3 capitolo

495 24 4
                                    

3

-E quindi mi stai dicendo, che adesso si trova qui?-

 –Già..-

– In questa scuola?-

– E dove se no?–

Isabelle si spostò una ciocca di capelli dietro l’orecchio. Prese la mela che aveva nel vassoio e l’addentò. Si guardò in giro per la mensa, per vedere se c’era qualche traccia di Wiliam. Niente. Forse ha visto quanto fa schifo la scuola e ci ha rinunciato… pensò.

 – Beh io vado a prendere una fetta di pizza.. la vuoi?- domandò Ru.

 –Eh?... no grazie- rispose riprendendosi dai suoi pensieri.

Vide l’amica alzarsi dalla sedia e dirigersi verso il bancone del cibo. Rimase li a mangiare la sua mela e a guardarsi intorno. Improvvisamente la mensa si zittì di colpo. Il biondino era appena entrato spalancando le porte della mensa. Dal tavolo delle cheerleader si potevano udire i commenti su quanto fosse fico il nuovo arrivato. Galline… pensò Isabelle. Sbuffando si girò tornando alla sua mela. Sentì i passi dietro di lei, di qualcuno che si avvicinava al suo tavolo. Ti prego fa che non sia lui, fa che non sia…

– Hai fame vedo- fu la prima cosa che disse, sedutosi davanti a lei.

Merda…Lei alzò lo sguardo e lo vide sorridente, come se si conoscessero da sempre e si vedessero sempre all’ora di pranzo. Decisa a non dargli corda, rispose con la faccia più seria che poteva fare

– Quel posto è già occupato…- voltò la testa dall’altra parte.

Tutti la stavano guardando. E quando si accorsero che lei l’aveva notato, riabbassarono subito lo sguardo. Tornando a fare quello che stavano facendo.

–Eccomi ! Sono torna….ta- Ruby guardò Wiliam dalla testa ai piedi con la bocca spalancata.

 – L-lui è-è..-

Isabelle sbuffò –Si è lui..- rispose seccata.

– O mio Dio.. avete gli…-

– … stessi occhi- sorrise Wiliam alla ragazza che era in stato di shock.

 –Lo so, me lo dicono spesso- . Allungò la mano verso di lei

– Piacere Wiliam – Ruby rimase qualche secondo, ancora sconcertata, poi si affrettò a prendergli la mano.

 –Piacere Ruby-.

Si sedette accanto all’amica che intanto si guardava intorno facendo finta di non essere interessata alla situazione.

–Isabelle mi ha raccontato di come vi siete conosciuti- disse cercando di attirare l’attenzione dell’amica che faceva di tutto pur di ignorarli.

–Isabelle? Ahh! Allora è cosi che ti chiami!- sorrise vittorioso il biondino.

Non ebbe nessuna reazione della ragazza che continuava a mangiare tranquillamente la sua mela.

– Non farci caso è un po’ stressata- rispose l’amica.

– Allora.. come mai non ti abbiamo mai visto da queste parti?- chiese la ragazza prendendo la fetta di pizza che aveva preso.

 –Non vengo a Baltimora da almeno 5 anni- rispose Wiliam.

- Dio è… tanto tempo, e i tuoi genitori? Dove sei stato?- parlò con la bocca piena

– Emh… ecco diciamo che a loro non è mai importato molto di me e comunque… avevano già un figlio prediletto..-

-Ah… comunque, di che anno sei?- cambiò argomento visto che quello che aveva toccato, era troppo privato.

REDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora