'equilibrio per svariati secondi.

Non appena Nika si riprese, ghignò e caricò verso di me per saltarmi addosso, ma non dovetti spostarmi nemmeno di un centimetro, visto che fu lei a inciampare a pochi centimetri da me, facendomi sorridere soddisfatto.

"Ti sei battuta da sola." Ridacchiai divertito, stuzzicandola. Nika alzò lo sguardo verso di me, ritrovandomi intrappolato in quei occhi blu e profondi. Realizzai troppo tardi che era stata una sua tattica e prima che potessi spostarmi, mi spinse e io caddi a terra. Sospirai guardando il cielo sopra il mio muso, capendo di essere stato uno stolto a cascarci così facilmente.

Quella furbetta aveva già calcolato le mie debolezze prima che lo scontro iniziasse: si era accorta che l'avevo già analizzata, per questo mi provocava e per questo aveva notato che i suoi occhi particolari mi avevano colpito. Non solo era agile e brava a combattere, ma era anche astuta e abile.

I nostri respiri erano affannati nonostante quello scontro fosse stato breve e fosse finito per giunta in un pareggio. Un Alpha a pareggio con un Omega... se mio padre fosse stato lì, mi avrebbe deriso. Sospirai e la guardai, sapendo che quella mezza lupa sarebbe stata una buona alleata, ma avevo un pessimo presentimento: come se qualcosa in me mi stesse urlando contro di non fare passi sbagliati, ma non sapevo quali.

"Alpha, non mi freghi." Sussurrò Nika

"Neanche tu a me." Risposi, "Ho già capito il tuo stile."

"Allora perché sono riuscita a farti cadere?" Chiese lei, ghignando

"Perché hai solo dei bei occhi." Risposi nonchalance, "Sei stata furba, te lo concedo."

"E sono brava a combattere." Aggiunse lei, "Ho già capito i tuoi punti deboli e uno di loro, sono le lupe dai bei occhi. I maschi sono tutti uguali, per questo siete facili da battere."

"Non ti montare la testa Nakila." Ridacchiai, guardandola di nuovo, "Non siamo tutti uguali e di certo, il mio punto debole di certo non sei tu."

Nika si voltò verso di me e mi guardò a sua volta, per poi alzarsi e scrollarsi la terra dal pelo, come se la mia risposta l'avesse alterata.

"Io la testa non me la monto. Forse sarai tu a montartela, Alpha." Ribatté, scontrosamente, "Ogni lupo ha una compagna come punto debole e so già chi sei Omund, so che hai seguito Allison e vi siete scontrati con Eorn. A questo mondo non puoi perdere di vista ciò che hai davanti, o rischi di perderlo per sempre. "

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