Truth

58 13 3
                                    

Non appena chiudo la porta di casa lascio andare un sospiro di sollievo e torno in bagno per concedermi una doccia rilassante.
Il pomeriggio allo skate park doveva essere divertente e fuori dagli schemi, ma alla fine, per colpa della mia cocciutaggine e del mio orgoglio, si è rivelato molto più movimentato del previsto, e non è affatto passato come me lo ero immaginato.
Piego un po' la testa e la volto verso destra per osservare meglio in che condizioni si trova l'orecchio che Cameron ha colpito con il suo pugno.
Per fortuna non ci sono dei grossi segni e il sangue ha smesso di scorrere lungo il collo già da parecchi minuti, perciò non mi occorrerà molto tempo per rimediare ai danni grazie alla chirurgia avanzata.
Apro la valvola della doccia e imposto la temperatura in modo che il getto d'acqua rilasci del vapore prima ancora di toccare il fondo della doccia stessa, poi mi sfilo la maglietta e la stretta fascia che tenevo sul petto.
Poter respirare senza restrizioni è una sensazione magnifica, mi concentro a farlo mentre passo un polpastrello sui segni rossi lasciati sulla mia pelle dal tessuto elastico e stretto.
Forse, un giorno, non dovrò più indossare una fascia per nascondere il mio seno e non dovrò più ricorrere a piccoli interventi temporanei per assomigliare sotto ogni aspetto a mio fratello.
Forse sarò libera di essere me stessa e avrò una casa, degli amici, un lavoro che mi piacerà e una famiglia mia.
Sospiro stanca mentre entro nella doccia, e lascio che il getto di acqua bollente mi scotti la pelle.
Desidero tanto non dover più fingere. Ma non dover nascondere chi sono alla società per non essere uccisa, uscire di casa senza la preoccupazione di essere un'Indegna e vivere avere una vita mia sono degli obbiettivi troppo lontani da raggiungere; la mia esistenza è limitata a questi pochi mesi l'anno ed è un lasso di tempo troppo breve per riuscire a cambiare le cose.

-

Quando mi sveglio sono accasciata a terra, in salotto.
Il mio cellulare sta suonando sul cuscino del divano e io mi allungo per afferrarlo da sotto alla coperta che mi sono messa addosso prima di addormentarmi.
<<Pronto?>> Dico con voce impastata, senza neanche controllare chi sia il mittente della chiamata. Mi sollevo da terra a fatica e mi passo una mano sul viso, provando a svegliarmi. Non ricevo risposta dal mio interlocutore, perciò guardo lo schermo del cellulare: un messaggio da Tyler.
Apro il messaggio trattenendo uno sbadiglio.

Jamie ci sei questa sera? Ci incontriamo a casa mia alle sette e dieci, i miei genitori sono fuori a cena. Ci sono anche Ki e gli altri.

Sbuffo e blocco lo schermo senza rispondere al messaggio mentre vado in cucina per sistemare il casino che ho combinato facendo i popcorn.
Non ho voglia di parlare con nessuno.
Sistemo tutto in cinque minuti, poi mi lavo in fretta e mi vesto per uscire a fare due passi per il quartiere.
Ieri sera, dopo la doccia, ho operato l'orecchio con un breve intervento di chirurgia avanzata per ricostruire un capillare rotto, poi mi sono seduta sul divano con una coperta a guardare un po' di televisione mentre mangiavo i popcorn fatti in casa da me.
Probabilmente mi sono addormentata mentre guardavo un film o un programma e sono scivolata a terra mentre dormivo, per questo mi sono svegliata sul pavimento.
Indossare di nuovo la fascia è una brutta sensazione, come se la mia gabbia toracica fosse rinchiusa in uno spazio troppo stretto e l'aria non riuscisse ad arrivare fino ai polmoni.
Allargo un po' il tessuto elastico mentre prendo una felpa nera come sostituta al giubbotto in pelle, corroso e rovinato dalla scivolata di ieri. Devo anche trovare un modo per sistemarlo ma sono una frana con il cucito.
Infilo le chiavi di casa e il cellulare nelle tasche della felpa ed esco a fare un giro.
È strano come mio fratello sia entrato nella Capsula solo due giorni fa e io sia già riuscita a rovinargli la vita. Gli ho rovinato la reputazione tra i ragazzi del Polo a causa dello scontro con Cameron allo skate park e ho distrutto la relazione che aveva con Selena, tutto nel giro di due giorni.
Il cellulare vibra di nuovo nella tasca della felpa, segno che un altro messaggio è arrivato. Non voglio sapere chi mi cerca, ho bisogno di stare completamente da sola.
Svolto in una via secondaria, una parallela a quella principale che porta in Piazza. Qui di norma c'è meno gente rispetto alle altre strade, e adesso ce n'è ancora meno perché alle undici di mattina lavorano tutti.
Il mio cellulare vibra di nuovo e decido di rispondere. Magari Tyler ha bisogno del mio aiuto oppure è successo qualcosa a Thomas o a Ki.
Trovo altri due messaggi di Tyler.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: May 01, 2016 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

ᵒˣʸᵍᵉⁿDove le storie prendono vita. Scoprilo ora