Così ho perso la fiducia in mia madre.
Entravamo nel periodo più bello per ogni studente: l'estate! Compiti la mattina, uscite la sera... Fare quello che si vuole!
Eh magari.
Vivevo col terrore di quello che mia madre mi avrebbe messo nel piatto.
Se fosse stato troppo, o meglio se ai miei occhi fosse sembrato troppo, panico crisi terrore.
Se fosse stato giusto in realtà sarebbe stato meno di una porzione, e questo inconsciamente lo sapevo anche io.
Così andavo avanti a discussioni almeno una volta ogni due giorni.
La mia estate perfetta insomma.
Stanca di tutto questo mia madre propose una soluzione: farmi porzionare da sola.
La sua proposta era come l'entrata in paradiso: fin da quando iniziai la mia "dieta" desideravo mangiare solo quello che volevo io e sognavo il giorno in cui a 18 anni sarei andata via di casa e avrei potuto fare quello che volevo.
In pratica suicidarmi ma vabbè.
La sua proposta, comunque, fu solo il frutto dell'esasperazione a cui la stavo portando con le mie continue crisi, con i continui dibattiti sulla quantità di cibo.
Così iniziai a porzionarmi da sola.
All'inizio sembrava essere tutto più o meno apposto... Finchè il piatto cominciava a rimanere sempre meno riempito.
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Volevo Soltanto L' Abbraccio Del Mare
RandomLa mia lenta caduta nello spirale dell'anoressia, dal momento in cui tutto è iniziato fino ad ora. E non solo. "Dopotutto volevo soltanto l'abbraccio, l'amore del mare di gente che mi circondava, quella gente di cui non mi sono mai sentita parte." È...