IV

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Passano le giornate. Le fissazioni crescono.
Inizio a regalare la mia merenda a scuola. "Non ho fame... La vuoi?" "Ho già mangiato..." "Non mi piace..."
Nel frattempo però mi accorgo di una cosa. E ora non mettetevi a ridere.
Faticavo a camminare.
Nel senso che mi sembrava di trascinare il piede destro e di far fatica a... Alzarlo.
Man mano mi rendevo sempre più conto di questa cosa, iniziai ad inciampare ed anche i miei se ne accorsero.
Una sera eravamo tutti seduti a guardare la televisione. Mi alzo per prendere da bere, inciampo nelle ciabatte di mio padre, che erano state lasciate in mezzo alla stanza, e cado clamorosamente.
Il mio piede destro non si è più degnato di alzarsi.
Da quella sera lo trascinavo completamente, era una zavorra.
Così, dopo continui: "Sarà solo una slogatura... Una distorsione... Passerà..." abbiamo deciso di andare dalla pediatra a farci controllare.
E menomale che lo abbiamo fatto: ci ha indirizzati al reparto di Neuropsichiatria dell'ospedale di Brescia.
Diagnosi? Deficit del nervo SPE.
Causa? A saperlo.
Non appena però il neurologo disse che era abbastanza probabile che succedesse ad una ragazzina magra come me (nel frattempo avevo perso altro peso), senza molto muscolo a proteggere il tessuto nervoso, i miei genitori impallidirono.
Parlarono al medico dei miei comportamenti alimentari dell'ultimo periodo e, dato che il reparto si chiama NeuroPSICHIATRIA, ci consigliò una visita con una sua collega esperta in questo campo.
No. No. No e ancora no.

Volevo Soltanto L' Abbraccio Del MareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora