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(Foto media: Thal)

Allison's P.O.V

Quel mattino, fui svegliata dal rumore del gorgoglio dell'acqua della cascata accanto a me e Omund. Sentii una leggera pressione sulla mia spalla, notando che si trattava della sua zampa che mi teneva stretta a sé.

Mi girai verso di lui, sapendo che tanto non si sarebbe svegliato comunque e lo guardai in volto mentre dormiva; aveva un espressione così serena e tranquilla, che mi fece sorridere nel sapere che almeno quando dormiva poteva sentirsi tranquillo e privo di ansie. In quel momento, mi chiesi cosa sarebbe successo, quando me ne sarei andata via, senza dirgli nulla... cosa avrebbe fatto in mia assenza? Sicuramente avrebbe provato a raggiungermi.

Lentamente, spostai la zampa di Omund, riuscendo così ad alzarmi per cercare gli altri. Mi voltai per guardare Nick e vidi che anche lui dormiva tranquillamente. Notai che Regon non vi era: si era sicuramente alzato ed era sicuramente andato in giro per i fatti suoi, allora lo andai a cercare senza pensarci due volte.

"Non serve che mi cerchi..." disse una voce alle mie spalle, non appena feci il mio primo passo.

"Oh, eccoti."

Ci fu un attimo di silenzio dove non riuscii a guardarlo in faccia, da quanto mi sentissi in colpa sapendo cosa gli stessi per dire, eppure, sapevo che se avrei alzato lo sguardo sul suo, non avrei comunque capito a cosa stesse pensando quel lupo così misterioso.

Certe volte mi chiedevo cosa passasse per la mente di Regon, ma ormai avevo imparato a controllare i miei poteri e non osavo ascoltare quello che la mente altrui diceva: si trattava di rispetto. Inoltre, per qualche strano motivo non riuscivo comunque a sentire i pensieri di Regon. Sicuramente era capace di respingere i miei poteri.

"Allison... io..." Disse lui ad un tratto, per poi fermarsi senza trovare le parole da aggiungere, "Allison mi piaci davvero."

Il mio cuore si fermò di colpo, facendomi sussultare dalla sorpresa.

"Non me ne ero accorto minimamente. Noi Assassini mettiamo il piacere davanti ai sentimenti, ci buttiamo a capofitto e poi cambiamo soggetto... ma tu... tu mi fai un effetto diverso." Aggiunse Regon in fine. Trovai il coraggio di guardarlo negli occhi e vidi per la prima volta Regon imbarazzato.

E' sempre stato un tipo sarcastico, intelligente e spocchioso, ma era anche impassibile la maggior parte delle volte, era spietato e misterioso, come se avesse due facce: una chiara e una scura che alternava spesso. Ne ero attratta all'inizio, quando tra me e Omund non funzionava, ma non era mai stato nulla di serio. Una vita con lui avrebbe significato non vederlo quasi mai, non aver mai capito quanto mi amasse per via delle sue abitudini, non essere mai diventata una Alpha. Non era la vita che volevo.

"Regon io... io amo Omund. Non sai quanto mi dispiace... io-

"Tranquilla... ho superato la cosa in ogni caso..." mormorò l'Assassino, spostando lo sguardo verso terra per qualche secondo.

Allora perché la sua espressione mi urlava il contrario?

"Regon... so che forse tra gli Assassini non si dice spesso ma... sappi che ti voglio bene." Sussurrai, avvicinandomi a lui.

"A-anche io." esitò lui.

Ci abbracciammo entrambi, stringendoci forte, mentre io ero consapevole che quello sarebbe stato il mio ultimo abbraccio con lui.

Guardai Nick e Omund dormire ancora e poi mi voltai verso Regon.

"Regon, è da un po' che ci stavo pensando..."

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