II

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Finchè non inizi a guardarti e a trovare tutte quelle cose che odi di te.
La pancia, le gambe, le braccia, il sedere.
All'inizio ricordo che ero fissata con la pancia. Mi mettevo di lato allo specchio e guardavo quanto "fuoriusciva" dalla linea del mio corpo. Sempre in fuori. Sempre in fuori.
Ed è quando inizi ad odiarti che le cose diventano pericolose.
Cominciai con l'attività fisica: andavo a correre in paese, usavo Wii Fit Plus quasi ogni giorno, saltavo la corda...
E ovviamente il controllo sul cibo si inaspriva: eliminai cioccolato, pasta al ragù, le cotolette di mia madre... Iniziai a mangiare alimenti light: yogurt magro, thè al posto del latte, biscotti dietetici, merendine Vitasnella...
A quel punto i miei si accorsero che qualcosa non andava. Iniziarono a controllarmi, a chiedermi se facevo merenda, se avevo fatto attività fisica, se avevo mangiato questo o quello...
Iniziarono ad informarsi (mia madre lavora nella sanità) su dei possibili strani comportamenti adolescenziali e quando arrivò alle loro orecchie "disturbo del comportamento alimentare" impazzirono, diventanto ancora più ossessivi.
Essendo preoccupati per me.
Ma io no, io non ero malata.
Io ero grassa.

Volevo Soltanto L' Abbraccio Del MareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora