Cinque

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Sono finite le lezioni. Ho ascoltato tutto e mi sono presa gli appunti, come sempre. Fra due ore ho l'appuntamento. È mezzogiorno. Alle due devo essere al parco, ho giusto il tempo di prepararmi e di uscire. Entro in camera. Appoggio la cartella e il materiale scolastico. In camera sembra che non ci sia nessuno.
"Jade?" Chiamo io, sperando che lei possa esserci.
Non risponde nessuno, mi rassegno. Di sicuro sarà ancora al college.
Vado in bagno e subito dopo inizio ad andare nel panico per l'appuntamento. Faccio due respiri profondi e mi guardo allo specchio. Mi strucco. Ho voglia di farmi un trucco un po' più particolare. Ho intenzione di cambiare vestiti, questi di sicuro non gli piacciono. Mi faccio una treccia.
Metto la matita nera sotto l'occhio e la sfumo con un pennellino. Metto poco mascara. Vorrei mettere un ombretto per cambiare un po', ma non me lo sono portata quindi metto il solito eyeliner.
Vado nel mio armadio. Non ho tanti vestiti, domani andrò a fare un po' di shopping, ne ho proprio bisogno. Intanto tra gli stracci che mi sono portata dietro prendo un jeans a vita alta e una maglietta bianca corta con una scritta nera al centro. Un look molto semplice, ma credo che Harry lo gradirà. Sono indecisa se mettermi le vans, le All Star o le Adidas. Scelgo le All Star. Prendo la mia borsa ed esco. Cammino a passo veloce per le scale, quando svolto la curva vedo un gruppo di ragazzi che mi fischia dietro. Cerco di ignorare i loro fischi e proseguo senza girarmi a passo deciso. Qualcuno mi prende per il polso.
"Hey." È un ragazzo alto e biondo e sfodera un gran sorriso. È uno di quei ragazzi che mi fischiava dietro.
"Che volete?" Dico io in tono deciso, togliendo il polso dalla sua presa.
"Cosa?" Ridacchia lui.
"Che vuoi? Sto uscendo." Rispondo io sgarbata.
"Nulla, volevo solo ridarti questo." Mi porge un foglietto. Era uno dei miei appunti. Apro il foglio e leggo, è il programma della giornata che mi aveva scritto mia mamma. Strappo il foglietto e infilo i pezzetti di carta nella borsa.
"Ti era caduto." Precisa quel biondo.
"Grazie..." dico io e me ne vado subito, prima che quello attacchi bottone.
Fuori fa un gran freddo e arrivo in meno di dieci minuti al parco.
Mancano cinque minuti alle due, Harry non è ancora arrivato, mi siedo su una panchina ad aspettarlo.
Sono le 14:09 e Harry ancora non c'è, mi sto un po' agitando. Il mio cellulare squilla, forse è lui penso... No è mia madre.
"Che c'è?" Sbuffo io un po' angosciata.
"Cos'è quest'atteggiamento, Serena?" Dice lei alzando il tono di voce.
Sono agitata e parlare con mia madre non mi aiuterà.
"Mamma, ora sono impegnata. Me ne vado, ti richiamo stasera, ciao." Sbotto, non le do il tempo di rispondere che aggancio subito il telefono.
Faccio un sospirone... Non ho mai risposto così a mia madre.
Sono le 14:15 e di Harry nessuna traccia. Avrà avuto qualche problema, e scommetto che fra poco sarà qui.
14:47... Ho aspettato un bel po' di tempo, allora prendo la mia borsa, mi alzo e con le lacrime agli occhi me ne vado. Mi ha dato buca? Come ha potuto? Perché non è venuto? Mi viene da piangere. Mentre attraverso il parco vedo l'amico di Harry. Quello che stamattina ci ha provato con me, Harry si è raccomandato di stargli alla larga, ma vedere un 'volto conosciuto' mi rassicura un po'... Forse questo... Trevor, così ricordo che si chiama, sa dov'è.
Lo raggiungo.
"Hey... Ciao." Dico.
"Ohi, ciao. Sei la ragazza di stamattina."
"Sì."
"Cosa volevi, bella?" Dice Trevor squadrandomi da capo a piedi. Poi mi lancia un occhiata perversa. Mi pento subito di essermi rivolta a lui.
"No, ehm... Hai visto... H-Harry?" Balbetto io.
"Sì, era dietro l'isolato... Con una ragazza." Dice.
Sobbalzo. Eh???? Come può darmi buca, per giunta sta dall'altra parte della città, con un altra ragazza? Non ci posso credere.
"Ah." Non so cos'altro aggiungere.
"Lo stavi aspettando?" Dice Trevor.
"Io... Sì." Dico abbassando lo sguardo. Sembro una cretina.
"E a quanto pare lui non è venuto." Aggiunge con un tono strafottente.
"Già." Mi giro per andarmene ma questo mi trattiene.
"Beh, sei molto bella, ti sei preparata bene per lui, e non è venuto. Potresti passare il pomeriggio con me." Dice.
Non mi sembra giusto, anche se Harry se lo meriterebbe. Ma no, non posso.
"No. Mi sono ricordata che devo studiare." Dico io e cerco di liberarmi dalla sua presa.
"Dai, con me puoi divertirt-"
"Che cazzo fate?!?!" Mi giro di scatto, è Harry.
Oh no. Oh cazzo.
Harry si mette in mezzo e spinge via Trevor. Di questo gli sono grata, dato che quello non mi lasciava più il braccio. Harry fulmina con lo sguardo Trevor, poi si rivolge a me.
"Che cazzo fai, Serena?!?" Sbraita Harry. Anche quando è arrabbiato è molto carino. Stiamo dando spettacolo, tutti ci guardano, anziani e bambini...
"Harry, parliamo da un altra parte, abbassa la voce..." gli bisbiglio io.
"No, vaffanculo! Dove cazzo volevi andare? Non c'ero io e tu volevo andare con questa testa di cazzo?!" Urla ancora più forte. Trevor se ne sta lì impalato senza aggiungere una parola.
Ora sono io che mi incazzo.

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