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Allisons' P.O.V

Tornai da Sheila subito dopo aver parlato con Mooner e la giornata trascorse tranquillamente: io giocai con i cuccioli mentre Light lavorava e Sheila pure.

Ormai Sheila non aveva più tempo per se stessa; lavorava tutti i giorni, tutti i minuti e badava pure ai suoi tre cuccioli e la stessa cosa si poteva dire anche di Light, che ormai tornava dai figli solo quando finiva di cacciare per loro o la sera tarda quando andava a dormire. Ogni branco aveva uno sciamano e un consigliere, ma i Mighty Claws avevano solo Zahira: la sciamana. Lavorare senza un Gamma accanto era difficile; io stessa senza Mooner non sarei stata capace di capire come agire in certe situazione.

Sheila e Light dovevano contare su l'un l'altro per risolvere i problemi e questo li rendeva svantaggiati.

***

Guardai il cielo notando che se fossi rimasta ancora, sarebbe stato troppo pericoloso tornare da sola. Salutai Sheila il più velocemente possibile e iniziai a camminare verso casa in silenzio, ascoltando gli uccellini che cantavano e ripensando alle parole di Magii quel pomeriggio. La nebbia che si era sparsa a Est dei Confini e le vociferazioni che la Febbre Rossa era appena apparsa, uccidendo e ammalando i lupi... e infine, c'era chi sosteneva che i demoni fossero usciti dall'oltretomba.

Sono solo leggende..., pensai, per poi notare che il cielo era diventato già buio. Come... dovevano mancare altre due ore prima che diventasse scuro, eppure in quel momento, il cielo sembrava essere avvolto da nubi e il sole non faceva più vedere i suoi raggi.

Era buio...

Il vento. Era scomparso... me ne ero accorta solo in quel momento. Gli uccellini erano scomparsi: non cantava più nessuno e solo allora mi sentii molto sola e inquieta. Vi era troppo silenzio: gli alberi non si muovevano più, non vi erano più segni di vita intorno a me e molto probabilmente ero l'unico lupo in quella zona tra il confine del Nord e del Sud.

Il vento apparve dal nulla, iniziando ad essere violento, man mano che i secondi passavano, gli uccelli volarono via dagli alberi spaventati e degli strani sussurri echeggiarono nell'aria finché non mi finì della terra negli occhi.

Mi fermai a pulirli e non appena gli riaprii, qualcosa di nero mi passò davanti a qualche metro di distanza da me: abbastanza perché la figura nera non mi potesse vedere.

Sentii il cuore battere a mille, mentre i miei occhi erano fissi su quello che sembrava un lupo nero, ma invece di avere di essere fatto di carne e ossa, sembrava composto solamente di un fumo denso e nero come la pece... come se all'aldilà di esso, non ci fosse nient'altro che il buio. La cosa che però mi inquietò di più però, furono quei occhi di un rosso acceso e vitreo, privo di pupilla: come se non vi fosse alcuna anima e vita in quella creatura.

Il mostro si guardò intorno, annusando l'aria e il suolo rumorosamente, aprendo le fauci di volta in volta, come se dovesse respirare. Le sue zanne erano nere, lunghe e appuntite... che diamine di creatura era quella?

Ero paralizzata dal terrore, se fossi rimasta in piedi in quella posizione per ancora molto, la creatura mi avrebbe vista e sicuramente sarebbe stata la fine per me. Inoltre, il vento soffiava dalla sua parte, il mio odore non sarebbe passato inosservato per ancora molto.

Allison, muoviti..., pensai, ma il mio corpo non si muoveva e il mio sguardo era fisso su quello demoniaco della bestia.

Qualcosa alle mie spalle mi atterrò e prima che potessi fare nulla, mi ritrovai a terra, con una sagoma nera che mi premeva contro il suolo. Riconobbi l'odore: era Omund.

"Stai giù..." bisbigliò lui, mentre sentivo il suo cuore battere a mille e guardavo mentre lui sbirciava da dietro il tronco che ci nascondeva.

Omund fissò la creatura finché non fu sicuro che fosse scomparsa del tutto e poi si voltò verso di me, cupo in volto. Sentimmo un ululato forte e potente, come se qualcosa si fosse impossessato della creatura, echeggiare per la foresta, seguito da altri ululati dello stesso tipo. Più che ululati, erano delle urla demoniache.

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